Salatto e Rivellini Modifiche all’art. 18 non possono essere solo italiane. Monti e Fornero vengano in Europa

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Gli europarlamentari del Ppe Enzo Rivellini e Potito Salatto scrivono al Premier Mario Monti in relazione alla riforma dell’art. 18. I due deputati italiani spiegano: «Consideriamo incompleta la modifica dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che il Governo sta affrontando. Questa infatti deve essere inserita in un contesto europeo in modo tale che l’Europa non solo abbia un’unica bandiera, un’unica moneta, un unico inno, ma sancisca anche gli stessi basilari diritti del lavoro. E’ opportuno quindi avviare una collaborazione con gli altri Paesi dell’UE per stabilire regole comuni ed evitare che un lavoratore di una multinazionale consideri i suoi colleghi europei (dello stesso gruppo e che svolgono le sue stesse mansioni) come concorrenti o, addirittura, come dei nemici. Ciò deve avvenire in preparazione dello Statuto Europeo dei lavoratori che sarà il vero collante dell’unità europea. Per fare un esempio pratico ci chiediamo: un lavoratore della Fiat di Pomigliano che perde il posto perché la sua azienda apre in Polonia o Romania, dove il costo del lavoro è più basso, si sente “felicemente” cittadino d’Europa ?».

Nella giornata di oggi i due europarlamentari del Ppe incontreranno il Ministro degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi

 

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