Cercola. Caos nelle scuole. Non parte la refezione, allagamenti alla Tenente Barone.

aule scolastiche

Cercola (Na). – Il fallimento politico-amministrativo del governo Tammaro, ed in particolare dell’indeciso assessore alla pubblica istruzione Salvatore Calvanese, si concretizza nel caos prodotto alle scuole.

Dall’inizio di questa stagione scolastica sono emerse delle criticità fortissime. In primo luogo , causa lo sforamento del Patto di Stabilità, il comune di Cercola non riesce più a garantire, sembra fino a gennaio, la refezione scolastica. E questa grave mancanza istituzionale sta producendo sia alla direzione didattica che ai genitori un cambiamento di tutta l’organizzazione della giornata, con ripercussioni fastidiosissime. In tema di refezione scolastica, ci sono le prime strane avvisaglie, una sorta  di competizione di primogenitura tra le varie direzioni didattiche locali. Sembra che Domenico Toscano,  preside della Custra, molto vicino a qualunque amministrazione che si succede a Cercola , si stia accordando con il comune di Cercola affinchè si ceda la cucina alla ditta per la refezione, – costi a carico del genitore – ,  per preparare i pasti per i bambini, al fine di non far perdere ore di lezioni preziose ai bambini cercolesi. Ma anche quelli della De Luca Picione, di Cercola Centro, rivendicano la possiblità di fornire in modo autonomo i pasti ai bambini. Ma in tutto questo emerge sempre una sorta di accomodamento delle dirigenze didattiche al sindaco ed al governo comunale, mai vista  una protesta seria delle scuole contro i funzionari (amici e vicini) e i governanti che hanno letteralmente mandato al disastro  i principi seri di un’organizzazione dei lavori scolastici.

Altro tema molto forte e dibattuto dai genitori, con relativa e forte protesta solo dai social network, è relativa all’inadeguatezza della Tenente Barone, in quanto ad ogni temporale si allaga e determina la chiusura della scuola dell’infanzia, fatto accaduto già un paio di volte in questo inzio di anno scolastico, e non siamo nemmeno in autuno ed inverno. Su questo fronte il problema è fortissimo, in quanto di comune accordo il responsabile del servizio pubblico Istruzione Giuseppe De Rosa e quello dell’Uffcio Tecnico Comunale Ciro De Luca Bossa, sono a conoscenza del disagio, di questa criticità, ma nulla in tema di adeguamento agli standard normali hanno previsto,  e pare che non ci sarebbe stata pulizia delle caditoie e non si è previsto nemmeno uno spostamento in aule dove l’acqua non è  pericolosa.

Anche il tema dei rimborso dei libri fa discutere in città , in quanto le librerie cercolesi avrebbero fatto saltare gli accordi con il comune di Cercola e le case editrici in tema di rimborso dei libri di testo ,  e numerose famiglie sono state prese alla sprovvista in quanto dalle librerie locali hanno avuto un netto diniego ad accettare l’opportunità di vendere il libro , in attesa del rimborso. Pare che il comune di Cercola sia inadempiente con questi commercianti per diverse migliaie di euro, questa sarebbe la motivazione reale della “chiusura”.

Alcuni genitori  si sono interrogati sul perché, considerata anche questa situazione delle librerie cercolesi, non si organizzi a scuola  il mercatino dei libri usati, dove i bambini di diverse classi, si scambiano s e si trasmettono libri non più utilizzabili.  Questo modo di vendita rappresenterebbe una vera soluzione , in un periodo di forte crisi economica generale, al problema dei costosissimi libri di testo. Ma sembra che le direzioni didattiche e i professori non desiderino fare un torto agli editori ed agli autori dei libri di testo.

Ultima,  ma non secondaria questione riguarda i PON, ed in particolare l’utilizzo di questi fondi europei, sembra ci sia nella gestione di questi soldi la mano di qualche persona vicina al funzionario di turno, e soprattutto, è girato in città, in questi giorni, un volantino che invitava, con sigla PON n intestazione,  ad iscriversi all’asilo nido comunale a Caravita, gestito da una Cooperativa Terzo Settore. Pare non  si sia fatta la gara d’appalto per l’assegnazione della gestione dell’asilo nido comunale e soprattutto non è chiaro chi stia gestendo “realmente” l’asilo nido di proprietà comunale. Nei prossimi giorni approfondiremo.

Il direttore Gaetano Busiello

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