Pomigliano. Sequestrata azienda: faceva lavorare indiani in condizioni di pericolo e smaltiva illecitamente rifiuti

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Pomigliano d’Arco (Na). – Denunciati per smaltimento illecito di rifiuti, sversamento abusivo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli indagati sono N.S., italiano, classe 1974, e altri 7 cittadini stranieri che dovranno rispondere di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

La polizia municipale di Pomigliano d’Arco guidata dal comandante Luigi Maiello ha sequestrato un’area in contrada Cotone, con un’operazione congiunta al personale dell’Arma dei Carabinieri – Nucleo Tutela Lavoro del reparto operativo di Napoli. Gli indagati sono stati colti in flagranza di reato mentre sversavano il contenuto illecito in scoli dell’acqua piovana. Per eludere la fitta rete di videocamere poste all’ingresso ed all’interno dell’area dove veniva svolta la presunta illecita attività, gli agenti della pm e i militari hanno utilizzato un mezzo camuffato simile ai furgoncini delle Poste, evitando così che i gestori, messi in allarme, potessero allontanarsi. I cittadini indiani stavano lavorando a mani nude, a contatto con materiale chimico. I carabinieri stanno indagando anche in merito ai reati connessi al lavoro nero e alla sicurezza sul luogo di lavoro.

All’esterno dell’opificio abusivo, erano stipati fusti di plastica da mille litri, per contenere le materie chimiche utilizzate per la miscelazione e produzione industriale dei prodotti realizzati dall’azienda.

 

Ufficio Stampa Città di Pomigliano d’Arco

 

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