Cercola. Cittadella Sportiva Caravita: contenzioso amministrativo Fipav – Comune, verso la transazione

Cercola - Stadio Giuseppe Piccolo

Cercola (Na). – Si va verso la soluzione transattiva del contenzioso che vede il Comune di Cercola in giudizio, presso il Tribunale Amministrativo Regionale, contro la Fipav Campania, ente gestore della Cittadella Sportiva di via Matilde Serao, in relazione alla rescissione del contratto di appalto sollevata dal Comune, attraverso determina dirigenziale n.319 del 29 aprile 2013, impugnata al Tar dalla Fipav stessa.

La settimana scorsa, come filtra dal Palazzo Comunale, la Fipav Campania, a seguito di diversi incontri tra i legali dei rispettivi enti in giudizio, ha presentato una proposta di transazione, che di fatto e di diritto, evita lo stillicidio di impegni, anche economici, che deriverebbero da un faticoso e lunghissimo giudizio al Tar Campania. Dalle prime indiscrezioni pare che il Comune di Cercola incassi, oltre la compensazione, anche altri servizi di interesse pubblico – manutenzione verde pubblico e aumento dei lavori straordinari nella struttura per gli impianti – che in questa fase di tagli alla spesa pubblica risultano provvidenziali per il decoro pubblico della città e degli impianti della Cittadella Sportiva.

Andando nel merito del contenzioso in essere emergerebbero  alcuni equivoci,  che lasciano perplessi chi si accinge ad affrontare l’atteggiamento amministrativo dei funzionari comunali nei confronti di chi sta gestendo in modo esemplare – fin dal 2009 –  gli impianti sportivi di via Matilde Serao. Infatti, basta ,farsi un giro presso le strutture napoletane e regionali per rendersi conto dei disastri compiuti da chi gestisce queste strutture, ormai vandalizzate.

La storia del contenzioso tra il Comune di Cercola e la Fipav Campania inizia con la determina dirigenziale n.319 del 29 aprile 2013 , relativamente alla rescissione contrattuale, tale atto amministrativo   addebita al gestore Fipav Campania  alcune inadempienze contrattuali: 1. Ritardo di pagamenti dei canoni mensili; 2. mancata assunzione dei 5 Lavoratori Socialmente Utili, 3. problemi verificatisi circa interventi di manutenzione. In riferimento al pagamento del canone mensili, 1.100€, esiste una fitta corrispondenza tra la Fipav Campania e gli uffici del comune di Cercola, in particolare con l’Ufficio Tecnico Comunale, dalla quale emerge forte uno strano disinteresse degli uffici alle richieste di riconoscimento dei lavori straordinari e urgenti  - parliamo di quasi centomila euro – forniti dalla Fipav Campania, espletati al solo scopo di  non detoriare gli impianti,lavori  che per contratto dovevano essere eseguiti dal Comune, ed invece sono stati espletati da una società fiduciaria del concessionario. La Fipav Campania aprì questo contenzioso epistolare  sul riconoscimento di questi lavori ed annunciò di non pagare i canoni mensili prima che venissero saldati  i lavori straordinari. Un altro dato curioso, ed importante, è quello relativo al fatto che il capitolato di appalto non prevede  tra gli obblighi contrattuali  il pagamento del canone mensile. (1.100€). Ecco cosa recita l’art. 2 del capitolato di appalto: “… non è obbligatorio il canone in favore del Comune, poichè caratteristica del rapporto non è la sua onerosità…”. Quindi, non vi è alcuna disposizione – nè nel capitolato, nè nella convenzione – che il  mancato versamento del canone per un anno possa produrre la rescissione/revoca dell’affidamento. Come mai si è imputata alla Fipav Campania questa inadempienza contrattuale quando non è previsto tra gli obblighi contrattuali?

