San Sebastiano. Si “rabbuia” la storia della gara per la pubblica illuminazione

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San Sebastiano al Vesuvio (NA). –.  Ancora colpi di scena per la gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione ed adeguamento alle norme dell’inquinamento luminoso e contenimento energetico degli impianti di pubblica illuminazione al viale delle Industrie ed a via degli Astronauti. Ormai è accertato che l’amministrazione comunale, in particolare il, responsabile unico  del procedimento Monica Sannino, ha delle difficoltà palesi nell’assegnare la gara in modo definitivo  al Consorzio Stabile Eragon , risultata vincitrice della seduta di gara del 24 agosto scorso. Una decina di giorni fa il Tar Campania ha respinto il ricorso presentato dall’ATI SI.GE – Mollo per l’esclusione dalla graduatoria del 24 agosto.  Ma nel dispositivo della sentenza emergerebbe una volontà giurisprudenziale che darebbe ragione al ricorso presentato al Consiglio di Stato dallal’ATI  CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l relativamente al mancato invito, ex art.7 della 241/90, nel riavvio del procedimento dopo la revoca dell’aggiudicazione dell’appalto, attuato con un provvedimento comunale ancora latitante. Nel frattempo la stessa ATI  CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l fa comprendere che ci sarà un’altra coda giudiziaria nell’eventualità venga confermata l’aggiudicazione al Consorzio Eragon in quanto , a detta dei legali della Comi, il Consrozio Eragon avrebbe dei difetti di documentazione non notati dalla commissione di gara. Infatti, in una missiva inviata agli organi politici del territorio, si legge che mancherebbe la dichiarazione di impegno ad accettare i lavori anche  sotto riserva di legge, nelle more della stipulazione del contratto; poi mancherebbe la stipula della polizza fideiussoria per tutti gli offerenti, come precisa il bando, e non solo per il consorzio; le dichiarazioni contenute dai modelli B1, B2 e successivi non sono accompagnate da dalla fotocopia di un documento un documento d’identità dei sottoscrittori dei sottoscrittori. In difetto di timbri di congiunzione tra queste ultime singole dichiarazioni, le sottoscrizioni apposte in calce, a ciascuna di esse, neppure risultano autenticate da un notaio. Questi rilievi sono all’attenzione da mesi anche della parte politica , in primis Sindaco Giuseppe Capasso e assessore ai lavori pubblici Andrea Addeo.

Nella  missiva inviata dal legale della Comi si precisa l’attenzione che si deve a questi rilievi,  fatti tempo fa dall’azienda dal legale rappresentata, in quanto l’atteggiamento della commissione di gara è stato spesso confuso e contrastante, aggiudicando e revocando per varie volte la gara. La Comi annuncia altri ricorsi contro il Consorzio Stabile Eragon ove si procedesse all’aggiudicazione definitiva in quanto ci sarebbero i citati problemi formali, ed a detta del legale della Comi sarebbero passibili di esclusione dalla gara.

Ne frattempo giunge voce in città che la Regione Campania abbiamo rinviato fino a marzo la possibilità di non far perdere i fondi per questa importante opera pubblica, ma di questo passo, ricorsi alla mano, anche quella di marzo potrebbe risultare una data non definitiva per l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori.

Il Secolo Nuovo

 

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