“Questione Apicella”, domani audizione in Regione

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Pollena Trocchia. – Audizione, 05 luglio 2011 ore 10.30, presso la Commissione Regionale alla Sanità, per gli esponenti del comitato ”pro Apicella”, di “Cittadinanza Attiva” e del “Tribunale per i diritti del malato”, che sottoporranno al Vicepresidente del Consiglio Regionale Biagio Iacolare, al presidente della V Commissione Michele Schiano Di Visconti, al commissario dell’Asl Na3 Sud Vittorio Russo ed al sub commissario regionale alla sanità Mario Morlacco, un piano alternativo al decreto regionale di riassetto della rete ospedaliera campana che salvi l’ospedaleRaffaele Apicella“ ed assicuri il diritto alla salute di centinaia di migliaia di persone. Ad illustrare, con dieci pagine di relazione tecnica, le possibili alternative alla chiusura del nosocomio di zona ed alla sua trasformazione in un polo riabilitativo sarà il ProfessorFrancesco De Simone che traccerà un excursus storico della vita dell’ospedale, per porre in risalto la necessità che il presidio sanitario continui ad esistere e che quindi formulerà una serie di richieste per salvare la struttura “che non può essere considerata, come dice il professore nella relazione ” ha spiegato il capo della delegazione ’Pro Apicella’, Raffaele Di Fiore “ una appendice dell’ospedale di Nola. Il territorio servito dal nosocomio pollenese è infatti vastissimo e spostare i servizi al Santa Maria della Pietà comprometterebbe il diritto alla salute di migliaia di persone”. Il piano di riqualificazione dell’ospedale Apicella firmato dal Professor De Simone, prevede il rafforzamento del pronto soccorso e l’estensione dei servizi attraverso l’assunzione di nuovi medici, il potenziamento di tutti gli ambulatori esistenti ed il trasferimento in ospedale anche di altri ambulatori presenti sul territorio e la strutturazione di un day-surgery che copra tutte le branche: ”tutte cose che secondo il dottor De Simone ” ha concluso Di Fiore” sono fattibilissime e che comporterebbero un costo minore di quello del piano regionale di riassetto della rete ospedaliera ma soprattutto che garantiranno i servizi di qualità che l’Apicella ha sempre offerto”.

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