San Sebastiano. Nuova era in città. 5 ore di lezione politica di Manzo al sindaco Capasso

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San Sebastiano al Vesuvio (Na). – Ieri sera si è concretizzato in modo inequivocabile quel cambiamento ideale e culturale che necessitava fisiologicamente  la politica sansebastianese. La dinastia dei Capasso, che governa la città da sessant’anni  da padre in figlio,  oggi retta soltanto dal risultato elettorale, è stata letteralmente smantellata da un’azione politica condotta in modo sorprendente da Gennaro Manzo, leader dell’opposizione e capogruppo del movimento politico “Il Popolo di San Sebastiano –Manzo Sindaco.

Ieri sera è stato convocato il consiglio comunale , dal presidente del consiglio comunale Biagio Pizzo alle  17, 00, con la presumibile intenzione di allontanare i cittadini dall’assistere all’adunata civica. Ma i cittadini in massa hanno raccolto l’appello di Manzo riempendo l’aula consiliare, e con continui applausi hanno accompagnato le cinque ore di intervento del nuovo leader della politica locale. Fatti e condizioni mai accadute durante l’egemonia dei Capasso.  E fatto ancora più clamoroso son restati in aula , anche dopo l’inzio della sentitissima gara Napoli – Bayern Monaco.

Il consiglio comunale prevedeva tra i primi punti all’ordine del giorno anche i debiti fuori bilancio, variazioni di bilancio e , in particolare, la salvaguardia agli equilibri di bilancio. Proprio quest’ultimo punto ha chiarito in modo inequivocabile la difficoltà a gestire un comune da parte della macchina politico – amministrativo che sta ai vertici del comune di San Sebastiano al Vesuvio. “L’Ente –  è intervenuto Gennaro Manzo - non ha ancora approvato il consuntivo 2010. Si legge nella relazione dell’Ufficio Ragioneria, allegata alla delibera, che il rendiconto 2010 è in corso di redazione per cui non si capisce se è stato approvato almeno dalla Giunta Municpale. Si legge ancora che risulta un avanzo di amministrazione di € 21.309 e che la gestione dei residui attivi diminuisce di circa € 100.000 . In mancanza di approvazione da parte della Giunta possiamo dire che la delibera di verifica sugli equilibri e ricognizione dei programmi è illegittima integrando anche ipotesi di falso. Infatti, è proprio attraverso il rendiconto della gestione che viene verificata la cocreta realizzazione dei programmi e degli indirizzi politici, valutando, tra l’altro, gli scostamenti rispetto alla programmazione” Gennaro Manzo ha, inoltre,  letto in consiglio a suffragare le sue posizioni una sentenza della Corte dei Conti sezione Lazio. Il responsabile del servizio Finanziario del comune  ed il revisore dei conti chiamati dal sindaco a sostenere le posizioni della Giunta, in pieno imbarazzo, hanno dovuto incassare inermi  le delucidazioni tecniche-contabili dello steso Manzo.

Risulta, a noi della carta stampata e virtuale,  inconcepibile da un uomo delle istituzioni, quale è oggi il sindaco Pino Capasso, con una lunga militanza nelle stesse, che non abbia ancora concepito  per approvare la salvaguardia agli equilibri di bilanciao si necessita dell’approvazione del rendiconto consuntivo, in quanto solo da questo strumento contabile , si riesce, in caso di avanzo di amministrazione, a ricapitalizzare i vari capitoli di bilancio in modo da permettere e legittimare variazioni di bilancio. Seguiamo bilanci e consigli da tanti anni, ma ieri abbiamo assistito ad una grossa novità.

Anche le variazioni di bilancio risultano essere gestite  male dal sindaco Capasso, anche delegato al Bilancio. “ Le variazioni di bilancio sono di competenza del consiglio comunale, – ecco l’intervento di Manzocome da articolo 175 del Testi Unico degli Enti Locali. La Giunta può adottare le variazioni di bilancio solo se sussite una oggettiva situazione di urgenza tale da non consentire di attendere i tempi di convocazione  di esame e di deliberazione da parte del consiglio, solo se take attesa potesse pregiudicare gli interessi dell’ente. La variazione di bilacio deve essere adottata dalla Giunta deve essere ratficata dal consiglio entro 60 giorni. Tra le variazioni di bilancio spiccanom i 10.000 mila euro di trasferimenti del premio legalità dalla provincia al comune.”

Il caso curioso risulta essere  il finanziamento del “Premio Legalità” sia oggetto di procedura a detta di Manzo, presumibilmente illegittima. E questa curiosità fa il paio con quella di aver svolto la manifestazione negli anni, e furbamente non quest’anno, nella Villa Comunale, che ha avuto problemi di sicurezza.

Sulla questione debiti fuori bilancio Manzo ha fatto notare che ci sono debiti risalenti a 18 anni fa, e non si  riesce a discutere in quanto scarseggiano i documenti al comune.

Il grande colosso targato Capasso che ha “imperato” per sessnt’anni a San Sebastiano al Vesuvio si è rivelato, a tutti gli effetti, un colosso di cristallo.

il direttore Gaetano Busiello

1 Commento

  1. antonio scrive:

    complimenti, si è imboccata finalmente dopo tanti anni la strada giusta,
    x opporsi a questa dinastia capassiana che regna in questo paese.
    dopo la caduta di saddham quella di binladen e quella in atto x gheddafi
    aspettiamo quella mai incontrastata come ora di saddham ò scem
    che con quelle risatine sue e dei ssuoi sudditi. cercavano di demonizzare.gli show pungenti di manzo con siringhina finale.avanti tutta gennà che ci siamo complimenti vivissimi

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