Napoli. Direzione PD, lista regionale: tremano le candidature parentali

Venanzio-Carpentieri

Napoli. – Ieri, 8 aprile, presso la sala di Santa Maria la Nova, si è riunita la Direzione Metropolitana del partito per discutere degli imminenti appuntamenti elettorali.

La direzione ha approvato all’unanimità le due proposte di delibera della segreteria metropolitana e un ordine del giorno riguardante la composizione delle liste elettorali per le elezioni regionali, su indicazione dei delegati.

In vista delle prossime elezioni amministrative, previste per il 31 maggio 2015, il partito democratico sara’ presente con proprie liste in quasi tutti i 28 comuni chiamati a rinnovare il proprio consiglio comunale. In occasione dell’imminente tornata amministrativa, per il Partito Democratico appare di fondamentale importanza riaffermare con ancora maggiore forza e concretezza i temi dell’ etica pubblica e della legalità all’interno delle istituzioni.

Ponendo l’accento sul tema delle liste pulite, il Partito Democratico metropolitano di Napoli ha raccolto in pieno l’indicazione proveniente dalle segreterie nazionale e regionale ed ha innalzato ancora di più l’asticella della legalità, ribadendo l’applicazione della Carta di autoregolamentazione contenente i principi e le norme di comportamento per tutti i candidati, di cui il Partito di Napoli si è dotato sin dal 2012, che prevede ipotesi ancora più rigorose di incandidabilità, rispetto al codice etico nazionale.

Per questo motivo, la segreteria ha proposto un dispositivo, approvato all’unanimità, che prevede l’introduzione di regole piu’ stringenti nella selezione delle candidature alle prossime elezioni amministrative, impegnando i segretari dei circoli dei comuni chiamati al voto a mettere in campo ogni strumento preventivo di selezione dei candidati nelle liste PD, a partire dalla verifica dell’insussistenza di precedenti penali e carichi pendenti, rilevanti per il codice etico e per la “Carta di autoregolamentazione nella composizione delle liste per le elezioni comunali e lo svolgimento della campagna elettorale”.

Sono state altresì approvate l’indicazione volta a favorire al massimo l’equilibrio di genere anche al di là delle soglie minime previste per legge e quella con la quale si impegnano i segretari di circolo a rigettare le candidature di soggetti che, pur non avendo condizioni di incandidabilità ai sensi del codice etico e della Carta, comunque potrebbero rappresentare designazioni politicamente inopportune.

Anche il secondo dispositivo proposto dalla Segreteria Metropolitana ha ottenuto il consenso unanime della Direzione Provinciale. Esso ha ad oggetto l’impegno ad attuare la più ampia rappresentanza del territorio provinciale nella composizione della lista PD della provincia di Napoli al Consiglio Regionale della Campania, con il coinvolgimento di figure della società civile,  portatrici di valori coerenti con il Partito, che si siano particolarmente distinte.

Sulla composizione delle liste elettorali per le regionali, attraverso l’ordine del giorno proposto dai delegati, è stata ribadita, ancora una volta, l’assoluta contrarietà all’inserimento, nelle liste elettorali del PD ed in quelle ad esso collegate, di personaggi che per la loro storia o recente collocazione politica potrebbero snaturare la linea politica e programmatica del Partito Democratico Campano.

Nel corso del dibattito la Direzione Provinciale è intervenuta anche sulla questione che riguarda le “candidature parentali“. E’ stata confermata l’esigenza di scongiurare proposte di candidatura che poggino solo sul legami di parentela e che non siano frutto di un autonomo percorso politico all’interno del Partito o delle istituzioni.

Redazione Politica

 

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