La prestigiosa GGXX-USM Italy “punta” su Danilo Stavola, è il nuovo scouting per il Sud Italia

DANILO STAVOLA

Danilo Stavola, napoletano di Sant’Anastasia,  laureando in Giurisprudenza, è il nuovo Responsabile Scouting per il Sud Italia, di una delle più prestigiose realtà del mondo dei procuratori di calcio, la GGXX-USM Italy.

“So che non sarà facile – ha raccontato Danilo Stavola  - ma il nome di GGXX International – USM Italy garantisce già di per sè serietà e professionalità assolute nello Scouting e nel Management. E’ la compagna di viaggio ideale per entrare in questo appassionante e complicato mondoHo trovato subito quello cercavo: un’agenzia giovane,che crede nel lavoro di squadra e orientata all’internazionalità, la nuova frontiera per il calcio moderno. Un’agenzia attentissima ai giovani: la quantità e qualità dei servizi offerti è stata una delle chiavi che mi ha fatto avvicinare al progetto”.

Nato a Napoli nel 1988 e laureando in Giurisprudenza Danilo Stavola ha sempre fatto del calcio una ragione di vita. Prima da giovane calciatore, poi da tifoso del Napoli, poi da osservatore seguendo settimanalmente partite dei principali tornei nazionali e internazionali, Danilo ha costruito la sua capacità di riconoscere e scoprire talenti partendo dalla fondamentale leva della grande passione per questo sport. Danilo sta studiando per diventare Agente Fifa, accrescendo così il suo bagaglio culturale nel campo del diritto calcistico. Ha abbracciato subito il progetto GGXX International – USM Italy condividendo lo spirito, le idee e, ancora più importante, i valori del marchio che rappresenta come Responsabile Scouting nel Sud Italia.

La redazione de “Il Secolo Nuovo” ha confezionato un’intervista al giovane Stavola.

Signor Stavola, come mai, visto i grandi successi dei calciatori napoletani e della provincia, gli stessi , spesso, o meglio quasi sempre, abbandonano la città, e ascoltano le sirene del nord ed a volte, vedi i casi di Sasà Bocchetti e Mimmo Criscito, addirittura quelle inesplorate che arrivano dalla Russia ?

Beh , purtroppo a Napoli è sempre più adatto il proverbio “Nemo profeta in patria”. I ragazzi partenopei infatti sempre più spesso vanno ad arricchire vivai e squadre del Nord per molteplici cause.
Prima di tutto,  perchè bisogna ammettere,  che vi sono molti club più organizzati del Napoli in merito a Scouting e Settore Giovanile , vedi Empoli , Atalanta , Brescia. anche se devo constatare che l’ultimo Napoli,  targato Bigon,   sta facendo passi da gigante in questo senso e sta cercando di privilegiare finalmente il settore giovanile azzurro, affidandolo a tecnici preparati e dandogli la giusta organizzazione logistica e tecnica.
Mettiamoci poi le “difficoltà ambientali” che portano questi ragazzi a giocare con una grandissima pressione di genitori , parenti , amici. Vogliosi di dimostrare i poter essere adatti alla maglia azzurra , quando invece bisognerebbe lasciar crescere tranquillamente i giovani calciatori e proseguire un preciso progetto di crescita graduale.
Per quanto riguarda i trasferimenti in Russia , credo che ciò sia dovuto in primis al fatto che ormai il calcio russo stia emergendo prepotentemente nel panorama europeo , grazie anche alle ingenti risorse economiche che hanno a disposizione. Il caso Eto’ò all’Anzhi è solo l’ultimo di una lunga serie , nella quale possiamo annoverare anche i vari Bocchetti , Criscito.

Secondo Lei, chi sono i giovani più interessanti del vivaio del Napoli?

Nella “scugnizzeria azzurra” , termine tanto caro al presidente De Laurentiis , credo vi siano diversi ottimi elementi in tutte le categorie, partendo dai Giovanissimi ( 1997 ) dove il terzino destro nonchè capitano Palumbo sta crescendo molto bene , tanto da meritarsi l’azzurro della Nazionale uner 15 ; per proseguire con Tutino , attaccante degli Allievi Nazionali, fino alla Primavera dove ,seguendola più assiduamente, ho potuto constatare la bravura e crescita di 2 elementi in particolare : il terzino sinistro Nicolao ( 94 ) e il centrocampista Fornito (94), 2 elementi che credo siano ormai pronti per staccarsi dal contesto della Primavera per iniziare a fare esperienza nella serie cadetta o in Lega Pro , sulla falsariga di ciò che è successo con Lorenzo Insigne , ora al Pescara

Che ne pensa, delle società della provincia napoleetana. Quali secondo Lei possono  essere di esempio per un modo di fare calcio , partendo dai vivai, e fungendo anche da estraordinari operatori sociali?

Per quanto riguarda la realtà calcistica nella provincia di Napoli credo sia inevitabile partire dall’analizzare le enormi difficoltà che molte società hanno nel poter continuare una gestione oculata ma allo stesso tempo foriera di buoni risultati. Del resto la crisi economica ha colpito tutto e tutti , ed il calcio non ne è rimasto immune , nè a grandi livelli , nè ovviamente nelle categorie inferiori dove ci sono molti casi di problemi economici per diversi club.
Posso però dire che il modus operandi della Juve Stabia mi piace molto , credo possano raggungere nonostante tutto , un’importantissima salvezza. Ma un applauso lo farei anche all’Arzanese che sta dominando il suo girone , al suo primo anno fra i professionisti.
Infine vorrei evidenziare l’enorme lavoro , anche intervenendo in materia sociale , che sta svolgendo lo Stasia( del quale sono orgoglioso di essere il responsabile del settore giovanile ), che quest anno ha dato la possibilità con l’istituzione delle categorie Juniores ed Allievi di far fare calcio a circa 40 ragazzi , fra cui alcuni con particolari situazioni economico-familiari , senza sobbarcarli di alcuna spesa , fornendo materiale , visite mediche e un’aSsistenza tecnica straordinaria.
Credo che sia questa la strada giusta. Oltre al risultato domenicale è importante che lo sport sia strumento di integrazione e di espressione della società civile !

Danilo Stavola deve tantissimo, in questo inizio di carriera,  ad Edoardo Giusti, Agente FIFA, tra i più apprezzati. Giusti ha messo sotto la sua ala protettrice il giovane anastasiano facendo capire in modo eloquente che la società bolognese punta forte sui giovani. Tra i nomi eccellenti che “cura” la USM Italy spiccano Yaya Tourè,  Kanoutè e Yepes.

il direttore Gaetano Busiello

 

 

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