Napoli. KAKI KING in concerto domani alla Galleria 19 dalle 22.30

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Napoli. - Coraggiosamente solista sul palco, artista che proclama il riconoscimento del popolo lesbo-gay, essendo lei stessa amante dell’universo femminile, Kaki King ritorna a Napoli in un’imperdibile occasione per gli appassionati del post-rock e del blues acustico. La musicista di Atlanta sarà alla Galleria 19 giovedì 1 dicembre per coinvolgere la platea partenopea con un superbo jukebox di brani strumentali e ritornelli intensamente attuali eseguiti con la tecnica del guitar tapping. A cominciare dai titoli dell’album “Junior” (appena pubblicato), ispirato allo spionaggio e al concetto di doppia vita. Ma non mancheranno titoli da “..Until We Felt Red”, prodotto da John McEntire dei Tortoise.

<Quando avevo circa 4 anni – spiega la musicista – i miei genitori volevano che io prendessi lezioni di musica, e ho scelto la chitarra, ma non mi divertivo molto. Così verso i 5 anni la misi da parte e a 10 anni ho cominciato a suonare la batteria, che tutt’ora suono. Ho iniziato così a suonare musica pop e questa esperienza mi ha influenzata molto quando sono ritornata a suonare la chitarra>. Sperimentando con le chitarre che suo padre aveva collezionato soprattutto sul repertorio dei Beatles. Nello stesso periodo, usciva un nuovo album dei Fleetwood Mac e Kaki leggeva le tablature e ne trascriveva le canzoni. Poi incominciò a curiosare di altre band e di altri chitarristi: Johnny Marr degli Smiths, Graham Coxon dei Blur, in particolare. A 16 anni scoprì Nick DrakeElliot Smith, che sono diventati “guide” della compositrice che è oggi.

La sua è stata una gavetta lunga, impegnata a esibirsi – durante il periodo universitario – nei locali del Village di New York e poi sulle banchine delle linee L o F della metropolitana. <La metropolitana mi ha dato la forza – aggiunge – è  un lavoro che ti forma mentalmente e fisicamente. Suonare per due ore in posti terribili è una vera sfida. Improvvisamente la gente veniva a chiedermi, “hai un disco?” e ho capito che se fossi riuscita a vendere un cd a 10$ ogni volta che qualcuno me lo chiedeva avrei potuto cavarmela bene. Ho cominciato a scrivere cose con un sacco di dissonanze o con accordi pericolosi che non convincono completamente… Che era quello che facevano compositori come StravinskyDebussy,Prokofiev. Buona parte della mia ispirazione deriva dalla musica classica del XX secolo, che non avevo mai sentito prima di arrivare a New York, ma ascolto ugualmente “Vespertine” di Bjork e “Rid of Me” di PJ Harvey>. Più di recente, Kaki King ha collaborato con i Foo Fighters nel disco “Echoes, Silence, Patience & Grace” e ha collaborato alle musiche della colonna sonora del film “Into the Wild” di Sean Penn con i singoli “Frame” e “Doing the Wrong Thing”, inclusi nel suo album “Legs to Make Us Longer”.

 

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