Napoli. Rivellini: Lo Spread Sanitario misura le capacità assistenziali delle strutture sanitarie

RIVELLINI

Napoli. - “Il Secolo Nuovo” ha preparato un’intervista all’europarlamentare del PD Enzo Rivellini, nonchè presidente dell’associazione politica Mezzogiorno di Fuoco. Di seguito le nostre domande.

On. Rivellini, come nasce il progetto Spread Sanitario?

“Il progetto nasce per misurare le capacità assistenziali delle strutture sanitarie ed introduce finalmente un concetto meritocratico alla base delle valutazioni dei manager. Una grande rivoluzione per la sanità campana che sconta da sempre inefficienze”.

In quali regioni sarà reso operativo, oltre la Campania?

“Il progetto che abbiamo lanciato a cavallo della scorsa estate ha registrato l’interesse di molti. Alcuni colleghi eurodeputati mi hanno chiesto di approfondire motivazioni e finalità della nostra iniziativa e resto lo Spread Sanitario approderà ad altre regioni italiane, a partire da quelle meridionali. Siamo già stati in missione con tutto il team in Belgio, visitando due ospedali europei, così da comparare le strutture comunitarie a quelle italiane e campane”.

Come funzionerà lo Spread ?

Un team di esperti in ambiti specifici ha lavorato ad un protocollo che raccoglie una serie di informazioni sulla base di parametri oggettivi. Raccolti i dati da tutte le strutture si potrà avere un indice tecnico della loro capacità assistenziale”.

Possiamo parlare con questo progetto della formazione di un diritto che riconosca una pari qualità di cure a tutti i cittadini comunitari?

“Esattamente. L’Unione Europea ha messo a disposizione degli Stati membri un fondo di 560 milioni di euro per adeguare ed equiparare i sistemi sanitari tra loro. Ciò al fine di superare il gap esistente tra i vari modelli assistenziali. Il progetto dello Spread mira a raccogliere questa grande chance dei fondi comunitari per migliorare le nostre strutture. E’ l’occasione per portare il Sud agli standard continentali”.

Lei afferma da sempre ” Più Sud in Europa. Più Europa nel Sud”. Lo Spread Sanitario è frutto di questo suo continuo parlare, ci sono o ci saranno altri progetti in cantiere per continuare il percorso che lei sta tracciando?

“Tutte le mie iniziative mirano ad avvicinare l’Europa ai cittadini del Sud e viceversa. L’idea dello spread sanitario è solo una delle tante azioni necessarie a rendere migliore ed efficace il rapporto fino ad oggi difficile tra i territori e le istituzioni comunitarie. Occorre incentivare l’avvicinamento dei popoli meridionali alla Comunità Europea. Solo così avremo un’Europa dei popoli e non dei tecnocrati e dei banchieri”.

a cura di Lucia Cirillo

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