Le periferie restano al buio. Tribunali sull’appalto

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San Sebastiano al Vesuvio. – Nonostante ci siano i fondi, e  sia stata espletata la gara di appalto,  i cittadini di via degli Astronauti e viale delle Industrie restano, nelle ore serali e notturne, ancora al buio. Anche se lo scorso marzo c’è stata l’aggiudicazione della gara di appalto per l’affidamento dei lavori di riqualificazione ed adeguamento alle norme dell’inquinamento luminoso e contenimento energetico degli impianti di pubblica illuminazione al viale delle Industrie ed avia Degli Astronauti, ad oggi nulla si vede all’orizzonte. Dell’inizio dei lavori,  manco a parlarne.

Ad aizzare gli animi, già caldi, dei tantissimi cittadini di una delle zone più “bollenti” di San Sebastiano al Vesuvio, risulta essere  il fatto che l’escalation di assalti alle case ed alle ville non si è mai fermata. “Il potenziare l’illuminazione – commenta adirato un cittadino della zona – costituisce uno degli espedienti più credibili ed efficaci nel contrasto di questi pericolosi fenomeni criminali.”

L’esito della gara d’appalto è nelle mani dei giudici. Ora si sta discutendo davanti al Tribunale Amminstrativo Regionale, ma una delle ditte starebbe minacciando il ricorso anche alla magistratura ordinaria.

Abbiamo tentato di capirci qualcosa, visto che già nei mesi scorsi la nostra testata è stata abbastanza attenta alle dinamiche in seno all’esito di questa gara d’appalto. Ma per comprendere al meglio avremmo avuto bisogno degli atti, che per legge dovevano essere presenti all’albo pretorio on line del sito del comune di San Sebastiano al Vesuvio. Nessuna traccia di determine e delibere di Giunta Municipale , riguardanti l’iter amministrativo di questa importantissima gara d’appalto, di straordinaria rilevanza  non solo per l’impegno di fondi comunali, quantificati in 800.000 euro, ma anche per l’utilità sociale che determinerebbe sul territorio il buone esito della disputa,  si “illuminerebbero” in notturna le strade della periferia.

A porre l’attenzione su questa delicata questione amministrativa fu, in piena campagna elettorale, l’ex assessore Michele Capasso, il quale convocò una conferenza stampa, era il 27 aprile, e dichiarò testualmente : “Entro il 7 maggio in considerazione di un parere espresso  dall’Autorità per la Vigilanza del Ministero dei Lavori Pubblici  sui contratti pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, e su espresso suggerimento  del responsabile comunale del procedimento si deve approvare una delibera in autotutela che annulla il risultato di una gara di appalto per l’affidamento dei lavori di riqualificazione ed adeguamento alle norme dell’inquinamento luminoso e contenimento energetico degli impianti di pubblica illuminazione al viale delle Industrie ed a Via Degli Astronauti. E stiamo parlando di un appalto che sfiora il milione di euro. Sembra che il sindaco anche su questo delicato provvedimento voglia intervenire con un determina, fatto che mi sconcerta e mi preoccupa. Per evitare danni all’ente  – concluse Michele Capasso - ed ai nostri ruoli di assessori ribadiamo la nostra volontà di convocare la Giunta.”

All’albo pretorio on line  non c’è nessuna traccia del ritiro in autotela della delibera di Giunta richiamata da Michele Capasso in conferenza stampa. Ma, invece ,troviamo una  determinazione n.130 del segretario generale, in qualità di responsabile del V settore,  con la quale ha previsto l’8 aprile 2011, quindi, 19 giorni prima dell’annuncio in conferenza di Michele Capasso, la sospensione in autotela della determina del 28 marzo 2011 che aveva previsto l’aggiudicazione della gara ad una ATI di San Sebastiano al Vesuvio,l’ATI, CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l.

Chi vi scrive riflette  su un’altra questione, rigurdante la  delibera di giunta richiamata da M. Capasso,  ed è la n.45 del 9 marzo del 2011 con la quale si disponeva la specifica direttiva rivolta al responsabile del V settore affinchè provvedesse ad aggiudicare definitivamanete la gara al fine di iniziare i lavori. In merito sorgono alcuni interrogativi:  l’ex assessore Michele Capasso non era a conoscenza della determina del segretario che disponeva la sospensione in autotutela della precedente determina che aveva prevista l’aggiudicazione della gara? E come mai è stata proposta una delibera di Giunta Municipale che sollecitava il segretario ad aggiudicare definitivamente la gara di appalto? Non ci sarebbe stata una “inopportuna” invasione del potere politico sull’autonomia dei dirigenti comunali nella gestione della gara succitata? E’ possibile revocare una delibera di giunta con una determina?

