Cercola. Anche il 9 marzo Canzano (Cercola Libera) scrisse delle false promesse dei politici, a 7 giorni dalle pesanti accuse la Giunta Comunale e Cercola Libera non smentiscono il loro candidato

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Cercola (Na)  - E’ trascorsa una settimana dall’inquietante post , pubblicato sulla pagina facebook del gruppo Noi di Cercola, di Luigi Canzano, candidato non eletto nella lista Cercola Libera alle scorse comunali del 10 giugno 2018, che accusò la Giunta Comunale di presunte promesse di lavoro non mantenute, senza risparmiarsi nemmeno Cercola Libera, la lista che sostiene  Fiengo, riportandonello stesso post, anche   presunte promesse di soldi in cambio dell’incarico di rapprsentante di lista della compagine fondata da Ciro Borriello, ex consigliere comunale di SEL e da Luigi Sorrentino, attuale presidente del consiglio comunale. Ad oggi, non si sono registrate nè le smentite dei componenti della Giunta Comunale e nè dei rappresentanti di Cercola Libera, tantomeno la città è a conoscenza di una denuncia formulata alle autorità competenti dagli stessi accusati di Canzano: incredibilmente , questa vicenda che ha scosso i cercolesi potrebbe rientrare nel metodo accozzagliatore  del “facciamo passare il tutto sotto silenzio”. E,  invece no: la città desidera sapere cosa è accaduto, è in gioco la credibilità delle istituzioni cittadine, in particolare sarebbe messa in dubbio anche la regolarità delle elezioni comunali.

La vicenda si arrichisce di un’altra accusa fatta dallo stesso Canzano, stavolta pubblicando un post sull’account di  Cercola Libera, dal quale annunciò – datato il 9 marzo 2019 – l’abbandono della lista e scrisse , g di presunte  promesse che avrebbe ricevuto dai rappresentati di questa lista civica. Ecco cosa recita testualmente il post, ancora pubblicato sull’account Cercola Libera : “Cercola Libera uno dei miei pochi rimpianti, dove ho lottato, sudato e ci ho messo impegno e soprattutto la faccia…… Per trovarmi cosa? Solo bugie e false promesse, ma tutto ciò è servito a farmi capire ancor di più com’è sporca la politica, ma nel contesto ho capito ( fra tanta gente,) di chi potevo fidarmi, e con chi potevo continuare un’amicizia, certo. Ho legato e sono rimasto amico solo con 2 persone che, anche se ci diamo solamente un buongiorno su wats app o ci vediamo raramente, continua la stima reciproca, e sono Totore Follica e Luigi Esposito, 2 persone del tutto eccezionali. Ma in fondo Bata poco però posso camminare a testa alta, senza mai abbassare lo sguardo, perché il mio contributo l’ho dato mettendoci soprattutto la faccia………… E nn è da tutti.”

In qualsiasi comune d’Italia, tale vicenda avrebbe visto le opposizioni al governo locale chiedere la verità su questo increscioso avvenimento, in particolare sarebbero piovuti esposti in Procura e interrogazioni in Parlamento, mentre a Cercola, anche l’opposizione è narcotizzata dall’incedere sacedortale messo in campo da Giorgio Esposito, capogruppo di Forza Iìtalia, che ha interesse a non disturbare il manovratore, in quanto anche lo stesso sarebbe un utile aiutante del manovratore. Fa riflettere la posizione di Giovanni Rinaldi, rappresentante consiliare del Movimento Cinque Stelle, il partito che detiene le quote di maggioranza del governo nazionale, che invece di correre dai suoi parlamentari e presentare i dovuti esposti si è trincerato in un’ironia inadeguata al caso,  pubblicando un post dal titolo “Siamo tutti un pò Gino”.

Narualmente, noi de Il Secolo Nuovo, abbiamo provveduto a salvare gli screenshots del caso, in quanto crediamo, come quando è accaduto per il post del 1° Maggio il Canzano si convincerà di rimuovere il post in questione.

a cura del direttore Gaetano Busiello


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