San Sebastiano. Censimento 2011, affidamento “balordo” alla Cooperativa Agisco

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San Sebastiano al Vesuvio (Na). – Una vera e propria emergenza legalità, in queste ore, starebbe  sconvolgendo il palazzo comunale sansebastianese. L’affidamento ad un ente esterno, all’associazione Cooperativa Sociale Agisco Onlus le operazioni del  XV° Censimento Generale delle abitazioni e delle popolazioni,  sarebbe costellato da presunte violazioni ed irregolarità.

Dubbi sulla effettiva pubblicazione degli atti amministrativi all’albo pretorio on line; bando di manifestazione di interesse pubblicato(?) dal 3 all’11 agosto, a ridosso del Ferragosto;  non c’è traccia dell’iscrizione negli elenchi del Sistema Informatico Nazionale(Sistan) della Cooperativa Sociale Agisco; l’amministratore unico dell’Agisco è un iscritto ai giovani democratici e presidente del Forum dei Giovani di San Giorgio a Cremano; la Cooperativa Agisco viene costituita commercialmente il 28 luglio 2011, a 5 giorni dalla pubblicazione(?) del bando di manifestazioni d’interesse;  il contratto sottoscritto violerebbe  il bando di gara; compenso per l’attività censoria elevato; ecco i tanti motivi e riscontri che farebbero dubitare del percorso legale di questo affidamento.

Andiamo in ordine di tempo. Il 3 agosto,  il Dirigente Anna Zinno, nonché capo dell’Ufficio Censimento Comunale, costituito il 30 marzo 2011, considerata la volontà dell’amministrazione comunale di  ricorrere a società esterne, determinò un avviso pubblico di manifestazione di interesse per lo svolgimento del Censimento 2011 rivolto a società del Terzo Settore. E contemporaneamente venne pubblicato, all’albo pretorio, si vocifera cartaceo, ma della pubblicazione on line non ci sarebbe traccia. Le domande dei partecipanti dovevano essere consegnate al comune entro le 12,00 dell’11 agosto. Il 22 agosto si riunì la commissione di gara, presieduta da Anna Zinno ed approvò il verbale che aggiudicò la gara all’associazione Cooperativa Sociale Agisco Onlus, stranamente unica partecipante alla gara. “Anche in presenza di una sola offerta, ritenendo la stessa meritevole, in merito agli obiettivi contenuti affidiamo lo svolgimento del Censimento all’associazione Cooperativa Sociale AGISCO Onlus.”, ecco come motivò la commissione di gara. Il Vincitore  del bando presentò la domanda di partecipazione il 10 agosto. Tutte le determinazioni del dirigente Anna Zinno sono sotto l’osservazione dei consiglieri di opposizione per la questione,  che va avanti dall’inizio della consiliatura,  in relazione alla presunta mancata pubblicazione on line degli atti amministrativi, in questo caso delle già citate  determine dirigenziali. Quindi, con la mancata pubblicazione on line, sul sito ufficiale del comune di San Sebastiano al Vesuvio, non sarebbero legittimi tutti gli atti.

Noi de Il Secolo Nuovo abbiamo tentato di verificare se questa associazione cooperativa Agisco Onlus  fosse iscritta al Sistan  “I comuni affidano l’incarico di rilevatore prioritariamente a personale dipendente comunale, mediante anche questa modalità: …..b) ricorso ad elenchi messi a disposizione da enti del Sistema Statistico Nazionale(Sistan); ecco cosa prevede la circolare della Direzione Centrale dell’Istat che impone ai comuni le varie procedure da adottare. L’AGISCO, non cita per niente, d’altronde come potrebbe fare  un’associazione nata da pochi giorni, dell’iscrizione obbligatoria al Sistan, condizione mancante che metterebbe fine all’esperienza sansebastianese dell’AGISCO.

