Cercola (Na) - A margine del tentativo dell’amministrazione comunale di approvare il nuovo Piano Urbanistico Comunale, annunciato da sei anni dal sindaco Fiengo e mai realizzato, arrivano alcune “spaventose” dichiarazioni sui social che mettono, ancora una volta, in discussione il rilascio delle numerose concessioni edilizie nelle aree di interesse pubblico. Alcuni interventi sui social dell’ex sindaco Ciro Maglione hanno messo in luce una serie di criticità, in particolare, un allarme legalità sul fronte delle future concessioni edilizie, senza dimenticare quelle del passato, come dicevamo, nelle aree ad interesse pubblico ( le famigerate zone C1,C2,C3 eC4).
Al di là delle destinazioni illegittime e la sottrazione al consiglio comunale della tutela dell’interesse pubblico, criticità ampiamente riportate negli anni da questa testata giornalistica, delle decine di Permessi a Costruire, rilasciati – perchè sostenuti politicamente – durante le consiliature dei governi Giuseppe Gallo ( Sindaco dal 2002 al 2007 e dai governi Fiengo ( 2013 al 2018 e dal 2018 ad oggi), oggi Ciro Maglione, sindaco dal 1994 al 1998, padre del Piano Regolatore Generale ancora in vigenza, mette in luce, avendo in possesso documenti e dati precisi sull’intera vicenda urbanistica, la questione del mancato adeguamento del PRG alla Legge Regionale della Campania n.10 del 2013, che disciplina la materia urbanistica per i comuni rientranti nella cosiddetta Zona Rossa ad alto rischio vulcanico.
“Il PRG vigente – ha scritto Ciro Maglione nei vari grupp cercolesi di facebook - è tarato su una Popolazione residente al 1996 pari a 18.947 con una previsione di incremento al 2008 pari a 22.812 . La Legge n.10/2003 ha previsto la impossibilità a Cercola di ogni edificazione residenziale.Per cui i residenti al 31.12.2017 sono 18.007 quindi meno 940 abitanti . Ciò precisato va ribadito che tutti i parametri ,che dovranno costituire il nuovo PUC , dovranno certamente essere rideterminati addirittura in diminuzione rispetto al 1998 ( in realtà tale attività di adeguamento alla norma doveva già essere effettuata nel 2003). Allora alcune domande al sindaco all”assessore ai tecnici di piano ; mentre ai cittadini va rivolto un invito alla riflessione e eventualmente assumere le più utili informazioni per evitare ogni equivoco. Ossia se e come sono possibili nuove ed ulteriori cubature atteso che i parametri di piano sono addirittura in diminuzione rispetto al 1996 ??? Inoltre, cosa intendono fare per evitare che nelle more della redazione del PUC si possa procedere al rilascio di ulteriori permessi a costruire (che sono sicuramente privi di legittimazione ) - ha concluso Maglione – poiché ogni standard urbanistico risulta esaurito ???”
In sintesi, Ciro Maglione sosterrebbe che alla luce dell’obbligo di fissare, previsto dalla normativa vigente, il fabbisogno di standard necessari per un’ordinata previsione di servizi commisurata alla diminuzione della popolazione residente registrata in questi anni, questo nuovo PUC dovrebbe essere dotato di una visione rivolta , in particolare alla Protezione Civile, prevedendo nuove vie di fughe e ampliando quelle esistenti, determinando lo sviluppo commerciale e terziario, puntando sugli immobili già edificati ed in disuso, come previsto dalle leggi ad hoc per la riconversione e riqualificazione dei vecchi capannoni. L’ex sindaco Maglione , comunque, fa comprendere che tutte le concessioni edilizie rilasciate in questi anni, capaci di mangiarsi anche tutti gli standards, , senza l’adeguamento del vigente PRG alla Legge n.10 del 2013, sarebbero sotto osservazione sul fronte della legalità delle procedure adottate: fa sorridere e riflettere la megacubatura cementizia colata proprio su una strada , considerabile, via di fuga per l’eruzione del Vesuvio, ed abbia “regalato”, comunque, un carico urbanistico abnorme su via Europa, dove sono nati centro sportivi e palazzi pseudo amministrativi, che potrebbere rappresentare uan vera zavorra alle previsioni di Protezione Civile del nuovo PUC.
a cura di Sergio Scalzo