Vesuvio, faremo la fine dei sorci? | di Gaetano Busiello

vesuvio - il secolo

L’Emergenza Vesuvio arriva, “finalmente”, sui tavoli istituzionali: naturalmente fioccano le contraddizioni, le stranezze, gli scivoloni.

Il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato la messa in piedi del Piano Regionale di Evacuazione in caso di eruzione del Grande Vecchio, ma ha, anche,  invitato i comuni – parecchi – che non hanno un piano locale di presentarlo entro fine ottobre. Entro 72 ore, a detta di De Luca, tutti noi residenti della Zona Rossa ci troveremo fuori regione, ad accoglierci “a braccia aperte” ci sarà il Friuli, la Lombardia, la Sicilia, ecc. A disposizione ci saranno 220 treni speciali e 500 pullmann: ma una serie  domande me le pongo: come faremo a scappar in via in poche ore in quelle stradine dove ci passa a stento un auto , proprio quelle che si arrampicano nei comuni ai piedi del Vesuvio? Come faremo a regolarci con i sensi unici illogici posti dalle amministrazioni comunali, che invece di prevedere il senso unico con direzione valle hanno sfornato dei fenomenali sensi unici in direzione Vesuvio, come si dice a Napule “propt ‘nmocc o’ lup!”? Senza farci venire la nausea dobbiamo pur tener conto del carico urbanistico esagerato che si porta dietro l’Ospedale del Mare e una piscina olimpionica, con altri palazzi amministrativi (?) che si sta per ultimare a pochi metri dal nosocomio in barba alle leggi ed ai divieti? Davvero si deve credere che basterà un impeccabile Piano Vesuvio per non farci fare la fine dei sorci?

la posizione del diretto Gaetano Busiello

 

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