ADDIO AL SISTEMA BIBBIANO
_Una rivoluzione che dovrebbe rendere difficile, se non quasi impossibile, il ripetersi di casi come quelli di Bibbiano_ Parole importanti queste, pronunciate oggi da Enrico Papi. Che così annuncia il suo entusiasmo per la riforma del Tribunale dei Minori, approvata il 28 settembre dal Consiglio dei Ministri. Enrico Papi continua e ci dice :” 23 bambini al giorno, 8.395 in un anno, questi i numeri al ribasso del mostro chiamato tutela minorile . Da domani cambierà tutto. Il ‘nuovo’ 403 impone la comunicazione immediata al pm minorile, e la trasmissione entro 24 ore di tutta la documentazione. Il magistrato, a sua volta, ha a disposizione 72 ore per valutare, confermare o annullare il provvedimento. Poi, nelle successive 48 ore, se ha considerato opportuno l’allontanamento, dovrà nominare tra l’altro il curatore speciale del minore, darne avviso ai genitori del bambino e fissare entro 15 giorni l’istruttoria per ascoltare le persone coinvolte nel caso, genitori compresi. C’è inoltre sempre l’obbligo dell’ascolto del minore. E se il pm minorile non rispetta questa tempistica stringente? Il provvedimento decade e il piccolo torna in famiglia, con tutti i vantaggi, ma anche i rischi, connessi”.
Enrico Papi, per più di vent’anni educatore in case famiglia in quel di Reggio Emilia. Il primo a denunciare il metodo Foti e a lasciare il lavoro che tanto amava e svolgeva con dedizione. ” Volevano fare cassa, non assistenza!”. Me ne andai e denunciai.Oggi, sulle sue pagine social, Enrico Papi gioisce e non nasconde la commozione.
Vediamo e spieghiamo quanto e’ accaduto il 28 settembre scorso in CDM.
Il Consiglio dei ministri ha votato il 28 settembre l’approvazione finale ai decreti attuativi della riforma Cartabia sulla giustizia, e tra questi ci sono anche quelli che riguardano i tribunali per i minorenni e che dovrebbero entrare definitivamente in vigore nel giugno del 2023. Una riforma che stravolgera”il sistema della giustizia minorile
Il tribunale per i minorenni cambierà anche nome, si chiamera’ ” tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie”.Perderà le sue caratteristiche di collegialità e multidisciplinarietà e quindi l’ apporto dei giudici onorari, cioè quei professionisti esperti, psicologi ( neuropsichiatri e assistenti sociali, che hanno sempre affiancato i giudici togati nell’esame dei casi da trattare e nelle decisioni riguardo ai minorenni), sarà diminuito di molto, se non addirittura eliminato.
Il tribunale per i minorenni ha competenze amministrative, civili e penali.
Il tribunale per i minorenni era stato concepito ed è sempre stato un tribunale ordinario in forma collegiale, composto da due giudici togati e due onorari.
Con la riforma il nuovo “tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie avrà quindi un giudice unico, il giudice togato, e la figura del giudice onorario avrà un ruolo marginale. Con conseguente non frammentazione delle competenze e, soprattutto, acceellerazione delle procedure.
La nuova legge di fatto cancella la collegialità e la multidisciplinarietà del tribunale.Tutti ricordiamo il caso di Bibbiano del 2019, quando amministratori e assistenti sociali furono accusati di aver redatto o agevolato relazioni false per allontanare bambini dalle loro famiglie e darli in affido, in alcuni casi, ad amici e conoscenti.Con questa riforma ogni minore di 12 anni coinvolto in una procedura deve essere ascoltato sempre e solo dal giudice togato.
Prevista anche l’informatizzazione delle procedure che , ad oggi, viaggiano ancora sulla carta.
Cristiana Zarneri