Cercola. Crisi di governo. Ultimatum dal PDL: Campanile fuori o tutti a casa!

campanile

Cercola (Na). – In città, gli addetti ai lavori ed i cittadini, si chiedono: ma la nuova Giunta annunciata dal sindaco Pasquale Tammaro dov’è? Ormai, il sindaco Pasquale Tammaro è al capolinea. In questi giorni arriveranno sul tavolo del governo cittadino diverse questioni che faranno sobbalzare anche il più ottimista dei pidiellini.

Ormai si attende solo l’ufficialità della revoca delle progressioni verticali ai due responsabili dei servizi, Luigi Pacella e Giuseppe De Rosa, due funzionari che nell’esercizio , sembrerebbe illegittimo, delle loro posizioni organizzative hanno prodotto una serie di deficienze amministrative, il cui dazio lo sta pagando lo stesso sindaco Pasquale Tammaro, ma anche , e soprattutto lo stratega di questa scellerata  manovra politica, l’ex assessore al personale Nicola Campanile. Quest’ultimo dopo aver fallito, grazie agli intrventi di organi autorevoli dello Stato, sulle posizioni del Direttore Generale Eugenio Piscino, alias mister 120.000 euro annue, e di Francesco Saverio Barone, il responsabile del servizio finanziario arrivato illegittimamente dal comune di Arzano e sembra che abbia certificato , a detta del PD, bilanci taroccati,  Campanile oggi si trova con la tegola in testa del veto dei consiglieri comunali pidiellini. Tutti desiderano sapere perché Pasquale Tammaro non ha ancora rinnovato la Giunta. Ecco detto la motivazione politica: niente voci e solo certezze su questa questione, i pidiellini hanno chiesto a chiare lettere la testa di Nicola Campanile, a detta degli azzurri colui che avrebbe portato allo sfascio la macchina comunale , mortificando , sembrerebbe illegittimamente, le professionalità storiche del personale comunale.

Tra gli addetti ai lavori nessuno scommette un centesimo sul prosieguo di quest’amministrazione. In queste ore , dove tutti protestamo, mamme nubili, mercatali e cooperative sociali, il sindaco tiene in piedi ancora una giunta sfiduciata, un esecutivo che dovrebbe affrontare le varie problematiche che arriveranno in questi giorni.Il tira e molla tra il Popolo della Libertà e Pasquale Tammaro sta producendo una vera paralisi nell’attività amministrativa, e proprio con lo sforamento del Patto di Stabilità, quasi a tre milioni di euro, avrebbe dovuto esserci la supervisione di una giunta di tecnici di spessore che avrebbero avuto il compito di trovare le soluzioni ideali per riportare il comune alla normalità, cosa che nelle migliori delle ipotesi, a detti tecnici, autorevoli, non avverrà nemmeno  tra circa un anno e mezzo, ove, però si iniziasse oggi a mettere a regime tutta la macchina comunale e rifacedo un bilancio sofferto, ma onesto nei confronti delle verità contabili.

Quanto mai curiosa la presenza al comune di ieri di Giuseppe Castiello, assessore all commercio dimissionario, che si è preso la responsabilità, notiza filtrata da dichiarazioni rilasciate dallo stesso Castiello ai giornali locali,  di risolvere la delicata questione dei mercatali. Lo stesso Castiello avfrebbe promesso ai mercatali lo spostamento del mercatino dalla cittadella sportiva al centro di Caravita. Ma era tutto concordato con il sindaco Tammaro? O lo stesso Castiello agisce, indisturbato, in modo isolato.?

L’atteggiamento del sindaco Pasquale Tammaro in questi  momenti  sta determinando un’insofferenza dei cittadini alle istituzioni comunali. Annunci rilasciati al semplice scopo di realizzare l’ennesimo spot pubblicitario?

Dal Popolo della Libertà , sono uscite indiscrezioni curiose:  nessuno sa nulla, e i nomi degli assessori non sarebbero trapelati.  Anzi sarebbero  trapelati solo quelli del gruppo del sindaco Tammaro, tra cui D’Avanzo e Colini. Per il resto nulla più.

Si sta certificando in queste ore l’uscita di scena del sindaco Tammaro. Ora lo stesso sindaco deve decidere: uscire con un senso di responsabilità istituzionale, andando via adesso, oppure lo stesso sindaco si incaponisce sulle sue posizioni e disastra ancora di più le casse comunali e la credibilità delle  istituzioni cittadine, ma tra qualche mese correrà il rischio di essere “dimesso” definitivamente dai suoi stessi consiglieri comunali?

il direttore Gaetano Busiello

 

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