Cercola. Variante PRG: il 6 giugno il TAR entra nel merito. Tra i ricorrenti Italia Nostra e WWF

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Cercola (Na). - E’ stata fissata dal TAR Campania la data , il 6 giugno prossimo, per il giudizio nel merito della Variante alle norme tecniche di attuazione del vigente Piano Regolatore Generale. La questione di legittimità, che ha tenuto banco nel dibattito cittadino per diversi anni, è stata sollevata dal WWF, Italia Nostra e dal cittadino Gennaro Manzo.

La delibera di Giunta Municipale, voluta fortemente dall’ex sindaco Pasquale Tammaro e dall’ex assessore ai lavori pubblici Mario Montella, fu approvata il 1 aprile del 2010. Di seguito ci fu una lunga battaglia consiliare condotta dal Partito Democratico, che con il solo ex consigliere comunale Salvatore Grillo, evidenziò tutti i limiti e le presunte illegittimità che viziarono questo provvedimento,  che di fatto potrebbe produrre, a detta dei tecnici, una cementificazione selvaggia del territorio.

Dal mondo amministrativo si sono diffusi  diversi pareri autorevoli sull’esito di questa disputa giudiziaria e sembra che ad affossare questa Variante al PRG sia la mancanza del parametro VAS (Valutazione Ambientale Strategica), tale parametro rappresenta il metronomo della sostenibilità degli interventi da attuare su un territorio. Questa “dimenticanza” pregiudicherebbe il prosieguo degli effetti di questo nuovo strumento urbanistico.

Diversi e strani passaggi amministrativi hanno fatto accendere i riflettori delle autorità competenti su questo provvedimento comunale , tra i quali spiccano le osservazioni presentate  da alcuni consorzi ed imprenditori prima che la Variante fosse approvata , e successivamente, pubblicata. Tanto clamore ha rivestito nel dibattito politico comunale la questione che ha fatto emergere diversi conflitti di interessi sugli effetti di questa variante, interessi che ricadrebbero a vantaggio di  familiari dei componenti di gran parte dell’ex Giunta.

In verità questa discussione sulla variante al PRG ha spaccato anche il centrosinistra locale , che con diverse azioni tentarono di isolare la segreteria del PD locale, rimasta con il solo consigliere Grillo, a difendere le tesi di illegittimità della Variante al Prg.

Il capogruppo API Vincenzo Fiengo prese distanze,  astenendosi,  dal voto contrario di Grillo e degli altri dell’opposizione, in consiglio comunale, sull’adozione della Variante contestata., producendo di fatto le prime forti frizioni all’interno del centrosinitra locale. La posizione di Fiengo fu avallata anche dall’ex senatore Francesco  Rutelli (API), il quale copiaincollando la precedente interrogazione parlamentare di Annamaria Carloni (PD) fu “premuroso” nell’eliminare il passaggio relativo alle tesi di illegittimentà della Variante.

Anche l’ex capogruppo Vincenzo Barone (PD), il consigliere comunale Riccardo Meandro (PD) ed il consigliere provinciale Pino Capasso Pd - anche componente commmissione urbanistica provinciale, disertarono una conferenza stampa indetta dai parlamentari del PD (Carloni, Salvatore Piccolo,) e dal consigliere regionale del PD Antonio Marciano. Facendo comprendere la distanza da quell’azione politica messa in campo dai vertici nazionali del PD, accorsi a Cercola per il  sostegno delle tesi degli uomini di Agostino Cacciola.

Non ci resta che attendere il prossimo 6 giugno, a due giorni dal ballottaggio, che decreterà il nuovo sindaco di Cercola.

il direttore Gaetano Busiello

 

 

 

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