Cercola “capitale culturale”: il 19 aprile sarà inaugurata la Mostra Biblica a Villa Villari. Don Enzo Lionetti: “Favoriamo il dialogo tra le culture”

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Cercola (Na). – Cresce l’attesa per domani – 19 aprile 2017 –, è  prevista l’inaugurazione  a Villa Villari, prestigioso e suggestivo complesso architettonico del XVII  secolo la Mostra Biblica, una delle più importanti rassegne continentali per i credenti che mirano ad ergere la Bibbia come il testo guida dalla cultura occidentale.

Dal 19 al 26 aprile 2017 la Mostra Biblica è aperta alla città di Cercola ed ai turisti che arriveranno anche da fuori regione. L’evento ha visto nella cabina di regia  organizzativa la Parrocchia Immacolata Concezione, guidata dal parroco Don Enzo Lionetti,   in collaborazione con l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi di Napoli di cui il responsabile è il prof. Gaetano Castello, biblista della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. L’occasione della mostra è data dalla Commemorazione dei 500 anni della Riforma Luterana. La stessa è curata dal padre francescano Michele Perruggini. Sarà visitabile dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Durante i giorni dell’esposizione sono previsti alle ore 20.00 tre incontri scientifici. Il primo appuntamento è per il 20 aprile sul tema: “La Bibbia è un mito, una favola o un fatto storico?” Il 21 aprile si cercherà di tracciare a grandi linee la trasmissione del testo biblico con l’esame delle versioni, traduzioni e della critica testuale. Il terzo ed ultimo incontro si concentrerà sulle sfide e l’attualizzazione del testo biblico nel contesto contemporaneo.

La mostra sarà articolata in tre percorsi espositivi: storico, bibliografico e iconografico. Il percorso storico consisterà in un viaggio nella storia del popolo di Israele.

La Mostra Biblica vuole sottolineare lo stretto rapporto che intercorre tra la Bibbia e la vita. – spiega in un comunicato stampa Don Vincenzo Lionetti, parroco della Chiesa Immacolata Concezione di Cercola – La relazione tra la Bibbia e la cultura riguarda ogni uomo infatti la Bibbia non è solo l’anima della teologia e dei credenti. Essa è stata giustamente definita «il grande codice della cultura occidentale». Il secondo percorso illustrerà le varie fasi della trasmissione partendo dalla forma orale alla scritta degli amanuensi fino all’invenzione della stampa. Si potranno ammirare i vari materiali sul quale è stata trascritta la parola di Dio: fogli di papiro, pergamene con conce di animali trattate fino all’uso della carta. Infine i famosi incunaboli (nella cuna) ed il loro sviluppo tecnico, editoriale e tipografico. Si potranno trovare volumi dei sec. XV-XVIII, la serie delle bibbie lovaniensi e altre produzioni del 500 tra cui la famosa sisto-clementina. Il terzo percorso sarà quello iconografico. Esso mostrerà gli effetti che il testo biblico ha prodotto nell’arte con le opere di A. Carracci e Rembrandt. Saranno presenti incisioni in rame del sec. XVI. Sarà un viaggio che ci porterà alla scoperta delle radici cristiane dell’Europa. Un vero e proprio tragitto che condurrà il visitatore dal XV al XVIII secolo attraverso testi pregiati alla scoperta delle ragioni religiose, storiche, artistiche e letterarie del nostro continente.”

Don Enzo Lionetti ha voluto ricordare Giorgio Girardet,  noto studioso valdese, che espresse quanto segue: “E’ difficile sottovalutare il peso che la Bibbia ha avuto nella formazione e nella elaborazione della civiltà occidentale, nella sua filosofia, nelle sue dottrine politiche, nell’etica e nella concezione del mondo: cioè per molti aspetti che rendono l’Occidente originale e diverso da altre culture e civiltà”.

“Dal IV al XVII secolo la Bibbia è stata il testo base della cultura sia religiosa che secolare dell’Europa. – ha continuato a spiegare Don Enzo Lionetti nel comunicato stampa - Da essa si attingevano le verità in cui credere e le norme d

a seguire. Con la sua presenza nelle cattedrali, nei monasteri, nelle scuole e nella letteratura popolare ispirava intellettuali, scrittori e artisti. Essa influenzava la mentalità dei popoli europei e ne plasmava il linguaggio. Nata dall’incontro fra il mondo greco romano e quello ebraico-biblico, la civiltà occidentale ha ricevuto dal primo i fondamenti della filosofia e delle arti, del diritto e della scienza; dal secondo le basi della religione, dell’etica, il senso della storia, la priorità della coscienza e un contributo originale alla laicità della politica. L’auspicio è che ci sia una viva partecipazione e sensibilizzazione nel promuovere il dialogo e l’incontro tra le culture e la società contemporanea. La nostra comunità di Cercola – ha concluso Don Enzo Lionettiospiterà questo evento e si confermerà luogo di eccellenza per favorire la cultura e il dialogo tra i fratelli cristiani in un tempo di tensioni ma anche di incoraggianti segni di speranza.”

Redazione Cronaca

 

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