Facefood. Un social network a tavola

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Apre a Cardiff un locale molto familiare a moltissime persone, o almeno all’intero popolo del web. L’insegna ci riporta subito nel mondo di Facebook. Facefood sfida il logo ormai conosciuto in tutto il mondo.

Il direttore di Facefood, Samir  Bougaci, originario dell’Algeria, fa sapere che molte persone hanno scattato foto all’ “originale”facciata. E soprattutto che non ha chiesto alcun permesso a Facebook. Semplicemente ha detto di essersi comportato come altri imprenditori che si sono mossi sulla sua stessa linea. Una veloce ricerca su internet difatti testimonia la presenza in alcuni Paesi tra cui la Germania, l’ Egitto, di locali con l’ insegna, (o già marchio?) Facefood.

Mr. Bougaci si appella al fatto che  non è la stessa parola e che al suo interno ci sono parole diverse. Afferma che gli affari sono iniziati bene e che molte persone stanno entrando per visitare e scattare foto al posto.

Facebook conferma che sta esaminando l’uso della sigla. Facefood ha aperto solo questa settimana,  ma subito si è conquistato spazio nel web tra polemiche e commenti. Ha chiamato su di sè anche l’attenzione della concorrenza, Tweetter. È tra i Tweet più interessanti c’è chi sostiene che Facefood sia in contatto con Facebook, chi invece si domanda se è una catena e chi invece lo trova semplicemente divertente.

Miriam De Vita

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