Cercola. Servizio Civile, i volontari “segretari” dei dipendenti del comune. Tradito il progetto “Io Camminerò”

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Cercola (Na). - La mortificazione del servizio civile, attività molto sentita nella nazione, trova – ahinoi! –  dimora in quel di Cercola. A seguito di numerose segnalazioni , inoltrate in redazione da alcuni mesi,  ”Il Secolo Nuovo” ha monitorato l’attività di questi giovani assegnati al servizio civile che rientrano nel progetto “Io Camminerò”. Il risultato è tra i piu’ drammatici: gli otto volontari selezionati a Cercola dall’AMESCI, ente promotore del progetto , partiti per  svolgere attività della scuola a sostegno dei ragazzi con disagio psico-fisico e familiare,  li abbiamo notati nelle stanze del Comune di Cercola a far delle fotocopie nelle migliori delle ipotesi,  oppure  a “spaparanzarsi” davanti ai pc comunali, senza un minimo di riservatezza dei dati della comunità cercolese.

“Abbiamo subito a malincuore negli anni, come quest’anno, la coincidenza dei parenti eccellenti dei politici locali e dei dipendenti del comune prontamente selezionati, ma vederli a far nulla nell’ufficio dell’amico di famiglia ci da davvero fastidio”, ecco quanto sostiene una delle ragazze di Cercola che negli anni ne ha viste di tutti i colori.

Quest’anno il caso ha voluto che ad andare sotto l’attenzione dei social network e della stampa locale siano, tra gli altri,  la figlia di Aldo Improta, quest’ultimo ex assessore e consigliere comunale, uno dei grandi elettori del sindaco Vincenzo Fiengo, ed anche la nuora di un ex consigliere comunale dell’area Fiengo i. Senza contare giovani di famiglie vicine a SEL ec allo SDI

Continui e diversi sono i casi che hanno fatto sobbalzare i  giovani di Cercola, i quali criticano  la continua sfornata dei “figli di..” nelle selezioni locali. Nel 2010  fece scandalo in città  la partecipazione, e poi la conseguente vittoria, al concorso comunale del figlio dell’ex sindaco Pasquale Tammaro; ed in particolare a Cercola ha fatto discutere  anche la vittoria al servizio civile  dell’attuale consigliere Giovanni Paudice (PD), quando proprio il padre Mario – storico uomo delle istituzioni comunale-  era consigliere comunale del PD. Questi sono i casi eccellenti. Mentre il consigliere comunale Giovanni Paudice svolse con grande dignità e impegno l’attività di volontariato, seguendo nei suoi bisogni quotidiani un anziano disabile, dobbiamo registrare che le eccellenze selezionate in questa selezione rasentano l’arroganza “sostando” quotidianamente nell’Ufficio Tecnico Comunale.

Anna Improta,inoltre, era   ai vertici dei Giovani Democratici di Cercola (costola giovanile del PD ).  Risulta curiosa anche la coincidenza che la Improta e gli altri selezionati  vincano  la selezione al servizio civile quest’anno,  mentre gli anni scorsi hanno fallito l’obiettivo.  In città e su facebook, anche attraverso le esternazioni dell’ex sindaco Pasquale Tammaro, non si fa che parlare da mesi di queste selezioni: e proprio a Pasquale Tammaro  il fatto che nessuno ne parli non va proprio giù, visto che proprio Aldo Improta, grande elettore di Vincenzo Fiengo, fu tra i firmatari –  con la lista civica Cercola Città –  di un duro  manifesto di contestazione alla legittima , ma inopportuna ai più ,  partecipazione del figlio di Tammaro al concorso comunale. Aldo Improta, tra l’altro anche renziano, ha forse dimenticato le continue contestazioni a Tammaro per quella partecipazione del figlio al concorso comunale? Ovvio, che un “politico di piazza e di lungo corso” , venga almeno criticato per aver fatto  partecipare la figlia ad un’innocua selezione del servizio civile, visto il ruolo di gran suggeritore e sostenitore di questa maggioranza di governo, tant’è vero che filtrò insistentemente il suo nome tra i papabili assessori da affiancare Fiengo. Ma il suo nome “troppo vecchio” fu scartato dalla base dei giovani di questa maggioranza politica.

Ma il dato che registra “Il Secolo Nuovo” è relativo alle attività che stanno svolgendo questi ragazzi del servizio civile. Due di loro stanno – da tre mesi – in pianta stabile in una delle stanze dell’Ufficio Tecnico Comunale, dal funzionario Luigi Pacella, addetto al settore della Case Popolari della Legge ex 219. Questa anomala presenza è stata segnalata più volte in questi mesi al sindaco Vincenzo Fiengo, il quale ha sempre scaricato la responsabilità  al funzionario competente del servizio civile: Giuseppe De Rosa, da noi irrintracciabile da qualche settimana. Il Secolo Nuovo segnalò all’assessore Riccardo Meandro  la presenza anomala in quell’ufficio di questi ragazzi , ovviamente nulla è stato fatto.

Infine, non si riesce a comprendere il fatto perchè i volontari del servizio civile devono firmare la presenza quotidiana  nelle stanze del funzionare Giuseppe De Rosa al Comune di Cercola e non direttamente sul luogo dove dovrebbero svolgere le funzioni di volontariato.

Per completezza di informazione vi segnaliamo gli obiettivi che persegue il progetto “Io Camminerò” promosso dall’AMESCI, per il quale devono svolgere il servizio civili gli otto volontari selezionati:

“Obiettivo Specifico 1: Migliorare l’assistenza di base ed il sostegno all’apprendimento Il primo obiettivo sarà sia quello di aumentare il livello nell’erogazione dell’assistenza di base, aumentando in tal senso il monte ore erogato al singolo alunno destinatario incrementando i momenti di sostegno alle attività didattiche strettamente considerate, attraverso un accompagnamento allo studio. Si tratta di offrire sostegno didattico dopo le lezioni, agli alunni in maggiori difficoltà di apprendimento che verranno coinvolti in attività di accompagnamento allo studio al di fuori dell’orario delle lezioni; si tratta di un sostegno che intende evitare, e nel caso recuperare, eventuali ritardi di apprendimento.  Obiettivo Specifico 2: Incrementare le attività di aggregazione al di fuori dell’orario scolastico Si mira ad armonizzare l’impegno scolastico con altri impegni pertanto si prevedono attività di intrattenimento e socializzazione anche presso gli istituti, prima della fine delle lezioni. Le famiglie, in particolare quelle monoparentali, hanno manifestato l’esigenza di un sostegno nel conciliare la cura del minore con l’organizzazione dei tempi familiari. In particolare, sono stati espressi bisogni di: • trasporto da casa a scuola e viceversa, nonché durante le fasi di ingresso ed uscita dagli istituti • necessità di armonizzare l’organizzazione della giornata tra i momenti in famiglia e quelli a scuola, prevedendo attività che impegnino i minori subito dopo le lezioni. Il beneficio per le famiglie si sostanzierà in supporto sia operativo, per consentire una più agevole organizzazione delle attività familiari quotidiane, sia di sostegno alla genitorialità nel senso ampio della definizione. “

il direttore Gaetano Busiello

 

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