Cercola. Ambiente: campi da tennis e parcheggi in zona PIR. “Concessione choc” per Antonio Silvano della Commissione Locale

1. antonio silvano - con Fiengo in pIaza Libertà il giorno della vittoria alle comunali

Cercola (Na). – I tecnici ambientali, in seno agli organi consultivi comunali,  sono liberi di “contaminare” le zone protette: ecco quanto “scoperto” da una nostra indagine,  “spinta” dal capire i perché  della folle corsa verso  l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale attivata dal governo comunale

Ancora grane per la Commissione Locale per il Paesaggio. E’ spuntato un permesso a costruire – n.  7/2010 – che determina una preoccupazione forte sul fronte della credibilità delle istituzioni comunali. A presentate tale richiesta fu nel 2010 l’architetto Antonio Silvano , storico luogotenente dell’ex sindaco Giuseppe Gallo, ed oggi riferimento tecnico – urbanistico dell’attuale sindaco Vincenzo Fiengo. “Campi da tennis, area di sosta per auto , un’area attrezzata per giochi per bambini ed un percorso vita ginnico”, ecco alcune delle destinazioni richieste da Antonio Silvano su un fondo del quale è comproprietario con due familiari. Tale fondo , di quasi diecimila metri quadrati , è individuato in via Pironti , nell’area intorno alla storica Masseria Pironti, zona classificata PIR dal Piano Paesistico Territoriale dei Comuni Vesuviani ed indicata dal PRG vigente area A1/RA.

Ad oggi non è dato conoscere la conseguenza al permesso a costruire n.7/2010, in quanto a chi vi scrive interessa il valore etico-politico dell’azione palesata da un membro delle Istituzioni Ambientali. Inoltre,  bisogna ricordare che Antonio Silvano risulta essere  componente della Commissione Locale per il Paesaggio ininterrottamente dal 2009 ad oggi.

Il Piano Paesistico Territoriale dei Comuni Vesuviani, ossia lo strumento normativo a tutela dell’ambiente sotto al vulcano, al quale le Commissione Locale per il Paesaggio e la Sovrintendenza ai Beni Ambientali della Provincia di Napoli  si devono attenere, resta l’impianto normativo al quale devono rispondere anche i Piano Regolatori Generali o PUC. L’approvazione del PRG è antecedente a quello del Piano Paesistico dei comuni vesuviani, D.M. dell’11 Settembre 2002 , essendo un atto del governo nazionale, quindi di forza giuridica Maggiore, si applica a tutti piani urbanistici comunali. L’art.12 del Piano Territoriale dei Comuni Vesuviani, disciplinando gli interventi nelle Zone PIR (Protezione Integrale e di Restauro Paesistico Ambientale)  prevede una serie di disposizioni volte a proteggere l’ambiente, in alcune zone, in particolare quelle PIR, valutate di grosso pregio naturale in considerazione della vicinanza al Vesuvio. Addirittura per le coltivazioni agricole non risulta possibile installare nuove serre, oltre che non creare siti dal quale le attività possano contaminare i frutteto e tutte le specialità agricole delle zone e, in particolare, preservare l’habitat naturale degli uccelli, quest’ultimi potrebbero andar via dalla nascita di attività rumorose.

Invece,  l’architetto Antonio Silvano, il commissario locale per il paesaggio,  che dovrebbe mangiare quotidianamente  pane e Piano Territoriale Paesistico dei Comuni Vesuviani si è fatto rilasciare un permesso a costruire volto a contaminare l’integralità ambientale di quel posto dove ricade il suolo di sua proprietà. L’infedeltà dell’architetto Antonio Silvano risulterebbe seriale,   mostrando  tutta la sua spregiudicatezza l’8 giugno 2010, a permesso a costruire già incassato, presentò un’osservazione alla famigerata Variante alle norme tecniche di attuazione del vigente Piano Regolatore Generale, tentando di far passare altra cubatura cementizia,  proponendo all’assessore dell’epoca Mario Montella,  una variante a permesso a costruire n.7/2010:   al posto dei campi tennis,  propose la costruzione di una piscina. Naturalmente,  l’architetto Mario Montella accolse tale osservazione. Il rispetto dell’ambiente fu garantito, invece,  dall’intervento diretto del WWF, di Italia Nostra e del cittadino Gennaro Manzo: i quali tutti insieme presenterano un ricorso al Tar Campania contro la variante al PRG. Nel giugno del 2013 il Tar Campania diede ragione a queste organizzazioni a tutela dell’interesse collettivo , bacciando la Variante al PRG e scongiurando, di fatto, una probabile speculazione che avrebbe anche contaminato la zona PIR di Cercola. In verità, anche l’art.90 delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Cercola dispose una serie di prescrizione ai proprietari dei fondi  che “dovevano rispettare per garantire la conservazione , la rinaturalizzazione e la riqualificazione delle unità di spazio scoperte appartenenti alla Rete delle risorse ambientali”. Tante prescrizioni e tanti divieti messi a tutela del meraviglioso ambiente che si dispiega alle falde del Vesuvio disattesi proprio da colui che è stato eletto dai consiglieri comunale a “fermare”, con il suo parere,  ogni pratica edilizia che vada a distruggere l’ambiente: davvero un altro aspetto incredibile che ruota attorno ai discussi governanti della città di Cercola.

Il timore è quanto mai fondato, siamo all’alba del nuovo Piano Urbanistico Comunale: ci dobbiamo aspettare  qualche  tentativo “sanatorio” messo in cantiere  da qualche ambientalista, solo di ruolo?

Ad oggi, la Commissione Locale per il Paesaggio non vanta ancora un regolamento di funzionamento: dato giuridico inquietante. Come abbiamo già illustrato in un precedente pezzo può capitare che un parente diretto di consiglieri comunali o assessori venga nominato commissario per il paesaggio, vedi il caso di Luigi Giacinto – cugino dell’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Meandro – , tra l’altro eletto da Forza Italia, mentre in tutti comuni d’Italia tale possibilità è vietata dal regolamento. E come il caso dell’altro commissario Concetta Marrazzo, la quale è progettista di alcune opere – ad oggi bloccate –  dove i titolari degli immobili hanno presentato ricorso contro il Comune: carica incompatibile in tanti comuni d’Italia . Un altro caso curioso è relativo ai  vari incarichi comunali – direzione lavori e progettazione di opere comunali – “beccati”  dall’arch. Mario Nolo e lo stesso Luigi Giacinto durante la loro permanenza in commissione: altri casi vietati in diverse amministrazione comunali. Tante sono le criticità, ma niente si muove : il sindaco Fiengo ed il consiglio comunale non si pronunciano su quest’altra grave lacuna regolamentare. Tutto è concesso?

il direttore Gaetano Busiello

 

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