Cercola. Fiengo e la Giunta “assaltano” anche il personale. Violato lo Statuto Comunale: arriva da Palma Campania il ragioniere a pochi giorni dal bilancio. Rischio incompatibilità per il nuovo tecnico

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Cercola (Na) - L’assalto all’apparato  democratico e istituzionale del Municipio di Cercola si arrichisce di un’altra “irregolare” perla partorita dal sindaco Vincenzo Fiengo: sono stati pubblicati, proprio ieri (15 aprile 2021 n.d.r.) i decreti di nomina dei “nuovi” responsabili dei servizi al comune in applicazione di un’annunciata e fantasiosa rotazione interna, la cui modalità attivata dal sindaco farebbe a cazzotti con  il principio di anticorruzione che anima la visione generale di un’organizzazione amministrativa pubblica.

Dopo il grottesco decreto sindacale  (n.12/2021) relativo all’  azzeramento dei servizi ai vari responsabili di settore in carica all’ente di Piazza Libertà, il sindaco Fiengo, facendo riemergere “dalle tenebre” i servizi al segretario generale Marcella Montesano, come da decreto sindacale n.13/21,  ha attribuito alla stessa anche il  servizio finanziario , giusto il tempo per apporre tardivamente  il parere  alla  delibera di giunta che prevede la riorganizzazione della dotazione organica del personale: atto, come da  regolamento comunale degli uffici e servizi,  doveva essere approvato prioritariamente al decreto del sindaco che ha previsto il   fantasioso azzerramento delle nomine dei responsabili dei servizi. Il decreto sindacale “azzeratore” parla di una rotazione all’interno dell’ente, ad esclusione dei servizi di Polizia Municipale e Ufficio Tecnico, invece, a poche ore da quel provvedimento, ribaltando la sua volontà, la fascia tricolore nomina due rersponsabili di servizio che arrivano dall’esterno ( da altri comuni), invece che dall’interno: confuso ed infelice?

Dal comune di Palma Campania  arriva il responsabile  del servizio finanziario,  direttamente scelto dal sindaco Fiengo e dalla sua Giunta Municipale. Violato art.69 dello Statuto Comunale e varie norme di settore. Anticorruzione: questa sconosciuta. Piomba l’incompatibilità per Vincenzo Piccolo? Al servizio finanziario tributi ed economato, dunque,  arriva Vincenzo Piccolo, attualmente dipendente del comune di Palma Campania, da diversa anni nelle istituzioni pubbliche cittadine, è stato anche responsabile del servizio finanziario al Consorzio Intercomunale dei Servizi Cimiteriali dei comuni di Cercola, Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio: sempre a tempo determinato. La Giunta Municipale – delibera n. 10/21 -  ha utilizzato la procedura di scavalco condiviso, prevista art.1  comma 124 della legge n.145/2018, che prevede un utilizzo del responsabile 18 ore settimanali per i due comuni nei prossimi tre mesi. Questa procedura ha violato lo Statuto Comunale, in quanto la “Carta Costituzionale Comunale” al comma 1 dell’art.69 dispone quanto segue: “Il Comune può in caso di vacanza del posto e per incarichi richiedenti alta specializzazione, purchè manchino professionalità analoghe interne all’ente, procedere all’assunzione di personale esterno in misura comunque non superiore al 5% della dotazione organica.” In dotazione nella pianta organica , attualmente, al comune di Cercola  troviamo non una ben due professionalità che avrebbero potuto ricoprire quella posizione organizzativa: lo storico responsabile finanziario Rosario Grillo, qualifica funzionale D6, e Nunzia Nardiello, qualifica funzionale D4. Come mai si è scelto all’esterno del comune? Tra l’altro attingendo al comune di Palma Campania un dipendente , assunto con contratto a tempo determinato (scadenza a giugno 2021), assunto a Palma Campania attraverso l’applicazione dell’articolo 110 del TUEL? Non ha necessità il comune di Palma Campania del dipendente? E come riesce a soddisfare il responsabile di servizio finanziario  le due amministrazioni  in settori caldi  con la metà delle ore a ridosso dell’approvazione dei bilanci comunali in scadenza il 30 aprile? Perchè è stato sostuito nei giorni di preparazione del bilancio proprio il repsponsabile in carica , violando tutta la normativa di settore che dispone che il finanziario può essere rimosso o revocato o “azzerato” solo per giustificato e grave motivo, avendo dalla legge la prerogativa dell’infungibilità dell’incarico? Chi metterà le mani nel bilancio? Vincenzo Piccolo, dipendente comunale  a Palma Campania a tempo determinato,  al 100% delle ore, rischierebbe l’incompatibilità in quanto titolare di una società Solution Network,  di cui è socio  accomandatario: secondo l’articolo 60 del D.P.R. n. 3/1957 (richiamato dall’art. 53 del dlgs. 165/2001) il dipendente pubblico “non può esercitare il commercio e l’industria, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite ai fine di lucro…...” L’incompatibilità si estende anche  alle cariche di socio accomandatario di società in accomandita semplice e di socio in società in nome collettivo. Un caso curioso che fa riflettere è relativo al fatto che manca sul sito ufficiale del comune di Palma Campania la dichiarazione di insussitenza di cause di incompatibilità ed inconferibilità dell’incarico, relativamente alla posizione organizzativa ricoperta dal tecnico.  Addirittura, nel curriculum presentato all’ente nolano è assente la carica di socio accomandatario nella società succitata.

