Cercola. Consorzio Cimiteriale: il sindaco Fiengo “cade nella trappola” tesa da Maglione

27 novembre 2014 - consiglio comunale

Cercola (Na). - ” Cumannamme nuie”, ecco la frase “elegante” di Salvatore Grillo, consigliere comunale del PD,  che ha caratterizzato l’incedere consiliare per ben tre ore. Temendo “fantasiosamente” che  il suo compagno di partito Pino Capasso – sindaco di San Sebastiano al Vesuvio –  scippasse al Comune di Cercola la leadership nel CDA del Consorzio Intercomunale dei Servizi Cimiteriali.

Ieri sera si è celebrato il consiglio comunale, tra i punti all’ordine del giorno erano previste anche una serie di modifiche allo Statuto del Consorzio Intercomunale dei Servizi Cimiteriali, adeguamenti dovuti a dei sopravvenuti provvedimenti legislativi nazionali.

Una confusione ha regnato sovrana nel momento in cuiè intervenuto  Salvatore Grillo, il quale, durante la seduta,  ha tenuto a precisare  i suggerimenti arrivati direttamente  da Ciro Maglione – a suo dire esimio avvocato –  che contestavano la proposta dell’Assemblea dei Sindaci portata in consiglio daL sindaco Vincenzo Fiengo. “Il presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Cimiteriale deve essere espressione della maggioranza assoluta in seno alle quote societarie”, ecco quanto si è appreso dalla proposta Fiengo. Invece , l’esponente di Maglione ha determinato la duplice sospensione  della seduta consiliare,  affermando che si doveva precisare che il presidente del CDA deve essere scelto da Cercola, ossia da chi detiene i tre quinti delle quote societarie. Festival dell’ovvio, ma inopportuna precisazione.

Il sindaco Fiengo, caduto nella trappola , si è fatto emendare (modificare) la proposta , facendosi imporre quel che non potrebbe mai essere modificato in seno al consorzio: ossia il metodo di  assegnazione delle quote associative  disposto seguendo il numero degli abitanti. Infatti, l’art 5 della Convenzione stipulata nel lontano 3 aprile 1994 dai comuni di Cercola, Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio per la gestione associata del cimitero disponeche ogni 5.000 abitanti i comuni conquistano un’unità di quota associativa. Ad oggi con il numero di abitanti, stabilito dall’ultimo censimento , resta così composto il CDA: Cercola 19 .000 abitanti (tre quote), San Sebastiano al Vesuvio 9.000( una quota) e Massa di Somma 5.5500 ( una quota). La soglia dei  tre quinti specificati nell’emendamento Grillo per eleggere il capo del CDA è contenuto nella immodificabile  convenzione e , dato che si è in Zona Rossa, condizione che pone divieto assoluto all’edificazione di  nuove  abitazioni residenziali , queste numero di quote societarie resterà lo stesso per tanto tempo. Fiengo , “tradito” da Ciro Borriello (SEL), con la compiacenza  del presidente del consiglio comunale Vincenzo Barone ( vicino al rientro nel PD di Maglione), si è fatto emendare un provvedimento che non andava emendato, mettendo anche  in difficoltà i sindaci degli altri comuni alle prese  con l’approvazione della proposta originaria , ora dovranno attendere un adeguamento unico per i tre consigli comunali  per far si che lo Statuto vada regolarmente modificato . Un vero pasticcio in salsa Fiengo.

Troppe volte, comunque,  dai banchi del PD è balzato il riferimento a Ciro Maglione, quest’ultimo proprio nel Consorzio Cimiteriale ha agito indisturbato, avrebbe violato lo Statuto del Consorzio per ben 4 anni, ricoprendo contemporaneamente  oltre la carica di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci,  anche quella di Presidente del Consiglio di Amministrazione – fatto che emerge anche dal suo succoso curriculum , visibile sul web – . L’art.10 dello Statuto Consortile, approvato anche dal consiglio comunale governato dall’ex  sindaco Maglione – anno 95 – , dispone quanto segue “che il consiglio di amministrazione si compone di n.5 consiglieri , compreso il presidente.Può essere nominato tra di essi un vicepresidente.Il Consiglio di Amministrazione è nominato dalla Assemblea dei Sindaci alla prima adunanza. Gli eletti  scelti tra cittadini estranei al Consiglio Comunale, devono avere i requisiti per essere eletti consiglieri comunali, ed una documentata competenza ed  esperienza  tecnica . amministrativa.” Ebbene si,  il sindaco di Cercola Ciro Maglione, dal 95 al 98 ricoprì anche il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione, essendo anche il 21esimo consigliere comunale dell’epoca, in quanto il sindaco è anche consigliere comunale. Doppia, presumibilmente illegittima,  posizione, ricoperta anche dagli ex sindaci Luigi Di Dato, Giuseppe Gallo e Pasquale Tammaro, quest’ultimo per un paio di anni, visto che nel 2010 si dovette dimettere  da presidente del CDA consortile.

Sempre Grillo, in pieno delirio maglioniano, riportava l’esempio contenuto nello Statuto della Mostra d’Oltremare, dove l’esimio Maglione – anche per le “straordinarie”  esperienze amministrative maturate in quel di Cercola – è stato nominato nel CDA . Grillo ha riportato la disposizion statutaria, la quale    precisaa che il presidente del CDA andasse al Comune di Napoli, e si è dimenticato di riferire che tale disposizione è contenuta nel decreto legislativo che costituiva l’ente Mostra d’Oltremare.

Un altro passaggio,  sempre di Grillo,  in piena enfasi  maglioniana,  volto   a contestare il sindaco Fiengo che non aveva previsto il potere di revoca dei consiglieri di amministrazione  nella Statuto Consortile, a noi umili cronisti, ci ha fatto sortire la curiosa  domanda: perchè l’esimio avvocato, politico, manager Ciro Maglione, invece di suggerirla adesso tale modifica – venti anni dopo – non la inserì nello Statuto Consortile, visto che è stato uno dei padri costituenti dell’ente?

“E’ stato davvero un bel consiglio comunale.” Ecco la lapidaria chiusura della seduta del Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Barone, si proprio una bella chiusura di accordo tra lo stesso e Ciro Maglione.

il direttore Gaetano Busiello


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