Ritorno in Rai per Vincenzo Soriano in “Storie Vere”

foto soriani

Dopo la sua fortunata partecipazione a La Vita in Diretta nella puntata dello scorso 2 febbraio, l’attore Vincenzo Soriano torna sugli schermi di Rai Uno nella trasmissione Storie Vere, un’appendice di Uno Mattina, in onda dal lunedì al sabato, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, condotta dalla brava e briosa Georgia Luzi. Soriano racconterà la sua carriera di attore e la sua particolare vicenda personale che, già nel corso del talk condotto da Mara Venier e da Marco Liorni, ha suscitato tanto interesse ed emozione. La puntata di domani verterà sulle adozioni e sull’affido e Vincenzo dirà la sua in merito a questi delicati argomenti. Il popolare attore napoletano sta vivendo un bel momento professionale e personale, è invitato sempre più spesso come testimonial a manifestazioni d’impegno sociale e civile, è richiesto in eventi e serate e sta lavorando ad interessanti progetti cinematografici. A fine marzo uscirà nelle sale il film Impepata di Nozze, per la  regia di Angelo Antonucci, con Paolo Caiazzo, Julia Maierchuk, Sandra Milo, Patrizio Rispo, Mario Porfito e Adele Pandolfi, ad aprile, prima negli Stati Uniti e poi in Italia, in lizza al Festival di Cannes, sarà distribuito Vespro d’un rinnegato, per la regia di Carlo Fusco con un cast internazionale tra cui Danny Clover, John Savage, Hal Yamanouchi, Michael Madsen, Steven Bauer mentre tra qualche settimana comincerà a girare Il Pesce Pettine, per la regia e la sceneggiatura di Maria Pia Cerulo, con Nino Frassica, Tosca D’Aquino e Amanda Sandrelli. Soriano, com’è noto, parallelamente alla sua carriera di attore porta avanti il suo impegno per la solidarietà e la legalità occupandosi di bambini in attesa di adozione: “Due anni fa un mio amico di Nettuno mi ha messo in contatto con una persona eccezionale, Paola Caggiano, zia Paola, che, aiutata da una suora e da volontari, si prende cura di alcuni ragazzi in attesa di adozione. Da quando sono entrato in questa struttura non me ne sono uscito più, tutti i ragazzi mi chiamano papà e mi riempiono d’affetto, mi telefonano, mi mandano sms, ogni sera li devo chiamare e dare la buona notte, trascorriamo le vacanze insieme e condividiamo tutte le feste. I ragazzi sono dodici, di età compresa tra i due e i sedici anni, e gli faccio sentire quel calore e quell’amore che non ho avuto fino al momento dell’adozione. Ho messo a disposizione il mio lavoro per loro, i compensi delle mie serate li devolvo all’associazione e anche i proventi del mio lavoro di attore”.

a cura di Miriam De Vita

 

 

 

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