Cercola (Na). – “Questa maggioranza è ormai al capolinea. Le attività consiliari sono paralizzate: il presidente del consiglio comunale – Vincenzo Barone - convoca una seduta consiliare dopo quasi cinque mesi e manca proprio la sua maggioranza, insieme al sindaco Vincenzo Fiengo. Si doveva discutere ed approvare provvedimenti importanti per la vita della città, tra i quali l’adeguamento del Regolamento degli Impianti Pubblicitari e il Forum dei Giovani, oltre a decine di debiti fuori bilancio. Nemmeno l’ordinaria amministrazione si riesce ad applicare, la città è allo sbando e governata da politici senza spina dorsale e voglia di regalare al territorio il loro impegno. Resta singolare che tutta la maggiornza, insieme al sindaco Fiengo, siano assenti. Non è possibile, inoltre, pagare uno stipendio al capo dell’assise cittadina senza che questi riesca a programmare le attività di consiglio comunale. O il presidente Barone è inadeguato al ruolo oppure la maggioranza non segue più in sindaco Fiengo: in ambo i casi la strada maestra è quella delle dimissioni dei vertici dell’amministrazione comunale”, ecco quanto afferma il consigliere di opposizione Diego Maione, a margine dei lavori consiliari andati deserti.
Oltre a pochi cittadini, ed al Movimento Cinque Stelle presente per attivare le riprese video della seduta, erano presenti anche tutti i consiglieri di opposizione dal Pd a Forza Italia. Pare ci sia stata l’influenza di gruppo per gli esponenti della maggioranza di Fiengo: tutti a casa influenzati?
“Altro spreco di danaro pubblico, questa assenza della squadra di Vincenzo Fiengo ci costa quasi 1.500€, tra fitto impianto audio, straordinario personale, e indennità da pagare alle aziende pubbliche dei consiglieri comunali per le loro assenze al lavoro : chi risarcirà i cittadini dall’indifferenza di questi scriteriati amministratori?”, ecco quanto sostiene Angelo Visone del Movimento Cinque Stelle.
Come si apprende da voci di corridoi della politica locale il consiglio comunale nemmeno nella giornata di domani, in seconda convocazione, dovrebbe celebrarsi. Un altro attacco all’articolazione dello Stato più vicina ai cittadini.
il direttore Gaetano Busiello