Cercola. Debacle elettorale del PDL, “allontanato” Massimo Romano. L’on. Marcello Di Caterina alla guida del partito

di caterina

Cercola (Na). - Terremoto nel Popolo della Libertà, “allontanato” il commissario cittadino Massimo Romano. Il partito sarà guidato dall’on Marcello Di Caterina.

Non desta sorpresa questa notizia in città, in quanto dai vertici napoletani degli azzurri , da qualche ora,  insistentemente erano emerse voci riguardanti l’azzeramento delle cariche direttive   del partito in città, alla luce del fallimento epocale raggiunto  dal PDL a Cercola, che è crollato al 12%.

Massimo Romano, titolare di una farmacia in quel di Caravita, fu nominato commissario cittadino dal “Giggino provinciale” (Alias Luigi Cesaro) agli inizi del dicembre del 2012. Questa “strana nomina” fu apertamente contestata dall’ex sindaco del PDL Pasquale Tammaro, il quale criticò la scelta di Cesaro in quanto Romano , nonostante avesse la nomina di commissario cittadino del PDL, organizzò un’iniziativa il 20 dicembre 2012, targatoa I Love Cercola (Movimento mai nato), ed attaccò tutti i partiti: all’epoca si parlò di nomina patacca.   Sulla testa di Massimo Romano – “uomo del dinosauro Vincenzo Esposito” – pende anche e soprattutto   la responsabilità politica di non aver candidato espressioni autorevoli del panorama della destra locale. Mentre risulta ancora sorprendente – sul piano di etica pubblica -  la candidatura del direttore della Farmacia Comunale, parliamo di Giuseppe Esposito - collega dello stesso Romano – . Nonostante fosse commissario cittadino,  Massimo Romano stravolgendo ed annientando qualunque opzione di rispetto dell’etica di partito,  si autocandidò nella lista PDL, incassando una magra figura: appena 90 voti.

Massimo Romano resta figliuolo politico di Don Vincenzino Esposito, quest’ultimo vanta una presenza silenziossima da 40 anni in congilio comunale.

Anche la posizione del cartello degli eletti, ovviamente tutti di Caravita, e parliamo dei fratelli Giorgio (Candidato sindaco) ed Aniello Esposito, insieme a Vincenzo Esposito, resta critica. I vertici provinciali, non quelli facenti capo ovviamente a Cesaro e Salvatore Ricci (altro responsabile della debacle cercolese), starebbero attivando   un’azione di allontamento dal partito anche degli eletti, i quali hanno solo garantito la propria posizione personale in consiglio comunale,  sacrificando le ottime possibilità di vincere le elezioni, visto che il centrosinistra andava fratturatissimo.

il direttore Gaetano Busiello

 



 

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