Cercola. Fiengo verrà proclamato sindaco il 25 giugno. MD, grana per l’esecutivo

di dato luigi cercola

Cercola (Na). – La tanto attesa proclamazione del nuovo sindaco di Cercola si terrà alla casa comunale, probabilmente, nel pomeriggio di martedì 25 giugno. Vincenzo Fiengo,  uscito vittorioso dal ballottaggio  lo scorso 1o giugno, indosserà la fascia tricolore ed attenderà la proclamazione dei consiglieri comunali. La prima seduta del consiglio comunale,  che prevederà tra i provvedimenti da approvare :  l’elezione del presidente del consesso civico, la presentazione della Giunta e il giuramento del sindaco,  si celebrerà intorno al 15 luglio.

I segretari politici dei cinque partiti della coalizione di governo stanno tenendo degli incontri al fine di far quadrare un esecutivo capace di soddisfare gli interessi di parte.

I rapporti de La Grande Accozzaglia con il  PDL sono momentaneamente interrotti. Le ragioni politiche di questa crisi è dovuta alla esagerata,  a detta dei vertici de La Grande Accozzaglia, richiesta formulata dagli azzurri. Al tavolo delle  trattative il PDL si è presentato all’ incasso del sostegno al ballottaggio, richiedendo  due assessorati: Giorgio Esposito (Lavori Pubblici) ed Antonietta De Rosa (Bilancio). Ma dietro a questa rottura pare ci sia anche il mancato gradimento de La Grande Accozzaglia alla ferma volontà di Giorgio Esposito di insistere sul ricorso presentato al Tar Campania per l’annullamento delle elezioni comunali, causa presunti brogli elettorali. Ed in particolare,  il richiamo all’infrazione commessa alla sezione elettorale n.12 da Salvatore Carrotta, neo consigliere del Partito Socialista Europeo. Al momento gli azzurri reagiranno con un’esposizione pubblica  attraverso l’affisione di un manifesto con il quale esporranno la propria poszione politica,   conretizzandola  in un’opposizione al governo Fiengo, e che l’appoggio a Fiengo era dovuto, – e vediamo che ci crederà -, solo all’opportunità di accappararsi il terzo consigliere: Aniello Esposito, fratello del candidato giorgio Esposito.

Fatta fuori la PDL, operazione di macelleria politica, manco  difficile da realizzare, visto che le assurde trattive sarebbero state condotte dal “sanguinario del centrodestra” Vincenzo Esposito, il grande vecchio pidiellino che ha “pensionato” la giovane classe dirigente per garantirsi gli Esposito in consiglio comunale. La Grande Accozzaglia , in questo frangente, può arrivare a confezionare un esecutivo in modo piu’ sereno, e non dividersi gli spazi di potere senza far fronte alle ostiche pretese dei berlusocniani.

Il Movimento Democratico, che fa capo al suo leader Vincenzo Barone, sta sollevando i problemi piu’ grossi, Ecco le richieste: due assessori ed anche la presidenza del consiglio comunale. Accertato che Vincenzo Barone sarà il nuovo presidente del consiglio comunale, si dovrà collocare un altro uomo , tecnico esterno, di Barone in Giunta, probabilmente ai Lavori Pubblici. E  Riccardo Meandro al Personale. Al posto di Meandro subentra in consiglio comunale Carla Giacinto, molto vicina allo stesso Meandro ed a Guseppe Gallo, quest’ultimo grande regista di queste trattative. Infatti, proprio Gallo e Di Dato non desiderano che Barone conquisti piu’ potere e posizione, quindi difficilmente l’uomo di Barone sarà destinato in Giunta,.

Tra Verdi e SEL , considerata la rottura con il PDL, sarà indicato un nome nuovo, si parla di un giovane parente dell’ex amministratore del “Sole che Ride” Rocco Silvano, uomo di punta de La Grande Accozzaglia.

Dal Centro Democratico dovrebbe arrivare un nome, forse nuovo ed anche giovane, gradito sia a Giuseppe Gallo che all’ex assessore Giulio Bentivoglio, un nome che dia  continuità al loro vecchio modo di fare politica . La ricerca sta continuando.

Dulcis in fundo, arriva Luigi Dato, da 45 anni in consiglio comunale, e candidato unico al ruolo di vicesindaco, con l’obiettivo di dare continuità ai malgoverni del centrosinistra degli ultimi quindici anni.  Vani sono stati i tentativi per far desistere il dinosauro Di Dato.

Tutti si chiederanno : ma l’autonomia di Vincenzo Fiengo in queste trattative? Semplicemente una comparsa, come lo è stata in campagna elettorale e negli  anni di opposizione a Pasquale Tammaro.

il direttore Gaetano Busiello

 

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