Da un ettaro di tabacco si possono produrre 50 Kg di anticorpi contro la carie

tabacco

Da un ettaro di tabacco si possono produrre 50 chilogrammi di anticorpi contro la carie, 900 milioni di dosi di vaccini contro l’antrace, 19 chilogrammi di proteine antitumorali”. Questo è ciò che afferma fiducioso il professore Luigi Frusciante dell’ Università Federico II Di Napoli.

Arriva dal tabacco la speranza di creare vaccini anti Aids, anti vaiolo contro il bioterrorismo. La giornata dell’  “Innovazione dell’Agricoltura”, tenutasi a Benevento, ha visto protagonisti i risultati dei ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dell’Istituto Pascale.

Tutto parte da esperimenti transgenici operati sulle piante di tabacco: si tratta di inserire nel DNA della pianta di tabacco un gene del virus dell’HIV. Lo scopo è far produrre alla pianta una proteina, Gag, da poter usare come vaccino antivirale dell’HIV. Il prof. Luigi Frusciante spiega che sono state ottenute piante con vaccino antivaiolo, essendo state inserite nei loro geni, il virus del vaiolo. Perché tutta questa attenzione al vaiolo dato che è stato debellato già da tempo? Perché, come spiega la ricercatrice dell’Università Federico II di Napoli, Manuela Rigano, è necessario intrappolare la potenziale pericolosità del vaiolo in veste di bioterrorismo.

Ancora negli Stati Uniti la ricerca sta portando avanti progetti che vedono le piante di tabacco potenziali vaccini anti antrace, anticorpi contro carie e cancro.

Con la speranza che tutto ciò si possa avverare. E che le piantagioni di tabacco non servano più solo a produrre cancro e dipendenze inutili. Che il cancro possa essere vinto, che l’ Aids possa essere debellato, che lo spettro del  bioterrorismo non possa più spaventare . Grazie al tabacco.

a cura di Miriam De Vita

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