Comunque, difficilmente può essere iscritta al Sistan una cooperativa sociale che si iscrive alla Camera di Commercio il 28 luglio del 2011, a 5 iorni dall’apertura del bando. E con grande abilità, quelli dell’AGISCO riescono a sapere dell’esistenza del bando, vedi le difficoltà di pubblicazione, ancora tutte sansebastianesi, ed il 10 agosto, dimostrando grosse capacità, si inventano, addirittura,  il “progettino” da presentare   alla manifestazione di interesse prevista dal bando di gara. Questo exursus rappresenterebbe   una presa in giro all’intelligenza di chi vi sta scrivendo, ma soprattutto di quella comunità perbene che rappresenta la maggioranza dei cittadini sansebastianesi.

Un’altra curiosità è relativa all’amministratore unico di questa cooperativa , parliamo di Francesco Micera, presidente del Forum dei Giovani di San Giorgio a Cremano ed attivista dei giovani democratici sangiorgesi. A dire il vero,  ci sembra assistere alla storia del “giovane vecchio” che si mangia la sua gioventù pur di guadagnarsi una pagnottella.

Nel progetto di partecipazione al bando l’AGISCO nel presentarsi ammette di essersi costituita nel 2011, e che avrebbe, il condizionale è più che mai d’obbligo, visto che nasce commercialmente il 28 luglio 2011, nello statuto societario esperienza ed attitudini nel campo culturale e del sociale. La riflessione drammatica è naturale: i dirigenti del comune di San Sebastiano al Vesuvio  consegnano i dati sensibili dei sansebastianesi nelle mani di una semplice associazione che non ha nessuna qualifica ed esperienza nel campo del trattamento dei dati personali. Davvero spaventoso.

Anche il contratto sottoscritto in rappresentanza del comune di San Sebastiano al Vesuvio da Anna Zinno e per l’Agisco da Francesco Micera violerebbe palesemente quanto proposto dal progetto dell’Agisco. Il progetto presentato dall’Agisco per quanto attiene il reclutamento dei rilevatori dice espressamente “ che saranno prese in considerazione le domande di partecipazione promosse da cittadini promosse da – cittadini, uomini e donne, residenti nel comune di San Sebastiano al Vesuvio; in possesso di un Diploma di Istruzione Secondaria; – in possesso di Patente di Guida B”. Mentre nel contratto firmato da Anna Zinno e Francesco Micera, per conto del comune e dell’Agisco, prevede tutt’altro. Infatti, al  punto 3 il contratto prevede: ..” che la gestione delle attività è affidata alla cooperativa la quale vi provvederà con proprio personale e con le proprie capacità organizzative”. La violazione del bando pubblico, relativamente alla mancata previsione della partecipazione dei sansebastianesi a concorrere come rilevatori previsti dal progetto dall’Agisco, sarebbe eloquente. La violazione sarebbe evidenziata dal fatto che nessun sansebastianese ha visto né sull’abo pretorio on line e né sui manifesti affissi dal comune di San Sebastiano al Vesuvio bandi di selezione per rilevatori per assegnarli al  XV° Censimento generale delle popolazioni e della abitazioni.

Anche il compenso, di 33.000 euro per le operazione censorie risulta alquanto esagerato, visto che sarà previsto  un solo coordinatore e 5 rilevatori. Mentre a Cercola con 13 rilevatori e due coordinatori il costo dell’operazione di censimento sfora i 36 mila euro. Ma a Cercola è un territorio più esteso, con una popolazione doppia rispetto a San Sebastiano al Vesuvio

Un’altra clausola del contratto fa rabbrividire, ed è quella relativa alla riscossione del 50% del compenso del contratto ad un mese dall’entrata in vigore del contratto.  Al 23 settembre dell’ufficio censimento, sede, rilevatori ed infopoint previsti  al palazzo comunale manco l’ombra e come da contratto, a questa eminente associazione, i cittadini di San Sebastiano al Vesuvio, dovranno già versare nelle tasche del Micera ben 16.500 euro. Soldi da contratto, per non fare ancora nulla. Meditate , lettori meditate…

il direttore Gaetano Busiello

 

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