Cercola. Il Consiglio Comunale continua a bloccare i trasporti di “Cercola in Corsa”

pensiline

Cercola (Na). - La “Santa Alleanza del Nulla” continua a dominare le stanze della politica locale. Ad andare sotto le grinfie dell’immobilismo istituzionale comunale è  il progetto di mobilità urbana sostenibile “Cercola in Corsa”.

L’ azienda di trasporto locale  Gri.Ci. s.a.s., titolare di una concessione di trasporto pubblico locale su linea urbana ed extraurbana – rilasciata dalla Provincia di Napoli –  è ferma al palo perchè il consiglio comunale non rende coerente ed applicabile il disastroso Regolamento degli Impianti Pubblicitari,  approvato dal Consiglio Comunale nel maggio del 2012 .

La pratica edilizia di Permesso a Costruire per l’installazione di pensiline e paline funzionali alla fermate di linea,  presentata il 24 settembre dalla Gri.Ci,  resta ancora bloccata in virtù del fatto che il regolamento comunale è viziato da un’incoerenza evidente: all’art. 2 bis lo strumento normativo prevede la classificazione di paline e pensiline ( con avvisi ed affissioni pubblicitari), mentre stranamente nell’allegato – abaco tecnico –  esisterebbe la configurazione di una pensilina senza pubblicità. Anche se in realtà l’abaco tecnico non è pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Cercola: condizione che renderebbe inefficace lo strumento collegato al regolamento succitato.

Il sindaco Vincenzo Fiengo è stato interpellato sulle diverse dinamiche della messa in condizione – prevista dalla legge – alla Gri.Ci. di poter realizzare il suo progetto “Cercola in Corsa”. Benchè interrogato per una ventina di volte dalla società di trasporti Fiengo non ha mai fornito   risposte, salvo indirizzare alla Gri. Ci. due singolari missive di informative interne.

Ad oggi la Gri.Ci. s.a.s senza poter ricevere la cincessione edilizia per installare paline e pensiline non può dare  inizio alle proprie corse,  perchè come potrebbe risultare possibile per gli utenti – senza paline e pensiline di fermata bus – decifrare il luogo della fermata? Un’assurdità politico – amministrativa che sta facendo perdere al territorio, agli utenti un importante progetto di mobilità urbana che andrebbe invece  a potenziare quello deficitario esistente, a costo zero per Comune di Cercola, Provincia di Napoli  e Regione Campania.

Sono state convocate in queste  settimane ben due Conferenze dei Presidenti dei Gruppi presenti in Consiglio Comunale –  la terza è in programma giovedì 27 novembre –  , ma il nulla di fatto e di proposta ha caratterizzato l’azione politica  sia della maggioranza che sostiene Fiengo che dell’opposizione del Partito Democratico e di Forza Italia.  Queste compagini probabilmente sono in imbarazzo a causa del  rilascio di un parere discutibile dell’ex comandante dei vigili urbani Sannino (cognato del capogruppo Salvatore Grillo del PD in consiglio comunale) , mentre Forza Italia, ha come presidente del gruppo consiliare Giorgio Esposito, geometra e tecnico di riferimento dell’ex Giunta Tammaro,  che propose ed approvò quel regolamento degli impianti pubblicitari. Lo stesso Giorgio Esposito è stato più volte eletto dagli uomini di Pasquale Tammaro  in consiglio comunale in seno alla Commissione Integrata dei Beni Ambientali, quindi il fratello dell’ex vicesindaco Aniello aveva contezza tecnica di questo regolamento. Ma nemmeno questi imbarazzi hanno spinto sia il PD che Forza Italia a formulare le proposte di modifiche regolamentari che bloccano le attività della Gri. Ci s.a.s oggi, e qualunque azienda di trasporto in futuro. Pare che proprio da Forza Italia, inoltre,  sia arrivata una segnalazione alquanto singolare di modifica di alcuni vincoli in zone di pregio storico – architettonico, ovviamente Forza Italia non ha considerato che paline e pensiline non sono degli impianti pubblicitari fini a se stessi, bensì funzionali al servizio di trasporto pubblico locale, come lo può essere un’insegna per l’attività commerciale, tipo negozi commerciali.  Oppure nelle zone di grosso impatto storico – architettonico, secondo Forza Italia ,  non esistono negozi con le insegne pubblicitarie o paline indicanti le fermate sulle linee delle aziende di trasporto pubblico locale? Basta che si guardi al di fuori di Cercola, e proprio a ridosso del Santuario di  Madonna dell’Arco. Risulta davvero incredibile che aziende di trasporto, causa le contraddittorietà regolamentare, debbano paralizzare le proprie attività per l’immobilismo istituzionale. Le modifiche, contrariamente a quanto avrebbe sostenuto il PD in conferenza dei capigruppi, andrebbero ad incidere su qualunque aziende di trasporto pubblico, solo che la Gri. Ci. ha aperto la crisi a margine di  questo incoerente regolamento. Insieme alla maggioranza, PD e Forza Italia, contribuiscono in maniera eclatante a paralizzare le istituzioni: come mai in mancanza di una richiesta di modifica da parte della maggioranza, l’opposizione non si è fatta avanti? Come mai il presidente del consiglio comunale Barone non mette mano a queste modifiche regoamentari?

Un’altra grave incoerenza potrebbe interessare l’individuazione del funzionario del Comune di Cercola responsabile del servizio pubblicità: l’attuale regolamento – art-68 –  indica il Comandante della Polizia Municipale, mentre il tessuto  dell’ordinamento normativo nazionale e la stessa ultima Legge Anticorruzione (2014) esclude la possibilità che organi di controllo possano influire nella previsione di procedure concorsuali e di  affidamenti diretti dei servizi.

il direttore Gaetano Busiello

 

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