A completare la fantasiosa manovra a tutela dell’anticorruzione del sindaco Fiengo arriva dal Comune di Crispano, sempre con la procedura dello scavalco condivso, il responsabile di servizio Franco Arbolino, storico dirigente del PD crispanese e citato in un’interrogazione parlamentare dall’on Francesco  Barbato , ex deputato di Italia dei Valori. Emerge che nel periodo di scioglimento del consiglio comunale di Crispano Arbolino, fnzionario del comune,  fu condannato in primo grado ( non si conosce l’esito del giudizio finale n.d.r.) in sede penale ed in sede contabile,  relativamente ad un appalto sospetto. Arbolino a Cercola sarà il nuovo coordinatore dell’Ufficio di Piano  dell’Ambito Sociale n. 24  e responsabile dei servizi sociali , attenzionati dalla Guarda di Finanza con continui accessi al comune in questi mesi, e l’ecologia ed ambiente.

Tutto questo succede a due mesi dalla fuga al comune di Giugliano di Giuseppe De Rosa, funzionario pigliatutto al comune di Cercola, che senza autorizzazione del comune di Cercola e soli con due giorni di preavviso , ha lasciato il comune in mezzo ad una baraonda disorganizzativa pazzesca.

il direttore Gaetano Busiello


STRALCIO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18317 presentata da BARBATO FRANCESCO (ITALIA DEI VALORI) in data 20121029

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18317_16

Crispano. In data 14 maggio 2011 informa www.napolimetropoli.it «l’assessore Enzo Cennamo, tra l’altro capogruppo del Pd e figura piu’ rappresentativa della sezione locale dei “democratici”, si e’ dimesso dall’esecutivo. Ha scritto pure una lettera al primo cittadino Carlo Esposito in modo da porre sul tavolo, al centro della discussione politica, la questione morale, etica e legale che ha smantellato il centrosinistra. Ufficialmente la rottura tra il capogruppo e assessore del Pd Enzo Cennamo ed il primo cittadino e’ maturata durante una riunione dove si e’ discusso della famigerata delibera 17. Un atto approvato durante la passata consiliatura ma con riflessi attualissimi visto il rinvio a giudizio del dirigente. Franco Arbolino, gia’ condannato in sede penale e contabile per un appalto sospetto affidato ai tempi dello scioglimento per camorra degli organi elettivi. Carlo Esposito, durante la riunione, ha sfidato i suoi assessori. Lo ha ripetuto a chiare lettere: “Chi ha votato la delibera 17 si dovrebbe dimettere”. Puntuale la reazione di Enzo Cennamo, il quale si e’ presentato al protocollo ed ha aperto ufficialmente la crisi di governo. Eppure, proprio Enzo Cennamo, ai tempi della delibera 17, fu quasi aggredito nel partito, proprio nel Pd, il cui segretario era Carlo Esposito, perche’ non voleva votarla. L’entourage dei “democratici”, da Carlo Esposito al dirigente dell’Ente e del Pd Franco Arbolino, imposero la scelta. (…). E ancora: se chi ha votato la delibera 17, cosi’ come dice il sindaco, deve dimettersi dalla giunta, perche’ continua a difendere Franco Arbolino, dirigente dell’Ente locale, tra i protagonisti dello scioglimento per camorra, come detto condannato in sede contabile ed in sede penale (seppur in primo grado, ndr), il quale ha spinto, ha proposto ed ha scritto, da dirigente del Municipio, la delibera dell’Ente? Carlo Esposito ha perso la bussola. Due pesi e due misure che dimostrano il suo reale obiettivo, due pesi e due misure che dimostrano la sua morale. È rimasto solo ed isolato. Ha fallito dopo pochi mesi di amministrazione e la sua giunta si e’ distinta solo per gli scandali che si sono succeduti e che rischiano di far rivivere gli anni bui del 2005, culminati, come ricordato, con lo scioglimento anticipato degli organi elettivi per infiltrazioni della criminalita’ organizzata. Il sindaco era sempre Carlo Esposito. Stessi dirigenti, stessa maggioranza, stessi consiglieri. Tranne qualche nuovo innesto che e’ meglio non citare. Ha ulteriormente aggravato il quadro indiziario del 2005»

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