Cercola. Regolamento impianti pubblicitari contraddittorio: “Cercola in Corsa” in bilico. La maggioranza si ferma

comune di cercola

Cercola (Na). - Quelle che per il Comune di Cercola si stanno rivelando “sabbie mobili”,  dalle quali è mostruosamente difficile uscirne fuori , in altre amministrazioni pubbliche – governate  da politici adeguati al ruolo e da funzionari spinti dalla volontà di non creare problemi, e spesso risolverli –   la metabolizzazione del trasporto pubblico locale,  su proposta di un privato, a costo zero per l’Ente, risulterebbe un vero toccasana per creare sviluppo e servizi ai cittadini.

Ovviamente l’attenzione è rivolta al progetto di mobilità urbana “Cercola in Corsa”, proposto dalla Gri. Ci. s.a.s., che doterà cinque miniautobus al territorio locale, a costo zero per il comune di Cercola, e collegherà – dalle ore  7.00 alle 19.00 – le periferie della città e i punti strategici dei comuni confinanti.  Il progetto si finanzierà con  due fonti di approvvigionamento: 1. proventi che arrivano dai messaggi pubblicitari affissi sulle paline  e pensiline: 2. acquisto di ticket ed abbonamenti delle corse a carico degli utenti.

L’amministrazione comunale di Cercola si è fermata qui: in primo luogo, l’Ufficio Tecnico Comunale ha sospeso la pratica edilizia per il Permesso a Costruire di paline e pensiline pubblicitarie, richiesto il 24 settembre dalla Gri. Ci. – concessionario del servizio di trasporto pubblico locale. La motivazione  espressa dai tecnici comunali è relativa alla mancanza di un piano generale per la posa delle pensiline e paline, anche con contenuti pubblicitari. Come descritto da questa redazione in un precedente articolo, il responsabile dell’UTC partecipando al più classico ed antipatico “rimbalzo delle responsabilità” in una nota del 22 ottobre,  inviata al sindaco Fiengo, lo invita  a metter mano ad un piano ad hoc. Quindi, la palla è passata al primo piano della casa comunale,  ma dalla  stanza dell’inquilino di spicco del Palazzo di Città sono fuoriusciti solo dei brusii: ma non si è vista nessuna azione amministrativa  che porta  a colmare una lacuna normativa che la stessa amministrazione ha in seno.  Infatti, che colpa ne ha la Gri. Ci s.a.s. per vedersi sospesa la sua pratica edilizia in quanto  il consiglio comunale non adotta il piano richiesto dall’UTC? A margine della discussione tecnica relativa alla sospensione della pratica edilizia arriva forte la contraddittorietà del regolamento degli impianti pubblicitari, adottato con delibera di consiglio comunale n.13/12. Infatti, si evince che  all’art2 bis del succitato strumento normativo è previsto l’identificazione sul territorio comunale di paline e pensiline, – funzionali alle fermate bus – con contenuti pubblicitari, mentre nel collegato tecnico al regolamento – chiamasi abaco tecnico – è illustrata una pensilina e palina senza contenuti pubblicitari. In soldoni, il regolamento prima prevede l’impianto con pubblicità e poi, non lo considera nell’abaco tecnico. Contraddizione che colpisce la parte politica e quella tecnica, e che penalizza l’impresa privata che ha confezionato il progetto di mobilità urbana sull’art2 bis, visto che l’abaco tecnico non ha mai visto la sua  pubblicazione, e quindi, probabilmente anche l’efficacia sul sito ufficiale del comune di Cercola, fatto che detrminerebbe l’inefficacia delle disposizioni contenute nell’abaco tecnico. Questione tecnico – amministrativa che potrebbe essere corretta , in poche ore, convocando un consiglio comunale per renderlo coerente: anche modificando l’aert2 bis non prevedendo paline e pensiline con avvisi pubblicitari. Ma l’impresa privata deve sapere come agire : non interpretare, o creare una fitta corrispondenza che manda in tilt il precario equilibrio politico istituzionale. E chi vi scrive si chiede: perchè sospendere la pratica edilizia, e non inviarla alla Sovrintendenza dei Beni Ambinetali, visto che l’abaco tecnico, l’allegato al regolamento degli impianti pubblicitari, non è stato mai pubblicato sul sito ufficiale del comune, e quindi, non potrebbe avere efficacia dispositiva? Il caso curioso, ma non troppo,  è relativo al funzionario che ha emesso il parere di regolarità tecnica al regolamento degli impianti pubblicitari succitato: indovinate chi è ? Ovviamente l’attuale capo dell’UTC , ingegner Ciro De Luca Bossa. Di cosa dissertiamo?

La seconda ragione amministrativa che fa restare fermare al palo la realizzazione del progetto Cercola in Corsa è relativo al retaggio documentale lasciato in “regalo” dall’ex comandante della Polizia Municipale – Michele Sannino - , quest’ultimo mettendo in discussione qualsiasi logica ha obbligato la Gri Ci. s.a.s. a prevedere una procedura concorsuale per assegnare il servizio pubblicità sulle proprie paline e pensiline pubbicitarie: come è possibile che la Gri. Ci s.a.s. , un ente privato possa prevedere una gara d’appalto a cui  partecipano   terzi per l’affidamento del servizio pubblicitario su beni propri? Oppure come può il Comune bandire una gara d’appalto su impianti pubblicitari di proprietà dell’azienda di trasporto locale? E, poi, chi parteciperebbe a queste gare d’appalto?

Inoltre, l’art 25 bis richiamato dal tenente Sannino, prevede alcomma 3 : “Il Comune ha, inoltre, la facoltà di affidare a soggetti privati  ad installare, a propria cura e spese, mezzi pubblicitari per l’affissione diretta per una superfici non eccedente i 160 mq.” Perchè Sannino non ha considerato il 25bis nella sua completezza, e come mai non ha considerato l’applicazione del comma 3 del 25  bis?

Resta, comunque, un forte enigma il fatto che il sindaco, considerata la situazione immobilizzata da pareri contrastanti ed incoerenti disposti dagli amministratori locali, non convochi una conferenza dei servizi, allargata anche alla società concessionaria del trasporto pubblico locale, in modo che il confronto e le decisioni siano improntante al dialogo ed alla trasparenza più piena, come disposto dalla Legge 241/90.

Questa enpasse amministrative nuoce gravemente alla Gri.Ci s.a.s. che “soffre” il perentorio limite temporale fissato dalla Provincia di Napoli, ente che ha rilasciato la concessione del servizio di trasporto pubblico da epletare su linea urbana ed extraurbana.

il direttore Gaetano Busiello

 

Lascia un commento

Powered by ODDERS Communication Agency