Cercola. Il sindaco Tammaro messo nell’angolo dai suoi assessori, consiglieri e tecnici

comune di cercola

Cercola (Na).Pasquale Tammaro, “Un uomo solo” alla guida del governo comunale di Cercola. Questo è l’indiscutibile dato politico uscito fuori  dal consiglio comunale di ieri sera, celebrato al Teatro Comunale di viale dei Platani.  I consiglieri comunali , e i cittadini, erano stati sensibilizzati a partecipare alla seduta del consiglio comunale perché si dovevano discutere eventuali provvedimenti relativamente alla presa d’atto dello sforamento del Patto di Stabilità. Che dai due milioni di euro del 19 dicembre, certificato dall’attuale resposnsabile del servizio finanziario del comune di Cercola, Giuseppe Esposito. Si è arrivato ai quasi tre milioni di euro scaturiti dal confronto tra lo stesso responsabile del servizio finanziario e i consiglieri di minoranza. Ovviamente nessun provvedimento a sostegno dello sforamento è stato preso.

Il sindaco Pasquale Tammaro, con solita voglia di far baruffa,  si è presentato da solo in consiglio, dopo che nella mattinata gli assessori avevano rimesso nelle mani del sindaco il loro mandato. Anche su questo aspetto il sindaco non ha fatto capire un granchè, ma quello che si sa con certezza che l’iniziativa di “sfiduciare” gli assessori è partita dalla base del Popolo della Libertà , perché secondo i componenti del partito di Berlusconi gli stessi assessori sono tra i responsabili dello sforamento del Patto di Stabilità. Ma il fatto più clamoroso è relativo all’assenza degli stessi  assessori nella sala del consiglio comunale, proprio a dimostrare l’isolamento politico e morale nel quale è piombato il sindaco Tammaro, ed in verità isolamento creato con la sua incapacità politica ad amministrare.

Sindaco Tammaro – ha attaccato il capogruppo del Partito Democratico  Vincenzo Barone lei ci sorprende ancora, stasera ci saremmo aspettato non solo le dimissioni della sua Giunta , ma anche le sue.  Perché lei sa come funziona in una famiglia, il buon padre , il capo della famiglia, controlla l’operato dei suoi figli  e ne da gli indirizzi. Quindi, Lei è il supremo responsabile di questo mancato controllo dell’attività degli assessori e del relativamento disastro economico nel quale è piombato il bilancio comunale.” All’appello del capogruppo del PD Barone lanciato ai capigruppo di Progetto Cercola e Popolo della Libertà, Silvano Fiengo ed Orazio Pandolfi, per spiegare i motivi di questo sforamento del Patto di Stabilità, ha risposto il consigliere  pidiellino Alfredo Tammaro. “La situazione è grave, – ha detto il consigliere comunale Alfredo Tammaro - noi abbiamo individuato delle responsabilità ben precise. In primo luogo è venuto a mancare l’apporto del collegio dei revisori dei conti, assenti ancora una volta stasera, i quali hanno fatto mancare il loro apporto di monitoraggio. Purtroppo la legge non ci consente di revocarli, anzi colgo l’occasione di invitarli a dimettersi in quanto non godono della nostra  fiducia. E , c’è un altro problema tecnico che ha accompagnato in questo percorso il continuo cambio di responsabili del servzio finanziario che hanno contribuito a rendere meno chiaro l’andamento dei conti comunali. A noi, consiglieri comunali, ci è mancata tantissimo la parte tecnica.”

Quindi, dalle dichiarazioni di Alfredo Tammaro emerge forte e chiaro quel segnale di cambiamento lanciato allo stesso sindaco, ed agli assessori  Nicola Campanile e Mario Montella, gli artefici massimi, con le loro scelte politiche di questo disastro amministrativo e finanziario del comune di Cercola. E dire che gli assessori Mario Montella e Nicola Campanile erano i navigati politici che dovevano tecnicamente sostenere Tammaro e i consiglieri. Una triste bugia che ha fatto collassare un comune virtuoso quale quello di Cercola.

“Lo stiamo – ha dichiarato in consiglio Salvatore Grillo (Pd) – dicendo da tantissimi mesi che i bilanci portati in consiglio comunale sarebbero taroccati. In base a dei nostri calcoli emergerebbe in modo palese anche lo sforamento del Patto di Stabilità 2010, fatto se certificato farebbe rischiare non poco sia i consiglieri comunali che gli stessi assessori e sindaco, che nonostante le precise osservazioni ai bilanci consuntivi e previsionali degli ultimi anni presentati dal nostro partito, si sono votati dei bilanci di dubbia legittimità. Io spero, – ha detto Grillo rivolgendosi al primo cittadino – che mi quereli perchè io desidero sedermi davanti ad un magistrato e spiegare il perché si è arrivati allo sforamento del Patto di Stabilità, e credetemi ci sarebbero responsabilità anche  degli amministratori. Addirittura, il bilancio 2011 è stato certificato da un responsabile del servizio finanziario, il famigerato Francesco Saverio Barone, che non aveva nemmeno uno straccio di contratto. Sindaco , si renda conto di chi l’ha condotto in questa situazione, e stasera l’ha lasciato solo a prendersi gli “schiaffi” dell’opposizione, domani lo lascerà solo a prendersi  le arrabbiature dei cittadini.” In quasi un’ora di intevrvento del consigliere Salvatore Grillo si è fatto un exursus poolitico amministrativo del disegno politico – amministrativo portato avanti da questi avventurieri alla guida del governo comunale.

Anche Giuseppe Esposito, responsabile del servizio finanziario,  è stato molto chiaro nell’esposizione delle criticità in cui versa la tenuta economica del comune ed in particolare una sua dichiarazione ha fatto sobbalzare i presenti. Esposito testualmente ha dichiarato: “guardate se il comune di Cercola dal primo gennaio 2011 avesse bloccato i pagamenti e le spese superflue oggi sarebbe rientrato nel Patto di Stabilità”- L’interrogativo forte ci è arrivata, ma quella di Esposito non è un’ammissione implicita che già nel 2010 si sarebbe sforato il Patto di Stabilità?

Nelle prossime ore ilsecolnuovo.com aggiornerà i lettori delle evoluzioni post consiglio comunale e della questione dell’impraticabilità delle progressioni verticali emersa da una nota del collegio dei revisori dei conti.

il direttore Gaetano Busiello

 

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