L’ATI, CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l., che si è vista revocare l’appalto a beneficio di un’altra ATI,  la SIGE s.r.l/ Mollo Costruzioni s.n.c di Mollo Salvatore, ha sollevato diverse questioni, che  a suo avviso sarebbe stata lesa da un procedere amministrativo non del tutto coerente. L’ATI, CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l. in corso di giudizio amministrativo ha fatto presente alcune questioni. In primo luogo, contesta il fatto che i vertici amministrativi hanno accolto positivamente un parere che sarebbe fumoso, richiesto in modo fumoso, all’autorità  della vigilanza sui contratti pubblici, da parte del responsabile comunale del procedimento. Da segnalare alcuni curiosi episodi a margine della seconda aggiudicazione della gara tenutasi a metà giugno. La commissione comunale che assegna la gara d’ appalto, accogliendo di fatto il parere dell’ autorità sulla vigilianza ministeriale, ha proceduto ad una seconda aggiudicazione. Ma curiosamente non ha atteso che il Tar si pronunciasse sul ricorso presentato dalla SIGE s.r.l/Mollo Costruzioni s.n.c. di Mollo Salvatore, il giudizio era in agenda  a distanza di tre giorni.  Ma un altro fatto curioso è relativo al mancato invito del comune alla CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l., vincintrice in origine del bando, poi revocatole , all’apertura della seconda volta delle buste da parte della commissione comunale.  La seconda aggiudicazione  è andata ad appannaggio di un’altra ditta di San Sebastiano al Vesuvio SIGE s.r.l/ Mollo Costruzioni s.n.c. di Mollo Salvatore s.r.l.

Ma un altro fatto che fa riflettere è relativo al presunto atteggiamento incoerente del potere politico in quanto, un mese e mezzo fà ,  la giunta, guidata dal sindaco Pino Capasso,  deliberò l’incarico all’avvocato Valerio Barone per difendersi  al Tar dal ricorso presentato dalla SIGE s.r.l/Mollo Costruzioni s.n.c. di Mollo Salvatore. Poi qualche giornò fà lo stesso Valerio Barone ha partecipato in un’udienza al Tar in rappresentanza del comune contro l’ATI, CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l . Quindi, il comune si è costituito , attraverso deliberazione di Giunta, prima contro la ditta che arrivò al posto d’onore nella graduatoria della prima aggiudicazione. Ed in seguito la stessa Giunta ha deliberato  di affidare l’incarico allo stesso Valerio Barone contro CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l., ovvero l’ATI che a marzo si è aggiudicato l’appalto . Ma, oltre la presunta incoerenza si necessita di evidenziare una differenza curiosa e discutibile , il legale del comune,   si è presentato in udienza solo contro la CO.MI srl./ E.DI CA. Costruzioni, e disertando quello precedente con la SIGE s.r.l./  Mollo   Costruzioni  s.n.c. di Mollo Salvatore.. E non si capiscono le motivazioni.

In modo clamoroso , in considerazione di una richiesta partita da una terza partecipante alla gara d’appalto ,la  Eragon Consorzio Stabile S.c.a.r.l, una società di Roma, sorprendentemente la commissione si riunirà per la terza volta per assegnare questo appalto. La Eragon, depositando una nota al comune, ha eccepito l’incompletezza della documentazione amministrativa prodotta dall’ATI SIGE s.r./ Mollo Costruzioni s.n.c. di Mollo Salvatore   specificando che la documentazione è incompleta. E la responsabile del procedimento  del comune di San Sebastiano al Vesuvio  ritiene che le eccezioni appalesate  non siano del tutto infondate e pertanto ritiene opportuno e necessario che la commissione di gara dia luogo alle specifiche motivazioni in merito alla decisione assunta in sede di gara, ed invita la commissione di gara di riunirsi in seduta pubblica per la terza volta.  Agli addetti ai lavori risulta davvero curioso che la commissione rimetta in discussione per ben tre volte l’esito della gara d’appalto. L’appuntamento è per venerdì 22 luglio alla casa comunale. Ormai, questa gara di appalto vista la questione “legalità” sollevata dall’opposizione di centrodestra in consiglio comunale avrà  i riflettori puntati addosso del consiglio comunale, e della carta stampata.

Davvero ingarbugliata la questione. L’unico dato certo ed ingiudicabile è questo:  dall’inizio alla fine dell’appalto il sindaco era Pino Capasso ed i dirigenti amministrativi son questi di adesso. Il quadro politico ha visto solo l’entrata di un’opposizione nuova in consiglio comunale.

Certo da questa confusione politico-amministrativa a pagar dazio in termini di sicurezza  sicurezza e trasparenza sarà probabilmente il cittadino  di San Sebastiano al Vesuvio.

Gaetano Busiello

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