Suite francese di Irène Némirovsky. Struggente e romantica storia d’amore ai tempi del nazismo

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Descrizione

Titolo: Suite Francese

Autrice: Irène Némirovsky

Genere: Narrativa straniera, narrativa classica (prima del 1945)

Voto personale: 5/5

 

Trama

Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande “sinfonia in cinque movimenti” che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l’occupazione nazista: “Tempesta in giugno” (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell’arrivo dei tedeschi) e “Dolce” (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una “sposa di guerra” a un ufficiale tedesco). Pubblicato a sessant’anni di distanza, Suite francese è il volume che li riunisce.

 

Autrice

Scrittrice ucraina di religione ebraica, Irène Némirovsky, figlia di un ricco banchiere ebreo, fin da giovane venne allevata in modo da parlare fluentemente il francese. Della sua educazione si occupò infatti la tata Zezelle, di madrelingua francofona: la madre di Iréne, Anna Margoulis, non si interessava particolarmente alla formazione della figlia. Oltre al francese, la piccola imparerò il russo e l’inglese. Ben presto purtroppo le leggi razziali cominciarono a mordere: la famiglia Némirovsky si trasferì prima a San Pietroburgo, poi in Finlandia, infine in Svezia. Finchè, nel luglio del 1919 si stabilirono definitivamente in Francia, dopo un avventuroso viaggio in nave. Il 13 luglio 1942 la scrittrice fu arrestata dalla Guardia Nazionale francese, e due giorni dopo fu internata a Pithiviers, da cui mandò una lettera al marito. Nonostante i suoi disperati tentativi per farla liberare, il viaggio verso l’inferno proseguì per Auschwitz, dove venne uccisa il 17 agosto dello stesso anno. Tra le opere di Irène Némirovsky, ricordiamo almeno Il ballo (1930), Come le mosche d’autunno (1931), Il vino della solitudine (1935), Due (1936), Il signore delle anime (1939), I cani e i lupi (1940), I doni della vita (1941) e Suite Francese (1942). In Italia la casa editrice di riferimento fino allo scadere dei diritti è stata Adelphi, che ha cominciato a pubblicare le sue opere nel 2005. Altre case editrici che hanno poi pubblicato i suoi libri sono state Garzanti, Rizzoli, Newton Compton.

 

Adattamenti cinematografici

Suite francese è un film del 2014 diretto da Saul Dibb, basato sulla seconda parte del romanzo:

Mentre il marito è impegnato a combattere la guerra, una donna francese intraprende una relazione sentimentale con un soldato tedesco, il quale si è appena trasferito nell’appartamento della suocera dove risiede anche la giovane. L’amore fra i due si sviluppa nonostante la tragedia del mondo circostante e rappresenta per entrambi un rifugio dinanzi l’orrore che regna incontrastato.

a cura di Luisa Ramaglia

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