Cercola. Diego Maione prima vittima politica di concorsopoli. Ufficiali le dimissioni da assessore: dal PDL al PD, passando dall’UDC, si chiude il tour nei partiti.

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Cercola (Na) – Arriva l’ufficializzazione: l’assessore Diego Maione è la prima vittima politica della concorsopoli cercolese. Le sue dimissioni le ha annunciate, in  una nota inviata a L’Ora Vesuviana, testata giornalistica locale,  “appena” otto giorni dopo la presentazione delle dimissioni inviate   via PEC al sindaco Vincenzo  Fiengo. Sono pesantissime le accuse di Montuori di Agenzia Selezioni e  Concorsi, reo confesso dell’alterazione dei concorsi anche a Cercola, che parla di una presunta segnalazione del sindaco Vincenzo Fiengo che sarebbe stata fatta al Montuori proprio dall’assessore Diego Maione. Fiengo e Maione si sono dichiarati estranei ai fatti, ma non avrebbero ancora presentato la querela per calunnia ai presunti millantatori Montuori e Lombardi, quest’ultimo commissario esaminatore  di due concorsi al comune, che conferma quanto sostenuto da Montuori.

Diego Maione nasce politicamente nel 2007 con la candidatura al consiglio comunale di Cercola con l’Udeur di Clemente Mastella, attuale sindaco di Benevento e già  Ministro della Repubblica. Non viene eletto, ma il sindaco che sostenne all’epoca lo premia con un assessorato: durerà sei mesi la consiliatura in quanto Paquale Tammaro, sindaco espressione di Alleanza Nazionale, ottenne la maggioranza come candidato sindaco, ma le sue liste collegate non raggiunsero il 50%, andando in minoranza nei seggi in consiglio comunale. Nel 2008 Maione si ripresenta nel Popolo della Libertà, viene eletto consigliere comunale, resta una spina nel fianco di Tammaro, insieme all’assessore pidiellino  Giuseppe Castiello, dallo stesso indicato in Giunta Municipale insieme ad altri due consiglieri comunali. Dopo una divergenza su problemi amministrativi in Giunta Municipale l’assessore Giuseppe Castiello decise il 24 ottobre 2012  di staccare la spina al governo Tammaro e sollecitò i tre consiglieri comunali del Popolo  della Libertà per  firmare la sfiducia all’ex sindaco Tammaro,  insieme all’opposizione consiliare  del centrosinistra.  Nel 2013,  Diego Maione si candida al Senato della Repubblica nella lista Grande Sud che vedeva  capolista Giuseppe Maisto, non viene eletto. Nello stesso anno passa al centrosinistra, candidandosi nella lista civica Movimento Democratico fondata dall’attuale vicesindaco Vincenzo Barone, altra banderuola del territorio, infatti, Barone fu candidato sindaco del centrodestra nel 2002 contro l’ex sindaco Giuseppe Gallo, Maione viene eletto nell’assise cittadina. Maione, invece, dopo alcuni anni, passa all’Udc di Casini, mettendosi all’opposizione di Fiengo, e si ricongiunge istituzionalmente, politicamente non si è mai rotto il sodalizio, con Giuseppe Castiello che diventa il segretario cercolese  dello scudocrociato. Ballando tra maggioranza ed opposizione, forzando, senza successo,  anche la nomina di Giuseppe Castiello nel Consiglio di Amministrazione Consorzio Intercomunale dei Servizi Cimiteriale, si conclude la consiliatura. Nel 2018, insieme a Giuseppe Castiello fonda Svolta Popolare, presente anche a Somma Vesuviana, dove oggi Castiello è vicesindaco,  Maione  manca l’ingresso in consiglio comunale per qualche voto,  scavalcato dall’ex PD e PSI Santolo Esposito. Va in Giunta, perché Santolo Esposito si rifiuta di far l’assessore.  Alle scorse Elezioni  Europee – anno 2019 – Diego Maione conclude il suo tour  nei partiti di tutto l’arco costituzionale approdando al PD, sostenendo Giosi Ferrandino, insieme a Fiengo e Guido Spaziani ( consigliere comunale de PD ed assistente dello stesso europarlamentare uscente candidato) costituiscono un comitato elettorale molto presente nel vesuviano. Poi, arriva concorsopoli e le pesanti accuse dei pentiti della vicenda corruttiva anastasiana, è costretto ad abbandonare la Giunta Municipale.

