Cercola. Presa di posizione del sindaco di Arzano, F.S. Barone deve lasciare Cercola

fuschino

Cercola (Na). – In queste ore un invito del sindaco  di Arzano è stato notificato, a mezzo fax e con posta certificata, al comune di Cercola, atto che sta mettendo in seria difficoltà la credibilità delle istituzioni comunali cittadine,  in testa la figura del sindaco Pasquale Tammaro.

Iil sindaco Giuseppe Antonio  Fuschini (nella foto), e i vertici dirigenziali del comune di Arzano, stanno prendendo distanza dalla posizione professionale che oggi Francesco Saverio Barone, dipendente del comune di Arzano, detiene in forza al comune di Cercola e precisamente del delicato ruolo di responsabile del servizio finanziario. E pare che il sindaco di Arzano abbia emesso un ordine di cessazione di tutte le attività professionali che Francesco Saverio Barone ha in itinere con il comune di Cercola.

Questa notizia mette nell’angolo il sindaco Pasquale Tammaro, il quale da tempo, ed in particolare nell’imbarazzante ultimo consiglio comunale, ha difeso, con tutta la sua maggioranza consiliare, la posizione di Francesco Saverio Barone. “Le carte stanno a posto”, ecco la riduttiva ed elementare frase che Tammaro sta pronunciando da mesi al cospetto della dettagliatissime e puntuali considerazioni del Partito Democratico, il quale a nome del suo leader in consiglio comunale Salvatore Grillo ha spiegato giuridicamente  i perchè della presunta illegittima posizione di F.S. Barone.

Francesco Saverio Barone è un abusivo – affermò provocatoriamente nell’ultimo consesso civico Salvatore Grillo .- Non può ricoprire l’incarico di Responsabile del serivizio finanziario in quanto ad Arzano Barone  è dirigente, figura amministrativa assente nella pianta organica del comune di Cercola. Quindi, la convenzione che il segretario ed il sindaco mi negano semlicemente non c’è, in quanto giuridicamente non può essere emessa. Quindi, per il Partito Democratico di Cercola Barone è un abusivo“.

Proprio in questi giorni altri vincoli giuridici sono emersi contro la posizione di Barone al comune di Cercola. Infatti, sembra che dal regolamento dei servizi e degli uffici di Arzano non sarebbe prevista tassativamente alcuna possibilità di rapporti professionali tra i dipendenti del comune di Arzano ed altri comuni, ed ove si riscontrasse la possibilità tutta l’operazione dovrebbe essere stata prevista da una delibera di Giunta Municipale, atto politico mai emanato dall’esecutivo arzanese.

“La posizione assunta dal sindaco di Arzano ci da ragione – siega ai nostri tasccuini  Salvatore Grilloe quindi, Francesco Saverio Barone faccia immediatamente le valigie e si vada a trovare altri incarchi altrove. La città di Cercola va difesa da queste strane operazioni. I nostri esperti in materia contabile stanno studiando il consuntivo appena approvato dal consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza. E proprio il sindaco ed i suoi consiglieri comunali noi denunceremo agli organi competenti in quanto riteniamo che questo consuntivo appena approvato sia tarocco. Cifre e numeri non sarebbero reali. I nostri esperti ci dicono che probabilmente si sarebbe sforato il patto di stabilità  e non come dichiarano sindaco , consiglieri di maggioranza e Barone. Quindi, tutti quanti, in testa il sindaco dovranno rispondere  di queste anomalie.”

Il sindaco Pasquale Tammaro, ed i suoi fidi consiglieri comunali, dopo essere stati sconfessati da un autorevole parere del Ministero degli Interni sull’illegittima posizione contrattuale dell’allora direttore generale, oggi arriva, invece,  prepontemente il sindaco  di Arzano a fermare in tutta probabilità il consumarsi di un’altra presunta illegittima posizione dirigenziale di una figura esterna voluta fortemente dal sindaco Tammaro, e dal suo scudiero Nicola Campanile. Comune di Arzano e Ministero degli Interni a fermare la presunta illeggitima attività del direttore generale e del responsabile del servizio finanziario.

Francesco Saverio Barone già era noto tristemente alle cronache amministrative cittadine per aver certificato la copertura finanziara al contratto di Eugenio Piscino, il direttore generale. Barone arrivò al comune , a sostituire il vicesegretario  ed il responsabile del servizio finanziario Nardiello, in forza al comune da ben 30 anni, e certificò la copertura finanziaria del contratto al direttore generale, che in seguito al parere del Ministero degli Interni si dimise. E già a febbraio 2010 Barone fu protagonista di una vicenda assai strana, che a detta del Partito Democratico è oggetto di inchiesta giudiziaria. Infatti, Barone avrebbe certificato  quel contratto così importante per la vita amministrativa del comune e pare non avendo ancora ricevuto il nulla osta del comune di Arzano, nulla osta che sarebbe arrivato  dieci giorni dopo la sottoscrizione del famigerato contratto.

Noi de “Il Secolo Nuovo”, alla luce degli eventi di queste ore,  ci chiediamo chi fermerà la presunta illegittima attività dei funzionari  Giuseppe De Rosa e di Luigi Pacella, altri due dipendenti comunali che godrebbero di una progressione verticale non maturata a detta dei puntualissimi esperti del Partito Democratico, secondo i termini stabiliti dalla legge. Infatti, la delibera di Giunta Municipale relativa a queste due progressioni verticali si sarebbe dovuta   approvare entro il 16 novembre 2009 , termine ultimo previsto dalla Finanziaria del 2009, mentre la stessa fu approvata il 30 dicembre 2009;  e poi , a questa procedura concorsuale avrebbero dovuto partecipare altri due figure esterne al comune di pari categoria, fatto mai verificatosi.

La situazione sul fronte della legalità dei vertici dirigenziali del comune di Cercola appare delicata, all’orizzonte non si vede nulla di buono per il sindaco Pasquale Tammaro che per l’ennesima volta è costretto a fare dietrofront. Clamorosi furono i repentini cambi di decisione sulla Farmacia Comunale, sulla questione della Presidenza del Consiglio di Amministrazione del Cimitero, quella del direttore generale e quest’ultima sembra rappresentare la ciliegina sulla torta per il Partito Democratico che di fatto è diventato il presidio di legalità pronto a controllare le attività, non sempre serene, del sindaco Pasquale Tammaro e della sua maggioranza di governo.

il direttore Gaetano Busiello

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