Pomigliano. Il sindaco Russo: Dalla Cgil comunicati sibillini e velate allusioni

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Pomigliano d’Arco (Na). – “Non posso esimermi da una replica alle ulteriori provocazioni contenute in un comunicato a firma del rappresentante Cgil della zona pomiglianese e nolana, non posso perché sono il sindaco di Pomigliano d’Arco e rappresento tutti i cittadini». Così il sindaco di Pomigliano d’Arco, Lello Russo, a proposito di un comunicato stampa diffuso poche ore fa e che va a rinfocolare la polemica sollevata dal sindacato con una precedente nota in cui si additava il primo cittadino quale «responsabile di danni alla città di Pomigliano, ai lavoratori e al territorio». L’ultima nota Cgil, densa di allusioni e provocazioni, accusa il sindaco di ricoprire un ruolo di «rottura» e di favorire lo scontro sociale.

«Dobbiamo purtroppo rilevare le mancate risposte circa l’assordante silenzio della Cgil locale nel periodo in cui l’ex amministrazione a guida Pd perpetrava ai danni di lavoratori di Pomigliano Ambiente, Enam, Pomigliano Danza, Pomigliano Infanzia, Polisportiva Comunale, una serie di comportamenti antisindacali e lesivi della dignità umana – ribadisce il sindaco Russo – se questa amministrazione avesse compiuto la decima parte dei misfatti e delle angherie perpetrate dagli amministratori Pd ai danni dei lavoratori, sicuramente si sarebbero levate alte le grida delle vestali Cgil a sostegno della classe lavoratrice, cosa che si sono guardati bene dal fare quando la classe operaia veniva colpita dai loro amici e sodali. Ricordare ciò non è “rifugiarsi in ricordi storici” ma evidenziare  come la Cgil si indigni a comando e a campione, quando le conviene».

«Non ci meravigliamo più di tanto – aggiunge Russo – atteso che da sempre concordiamo con i massimi esponenti delle altre sigle sindacali, molto più libere e democratiche, su un assunto: la Cgil, tra le altre funzioni, esplica principalmente quella di cinghia di trasmissione degli ex Ds, ex Pds, oggi Pd».  Russo evidenzia poi le neanche troppo velate allusioni contenute nella nota a firma Cgil e parla di «atteggiamento sibillino». «Registro con amarezza che nella nota si fa riferimento a trascorsi più o meno gloriosi – continua il sindaco – e mi chiedo a cosa alluda il responsabile Cgil  che utilizza un sistema di stampo sovietico buttando lì frasi e allusioni che ciascuno possa interpretare a suo piacimento ai danni del malcapitato di turno. La verità è un’altra: chi ricopre un ruolo di rappresentanza dovrebbe avere il coraggio di parlare chiaro, senza timore – laddove fosse in buona fede – di esporsi a denunce penali e ad eventuali danni economici conseguenti. In ogni caso, se il rappresentante Cgil voleva alludere alla vicenda che mi ha costretto al carcere, alla sospensione per cinque anni dal lavoro e a un processo durato dodici anni, devo ricordare che il tutto si è concluso con l’assoluzione piena e che io mi considero un martire socialista della magistratura e del partito comunista».

Quanto all’attività amministrativa, il sindaco Russo non si sottrae e prosegue: «Il rinascimento che sta vivendo Pomigliano è sotto gli occhi di tutti: dalle scuole alle periferie, dall’ambiente, al decoro, alla sicurezza, alla cultura, al dibattito politico, dai lavori pubblici ai servizi sociali. Una città nuova che si sta svegliando dal sonno in cui l’avevano precipitata anni di governo assolutista sotto l’occhio distratto e compiacente della Cgil. Si tranquillizzi la Cgil, il sindaco di Pomigliano non è nervoso, ma tranquillo e responsabile grazie ad un consenso popolare espresso attraverso libere e democratiche elezioni al contrario di quanto avviene nei sindacati dove i vertici sono scelti con il sistema della cooptazione, una sorta di porcellum trasferito alle organizzazioni sindacali, aspramente criticato quando non riguarda se stessi».

Ufficio Stampa – Città di Pomigliano d’Arco

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