Il teatrino dei ringraziamenti reciproci tra l’assessore dimissionario ed il sindaco Vincenzo Fiengo , in un momento storico delle istituzioni comunali davvero decadente, raggiungono il grottesco. Il sindaco Fiengo in una nota inviata ad un giornale locale tesse le lodi, dissertando di etica,  dell’assessore al personale  e Polizia Municipale – dimenticando che proprio i concorsi per il reclutamento del personale al comune, anche quello di Capo della Polizia Municipale,  sono sotto inchiesta della Procura della Repubblica di Nola –  citando anche  il “grande successo” delle Universiadi. Le Olimpiadi degli studenti universitari a Cercola sono state un vero flop: malgestite dall’Ammistrazione Comunale. I numeri sono sconvolgenti: per le partite di calcio, appena tre e secondarie,  ha visto la partecipazione di una trentina di persone a gara. E una decina per quelle di basket, tutte gare secondarie anche quelle. Ma il fatto che grida giustizia  è la questione del rifacimento del manto erboso dello stadio comunale Giuseppe Piccolo: che dopo alcuni mesi è trasformato in un campo di patate. Su questa vicenda:  o i due eroi amministratori non hanno controllato i lavori di rifacimento o non hanno controllato i nuovi gestori sull’effettiva realizzazione manutenzione ordinaria, emergerebbe  un danno di qualche centinaia migliaia di euro di soldi pubblici  buttati dalla finestra. Divertente risulta anche la storia dell’ex assessore Maione che racconta sulla sua opnione, del tutto personale e non supportata dai fatti,  che il sindaco abbia gestito nel migliore dei modi questa emergenza sanitaria in città: una grandissima balla. La storia di questi giorni ci racconta che il sindaco Vincenzo Fiengo, il 25 febbraio scorso, contrariamente a quanto decise un comune vicino (Volla), nonostante fu segnalato da Fratelli d’Italia Cercola alla sua PEC la presenza di persone del lodigiano in fuga a Cercola dalla Lombardia poche ore prima che il Governo chiudesse quella regione, lo stesso, mettendo a rischio contagio i suoi concittadini, organizzò  lo stesso il carnevale in piazza: facendo rischiare di trasformare Cercola in un’altra Ariano Irpino o Fondi. Come si può dimenticare l’irresponsabile presenza dei sindaci Fiengo e Madonna di Massa di Somma fuori alla clinica Betania di  Ponticelli, una trentina di persone (protezione civile, vigili urbani, dipendenti comunali)  a stretto contatto con gli operatori sanitari del Pronto Soccorso, senza rispettare le distanze e senza mascherine adeguate,  addirittura facendosi fotografare ridendo e postandole sui propri profili faceboook, quando ancora la conta dei morti era ai picchi massimi. In ultimo la convocazione dello stesso Sindaco Fiengo dell’Assemblea dei Sindaci in seduta pubblica nella sala delle rappresentanze del Comune di Cercola in pieno Lockdown. Altro capitolo inquietante potrebbe riservare il controllo sull’erogazione dei buoni spesa. Complimenti al Maione che congratula il Fiengo? E  congratulazioni al Fiengo che si complimenta con  Maione? Cercola non dimentica: si stanno scrivendo pagine imbarazzanti della storia della città. Il Secolo Nuovo continuerà a raccontarle in tempo reale..

il direttore Gaetano Busiello

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