Regionali Lazio. Romagnoli (MS – Fiamma Tricolore), candidato presidente, presenta il programma “Anticasta”

LUCA ROMAGNOLI

Roma – Dopo aver annunciato la candidatura alla presidenza della regione Lazio l’on. Luca Romagnoli è al lavoro con il suo staff per la produzione del programma che verrà presentato alla stampa nei prossimi giorni.
“Si partirà dalla constatazione che ciò di cui hanno bisogno gli abitanti della regione Lazio non è un programma di centinaia di pagine che poi rimarranno puntualmente cartastraccia” – ha dichiarato Romagnoli – “ma una classe politica e dirigente seria, cosa che è mancata negli ultimi dieci anni che hanno visto la nostra regione protagonista in negativo di scandali riguardanti i politici che l’hanno governata”. Ed è per questo che la Fiamma Tricolore presenterà agli elettori un programma concreto fatto di pochi punti: “progetti realizzabili e non la solita demagogia a cui siamo abituati in campagna elettorale”.

“Punto cardine del programma riguarderà la sanità in cui” – afferma il segretario della Fiamma – “non chiuderemo gli ospedali ma li riorganizzeremo eliminando l’esternalizzazione dei servizi e le clientele politiche ottimizzando l’acquisto dei materiali; promuoveremo l’assistenza locale d’urgenza affinchè i cittadini di tutta la regione non si sentano abbandonati a sè stessi e siano costretti a fare centinaia di chilometri in caso di necessità”.

E per quanto riguarda i costi della politica sui quali i cittadini vogliono sempre più chiarezza Romagnoli è ancora più chiaro: “Nessuna riduzione o taglio ma abolizione totale del finanziamento pubblico ai gruppi politici, eliminazione di tutti i vitalizi e indennità di fine mandato ai consiglieri, auto blu e ogni altro ridicolo privilegio a consiglieri e assessori; e ancora: dimezzamento dell’indennità ai consiglieri se questi non svolgono esclusivamente l’attività per la quale sono stati eletti.”

Romagnoli ha le idee chiare: “Sono questi i segnali che vuole la gente non i tagli delle briciole di cui ci hanno riempito la testa negli ultimi mesi”.
Milioni di euro insomma da desinare come? Anche qui non vi sono tentennamenti: “Tutto il risparmiato servirà per l’edilizia pubblica residenziale: risolvere l’emergenza abitativa nel Lazio è una delle nostre priorità. Dovrà scomparire ogni discriminazione, clientela, privilegio nell’assegnazione degli alloggi Aterp ma soprattutto gli italiani dovranno godere degli stessi diritti in campo di stato sociale che sono stati garantiti a chi italiano non è da amministrazioni demagogiche e matrigne!”

I trasporti saranno un altro un altro dei punti focali del programma della Fiamma: “dovremo migliorare e potenziare l’aeroporto di Fiumicino abbandonando amene ipotesi di nuovi scali nelle altre province; rafforzare la viabilità ferroviaria tra i capoluoghi di Provincia per i lavoratori pendolari; promuovere la portualità internazionale di Civitavecchia migliorandone il collegamento con l’autostrada A1”.

L’economia regionale in crisi come quella dell’intero paese sarà un altro dei punti centrali del programma della Fiamma; “non assurde promesse di creare migliaia di posti di lavoro” – afferma ancora Romagnoli – “ma la promessa di non rilasciare più licenze e permessi per l’apertura di nuovi centri commerciali e ipermercati promuovendo cosi il piccolo commercio, l’artigianato e sostenendo l’apprendistato. Solo così potremo creare nuovi posti di lavoro per i giovani”.

E ancora: “La nostra regione dovrà puntare su tutte quelle attività che non sono delocalizzabili ovvero arte, ambiente, coltivazione e produzione di prodotti locali con la loro conseguente valorizzazione.”

Idee dunque semplici, realizzabili, nessuna demagogia da campagna elettorale. Un programma concreto “affinchè i cittadini del Lazio possano tornare finalmente ad esser fieri di un’amministrazione pubblica onesta e funzionale.

Redazione Politica

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