A nostro avviso  il più grosso equivoco si gioca sull’obbligo  a carico della Fipav Camoania,  dell’assunzione  dei 5 Lavoratori Socialmente Utili . La Fipav Campania, unica partecipante alla gara d’appalto discussa, formulò nell’offerta tecnica, approvata dalla commissione di gara , la volontà di assumere 5 LSU, e questi avrebbero dovuto possedere  requisiti professionali specifici: 1 fabbro; 1 elettricista; 1 idraulico; 1 giardiniere; e 1 edile. La Commissione di Gara accettò l’offerta tecnica, e conteggiò, come da regolamento dell’offerta tecnica (n.d.r: non era un obbligo derivante dal bando di gara, quest’ultimo non prevedeva l’assunzione di LSU , quindi, non era praticabile l’esclusione dalla gara l’esclusione) l ,  3 punti ad ogni LSU assunto, in totale 15 punti. Quindi, essendo l’unica partecipante, e valutando la segretezza dell’offerta tecnica, fino all’apertura delle buste, nessun potenziale concorrente avrebbe mai potuto desistere dal partecipare alla gara , visto che non poteva essere a conoscenza dell’eventuale offerta tecnica della Fipav Campania. Ma in realtà la Fipav Campania non ha mai negato di voler assumere i 5 LSU , ma il capitolato d’appalto, art.12, cap.e. aveva assorbito l’offerta tecnica della Fipav Campania, ed è proprio a questa disposizione che  la Fipav Campania si è attenuto. Comunque, la Fipav Campania ha dovuto assumere, da una società esterna, le 5 figure professionali esposte nell’offerta tecnica dalla gara, visto che il comune era sprovvisto di tali operai specializzati. A margine della discussione degli LSU non assunti emerge un altro aspetto curioso,il funzionario del Comune di Cercola Giuseppe De Rosa era nella commissione di gara che accettò l’offerta tecnica della Fipav Campania, e caso strano ed è anche colui che ha emesso la determina n.319 del 29 aprile 2013 di revoca/rescissione della concessione , oggi in giudizio dinnanzi al Tar Campania. Perchè Giuseppe De Rosa , essendo a conoscenza , più di chiunque altro, dell’accettazione delle mansioni e qualifiche professionali richieste dalla Fipav Campania non ha tenuto conto di questa offerta tecnica? Se un errore ci fosse  stato , sarebbe stato  quello dell’accettazione della possibilità di assumere , vincolando il tutto però alle mansioni professionali, visto che gli LSU comunali non detengono le mansioni richieste all’epoca dalla Fipav Campania. Fatto che non avrebbe inquinato la gara d’appalto , visto che l’offerta tecnica, ribadiamo era segreta fino all’apertura delle buste, e la Fipav è stata l’unica partecipante. Poi , altro argomento di dibattito è quello relativo alla stabilizzazione degli LSU, impraticabile presso la struttura perchè il gestore – Fipav Campania – è un privato che per legge non garantisce stabilizzazione in enti pubblici. Da aggiungere la ferma volontà degli LSU del Comune di Cercola di non voler essere trasferiti presso la struttura , atteggiamento verificabile dalle mancate adesioni alla richieste  dall’allora direttore generale del comunale di Cercola – dr Eugenio Pscino – che invitò, senza successo, gli stessi LSU a presentar istanza per l’assunzion presso la struttura di Caravita

Un’altra curiosità amministrativa da chiarire è relativa all’organo che ha prodotto l’atto di revoca/concessione dell’appalto alla Fipav Campania: ad emettere tale provvedimento non è stato il commissario prefettizio dr. Antonio Scozzese, bensì il funzionario  - responsabile settore sport –  , Dr Giuseppe De Rosa - attraverso l’emissione della determina dirigenziale n. n.319 del 29 aprile 2013. Era un atto gestionale,  che riprendeva una direttiva “politica” sul fronte di tutela dell’ interesse pubblico. Infatti, adotando i poteri di Giunta Comunale, il Commissario Straordinario emise la delibera commissariale n.24 del 28 febbraio del 2013,  la quale invitava i funzionari di competenzam  che a seguito di criticità evidenti ( in città esposte dal PD Cercola),  si rinviava agli organi competenti l’attivazione di un’istruttoria e nel caso fosse leso l’interesse pubblico, si poteva provvedere anche all’attivazione di procedure di rescissione anticipata del rapporto. In soldoni, il commissario prefettizio propose l’approfondimento, ed il funzionare dispose la rescissione, visto che il commissario, detenedo poteri di Giunta, quindi d’indirizo politico, non poteva sostituire quelli gestionali.

Ad oggi la Cittadella Sportiva ospita eventi ed atleti di grande portata nazionale: gare casalinghe del campionato di serie A calcio del Napoli Calcio; la prestigiosa scuola di scherma messa su dagli olimpionici della sciabola Luigi Tarantino, Diego Occhiuzzi e Gioia Marzocca; allo stadio Giuseppe Piccolo disputano le gare casalinghe il Pomigliano Calcio ( Serie D nazionale) ed il Campania Ponticelli ( Eccellenza); il Palacercola ospita i Pattinatori Cercola, squadra di pattinaggio che ha lanciato diversi atleti sui palcoscenici nazionali; la sede regionale della FIPAV Campania , e tante altre manifestazioni volleystiche nazionali, presto anche la meravigliosa nazionale di Bonitta sarà a Cercola  per uno stage con kle tre napoletane: Chirichella, Del Core e De Gennaro.

Disabili, scuole e pezzi  delle istituzioni utilizzano gratuitamente la struttura per eventi a sfondo sociale. “La Casa dello Sport” abita qui in via Matilde Serao, nel discusso quartiere di Caravita.

il direttore Gaetano Busiello

 

 

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