Cercola. Fiengo verso le Regionali con il PD. Terremoto politico: i democrat pronti ad entrare in maggioranza, a Tammaro la presidenza consiliare. Sorrentino out

comune di cercola

Cercola (Na). – La Grande Accozzaglia non si ferma più : dopo aver “devastato” la credibilità delle istituzioni cittadine punta alla Regione Campania. L’attuale sindaco Vincenzo Fiengo, riconfermato  nel giugno 2018 alla guida del governo comunale, dovrebbe concorrere per conquistare un seggio in Consiglio Regionale, competizione elettorale che si terrà per la primavera del 2020. Da un iniziale flirt con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sarebbe  passato, in stile accozzagliatore, alla corte del Partito Democratico del governatore, pare che a costruire questo posizionamento sia stato Bruno Cesario, famigerato deputato che eletto nel centrosinistra votò contro la sfiducia al Governo Berlusconi fondando il gruppo Parlamentare dei Responsabili Nazionali. Cesario  ricopre attualmente il ruolo di  capoufficio dello staff del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.

I sepolcri imbiancati   ( Giuseppe Gallo, Liberato Terracciano, Luigi Di Dato, Vincenzo Barone e Giovanni Picardi) che animano le decisioni de La Grande Accozzaglia per garantire un consenso a Fiengo stanno determinando un vero tsunami negli equilibri istituzionali comunali, in barba a quanto deciso dagli elettori di Cercola. In virtù dell’obbligatorietà, sancita dalla normativa vigente,  delle dimissioni del sindaco in caso di presentazione della candidatura alla Regione Fiengo avrebbe due ipotesi legali ed una temeraria da percorrere. La prima consisterebbe  nel  presentare le dimissioni prima del fine febbraio 2020 che consentirebbe , poi, di celebrare in primavera le elezioni comunali  in concomitanza con le regionali;  la seconda ipotesi è quella di presentare le dimissioni dopo fine febbraio , fatto che porterebbe i commissari prefettizi a governare la città sino al 2021, però in caso di altre finestre italiane potrebbero essere celebrate anche nell’autunno 2020. La terza ipotesi, quella temeraria,  sarebbe  quella della ricerca della decadenza del primo cittadino, situazione che consentirebbe al vicesindaco di Barone di governare da sindaco facente funzioni fino alla primavera del 2021:  Fiengo dovrebbe inventarsi una multa da contestare con un ricorso , una soluzione che portò male a  Giuseppe Capasso, storico sindaco di   San Sebastiano al Vesuvio, lo stesso PD invitò Capasso a non utilizzare l’escamotage.

Ecco il nuovo scacchiere comunale che si starebbe ipotizzando per consentire a Fiengo maggiori consensi per le regionali: il Partito Democratico entrerebbe in maggioranza conquistando la presidenza del consiglio comunale con Antonio Tammaro  ed un assessore donna. Dovrebbe posizionarsi all’opposizione l’attuale presidente del consesso civico Luigi Sorrentino, insieme a   Giuseppe Romano, consigliere comunale  eletto  nella lista “Rinascita di Caravita – Orgoglio Campano”. Sorrentino e Romano, sarebbero coadiuvati dall’ex consigliere comunale Ciro Borriello, da qualche settimana hanno costituito il gruppo misto in consiglio comunale, avrebbero chiesto le dimissioni  di Caterina Manzo, attuale assessore all’ecologia e periferie. Anche la Manzo dovrebbe , a breve, star fuori dall’esecutivo, sostituita da una donna democrat. Vincenzo Barone, attuale vicesindaco ai Lavori Pubblici, sarà il candidato sindaco della Grande Accozzaglia nel 2020. Infine, Liberato Terracciano e Giovanni Picardi starebbero per cucinare l’impalpabile assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Ferraro (Sinistra Italiana), rea di aver conseguito appena 16 voti alle scorse elezioni comunali.

Le trattative sono insistenti e serrate, si tenta di chiudere il mese prossimo: si necessita di partire con la campagna elettorale regionale. Si è già in ritardo.  Mentre una pessima figura la incassa il Partito Democratico, antagonista di Fiengo e company in questi anni , oggi si trova al tavolo ad elemosinare i posti che contano, senza dimenticare manco che un mese fa ha regalato,  su un piatto d’argento,  il mancato esposto sulla porcata forni crematori al sindaco Fiengo.

il direttore Gaetano Busiello

 

 

 

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