Napoli. - Investimenti sull’edilizia pubblica, sul welfare, sull’ambiente, sulla cultura: è quanto chiedono gli studenti della Campania, domani in piazza per la mobilitazione nazionale organizzata dall’Unione degli Studenti. Cinque i cortei in regione.
A Napoli, partenza da P.zza Garibaldi alle ore 10.
A Salerno e Caserta appuntamento alle 9 davanti alle rispettive stazioni FS. Ad Avellino, il corteo si muoverà a partire dalle 9 da Piazza d’armi.
Nel capoluogo campano, durante il corteo, gli studenti esibiranno cartelli riportanti “la lunga sfilza di epiteti con cui i ragazzi italiani sono stati definiti nel corso degli ultimi anni: dai bamboccioni di “Padoa – Schioppana” memoria, ai choosy “forneriani”, fino ai prontamente smentiti “inoccupabili” giovanniniani”.
A piazza Carlo III, davanti al Real albergo dei Poveri, sarà aperto uno striscione con la richiesta di destinare maggiori spazi agli studenti. Il corteo si fermerà davanti alla sede del Consiglio regionale per la richiesta di un incontro ad horas.
Al centro della mobilitazione, la richiesta dell’immediata riattivazione della conferenza regionale sul diritto allo studio, “che non viene convocata da più di 5 anni” sottolinea la coordinatrice dell’UDS Campania Maria Laura Amendola e l’integrazione all’interno della legge dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti in stage insieme alla sua approvazione all’interno di tutte le scuole della regione; un piano di finanziamento sulla legge regionale 4/2005, “che garantisca la copertura totale delle borse di studio (o almeno per le fasce di reddito più basse) assegnate tramite un regolamento slegato da vincoli di spesa”; uno sconto di almeno il 40% sul costo mensile dell’abbonamento, la gratuità totale per gli studenti con reddito inferiore a 5.600 euro e il 70% di sconto per gli studenti con reddito inferiore a 12.500 euro; comodato d’uso gratuito dei libri di testo; la realizzazione di una carta studenti regionale “che coinvolga studenti universitari e medi e che preveda agevolazioni su cartolibrerie, librerie, cinema, teatri e tutti gli altri luoghi di cultura”.
Al centro della protesta studentesca anche l’ambiente: l’Uds è tra i promotori della manifestazione del 16 novembre “Fermiamo il biocidio”.