Napoli. Suicidi, appello di Casapound: ““Non suicidatevi, ribellatevi!”

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Napoli. – Questa la frase apparsa su uno striscione affisso da CasaPound Italia Napoli proprio sul ponte che, per la terza volta in appena dieci giorni, è stato teatro di un suicidio.

“Soltanto pochi giorni fa – afferma Giuseppe Savuto, responsabile napoletano del movimento - due persone, di 67 e 42 anni, si erano gettate dalla medesima struttura del Vomero Alto, una delle quali ha perso la vita, mentre l’altra resta attualmente in condizioni gravissime. Questa volta a togliersi la vita è stato un giovane di appena 24 anni, lavoratore saltuario, che ha scelto di morire nello stesso posto in cui i suoi coetanei appendono striscioni contenenti frasi d’amore”.

“Dietro questo ennesimo suicidio – continua Savuto - c‘è il disagio sociale ed economico che la nostra città vive ormai da anni: i casi di depressione sono in aumento, e, cosa ancora più grave, spesso non si tratta neanche di depressione, ma di scelte estreme fatte con lucidità e consapevolezza da chi non riesce a intravedere altre vie d’uscita. Perciò, a nostro avviso, dovremmo preoccuparci più della mancanza di una rete sociale in grado di assistere i più deboli o chi finisce in difficoltà, che non, come sostiene qualche politico locale, dell’istallazione di una rete di protezione del cavalcavia”.

Che l’attuale Amministrazione Comunale dunque faccia le sue opportune considerazioni – conclude Savuto –, si impegni affinché la propria coscienza, già abbondantemente sporcata dal sangue di queste vittime, in futuro non debba più trovarsi faccia a faccia con l’ennesimo caso di suicidio, alimentando ancora una volta un doloroso e fin troppo lungo elenco che, dall’inizio dell’anno, conta già otto vittime”.

Redazione Politica

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