Il lavatoio Reullo di Sant’Agata de’ Goti, tra architettura d’acqua e storia

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L’antico lavatoio Reullo è un’antica testimonianza della vita e della cultura locale che caratterizza il paesaggio rurale, già di per sé suggestivo, di Sant’Agata de’ Goti.

Sorge nel punto in cui il fiume Isclero incontra i torrenti Riello e Martorano; lo storico Fileno Rainone, alla fine del ‘700, descriveva un’antica fontana trasformata in lavatoio dalle donne dell’epoca, in cui facevano il bucato, composta da vasche di pietra di varia grandezza ricolme d’acqua di sorgente.

Un sito suggestivo e misterioso, che attrae numerosi visitatori e che vengono accolti da un ingresso, coronato da un arco gotico di tufo giallo e grigio, legato a resti di una costruzione forse risalente già nel Medioevo e che testimonierebbe l’intensa attività agricola del territorio, già presente in epoca medioevale. Il lavatoio Reullo non è l’unico della zona, ce ne sono diversi di lavatoi-fontana, come i lavatoi Riello e Bocca.

Lungo il corso del fiume si presentano piccole cascate e bacini che in passato erano utilizzati come piscine naturali e che caratterizzavano il famoso percorso dell’acqua di Sant’Agata.

Numerosi nella zona anche i siti archeologici, in cui sono pervenuti numerosi ritrovamenti, risalenti all’epoca preromana come il famoso vaso di Assteas del IV secolo a.C. che raffigura “il ratto d’Europa” il momento fondatore dell’identità europea.

Di Claudia Esposito

 

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