Napoli. Il Teatro Politeama accende la sala con la luce di Eduardo

Da sinistra - Basile, Casagrande, Savoia, De Rienzo

Napoli. – Dopo il successo di pubblico e critica della scorsa stagione teatrale, l’esilarante commedia di Eduardo De Filippo approda al Teatro Politeama di Napoli. Finalmente il “teatro dei napoletani” riaccende la sala e lo fa con un grande autore.

Nato nel 1872, lo storico teatro di via Monte di Dio, ha visto avvicendarsi sul palcoscenico artisti del calibro del Maestro Arturo Toscanini, Nino Taranto, Vittorio De Sica, Ermete Zacconi, ed anche grandi eventi come il Festival della Canzone Napoletana e le Audizioni di Piedigrotta.

Da martedì 25 dicembre nella suggestiva cornice regalata da questo antico e prestigioso palcoscenico, l’arte eduardiana prenderà corpo grazie a Gigi Savoia, Maria Basile Scarpetta, con Renato De Rienzo e la partecipazione di Antonio Casagrande in “Ditegli sempre di sì”. Un’opera impreziosita dalle scenografie di Renato Lori, messe in risalto dal disegno luci di Franco Ferrari. L’atmosfera è resa suggestiva dai versi di Eduardo musicati del Maestro Antonio Sinagra. La regia è affidata a Maurizio Panici. Lo spettacolo, prodotto dalla Campania Global Entertainments, annovera tra gli interpreti anche Massimo Masiello, Vincenzo Merolla, Francesca Ciardiello, Vincenzo D’Aniello, Felicia Del Prete, Livinia Limone, e Massimiliano Rossi.

“Ditegli sempre di sì”, nel solco della tradizione napoletana, regalerà risate, allegria e… un pizzico di follia!

«La causa di tutti mali, dov’è? Nella testa!»

Aveva appena ventisette anni Eduardo quando scrisse “Ditegli sempre di sì”. Era il 1927 eppure il testo è incredibilmente attuale. Una commedia in due atti scritta da Eduardo De Filippo per Vincenzo Scarpetta due anni prima la data della prima messa in scena che avvenne proprio ad opera di Scarpetta nel 1927. La riproposizione da parte della compagnia Teatro Umoristico I De Filippo fu invece del 1932 per la regia di Eduardo, al Teatro Nuovo di Napoli e nella commedia recitano, oltre ai tre fratelli De Filippo, tra gli altri, anche Tina Pica e Dolores Palumbo.

A due anni da “Chi è cchiù felice e me” Gigi Savoia torna a vestire i panni di uno dei più grandi commediografi della storia. E lo fa facendosi affiancare da attori del calibro di Maria Basile Scarpetta, Renato De Rienzo. e Antonio Casagrande. Un testo caro a Savoia e Casagrande. Il primo veniva per la prima volta diretto da Eduardo nel 1981 vestendo i panni di Nicola prima e Vincenzo Gallucci poi. Nell’immortale versione per la tv datata 1962 Casagrande era Luigi Strada.

«Un anno di manicomio! E che si scherza?»

Michele (Gigi Savoia), appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa (Maria Basile Scarpetta), che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni (Renato De Rienzo), suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina (Livinia Limone). Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci (Antonio Casagrande), un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma ad Attilio (Vincenzo Merolla) fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi (Massimo Masiello), il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo; Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.

Redazione Cultura

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