Cercola. Amianto a ridosso della De Luca Picione, esce l’Ordinanza salvatutto. Svarioni e mancanze istituzionali dominano l’opaca vicenda

scuola de luca picione

Cercola (Na). – Un epilogo inquietante appone  il sigillo finale ad una vicenda dai contorni istituzionali davvero opachi. Lo scorso 22 novembre 2017 è stata pubblicata all’albo pretorio on line del sito ufficiale del Comune di Cercola l’Ordinanza n.100 del 21 novembre 2017, a firma del responsabile del servizio ambiente Giuseppe De Rosa, la quale ha  disposto la revoca della famigerata Ordinanza n.55 emessa dallo stesso De Rosa nel lontano  24 novembre 2014 a carico di alcuni proprietari di immobili, i quali  furono intimati di rimuovere coperture in cemento amianto (eternit) , materiale bandito dalla legge già del 1994, questi fabbricati sono siti a ridosso della Scuola Elementare De Luca Picione,

Tale provvedimento , tanto discutibile nella forma e nella sostanza, è maturato dopo che i proprietari di alcuni fabbricati di via Pascoli hanno ottemperato in pieno l’Ordinanza n.55/2014, rimuovendo tutta la copertura in cemento eternit, la cui presenza fu riscontrata, a seguito di sopralluoghi  dall’Utc e dalla Polizia Municipale. Mentre una riflessione differente merita la vicenda che vede coinvolta la società Amog s.r.l. che, invece, ha rimosso parzialmente il cemento eternit (appena venti metri quadrati di parte danneggiata) procedendo all’incapsulamento per la restante parte della copertura (circa 400mq) la restante parte della copertura. Il primo interrogativo che ci poniamo è questo: perché all’Amog s.r.l. è stato consentito di rimuovere solo la parte danneggiata della copertura sotto inchiesta, mentre i privati di via Pascoli si sono dovuto sobbarcare l’intera rimozione, naturalmente con un esborso economico notevolmente maggiore per la nuova copertura e per lo smaltimento dell’amianto? Il secondo interrogativo: come mai si è concesso ad una società privata (Amog s.r.l.), che ha chiamato in giudizio davanti al Tar Campania il Comune di Cercola, l’opportunità di “beneficiare” di una serie di anomale procedure affinchè potesse usufruire della mancata rimozione totale delle lastre di eternit? Quanto costerà al Comune di Cercola questa scelta di De Rosa e dell’Amministrazione Comunale in termini di risultato del giudizio amministrativo?

Tempi biblici per l’applicazione dell’ordinanza. L’ordinanza n.55/2014 del 24 novembre aveva il carattere e l’imposizione del provvedimento contingibile e urgente, udite bene: solo dopo tre anni si sono rimossi totalmente le coperture per i fabbricati di via Silvio Pellico, mentre per l’Amog s.r.l. è arrivato il placet fuori ordinanza di rimuovere parzialmente la copertura incapsulando  la restante parte.

Il massimo del grottesco,  che si potrebbe anche declinare in un azzardo del responsabile del servizio ambiente De Rosa,  è raggiunto in una parte del dispositivo dell’Ordinanza n. 100/2017 che prevede  la revoca dell’Ordinanza n.55/2014 ad una società, parliamo della Grandi Macchine D’Avino s.r.l. di Salvatore D’Avino, che non è stata mai investita dal dispositivo di tre anni orsono, ma di certo la copertura del capannone incriminato era di cemento amianto. Il passaggio che giustifica questo inserimento di revoca è contenuta nell’Ordinanza n.100, emessa sempre De Rosa, il 21 novembre 2017, richiamando dei singolari ulteriori accertamenti, quindi post 24 novembre 2014, dai quali emergerebbe che l’immobile risulta essere di proprietà di Grandi Macchine D’Avino di Salvatore D’Avino e non di Amog s.r.l. Quindi, il responsabile De Rosa revoca l’ordinanza ad una società che non ha mai ricevuto il provvedimento precedente: azzardo giuridico o diritto creativo, arriva la nuova frontiera della legge a Cercola?

Legami che si rincorrono. Il Responsabile del Servizio Ambiente del Comune di Cercola Giuseppe De Rosa ( fino ad agosto del 2016 n.d.r.) è risultato essere anche dirigente accompagnatore della Vesuvius Project , associazione sportiva locale, il cui presidente è Salvatore D’Avino. La Vesuvius Project è gestore del Palazzetto dello Sport di Viale dei Fiori da 5 anni, dove il responsabile del procedimento è lo stesso De Rosa, anche responsabile dell’Ufficio Sport al Comune di Cercola.

La posizione pilatesca del sindaco Vincenzo Fiengo. Tutta l’attività di tutela della salute pubblica sul fronte della presenza dell’amianto nella copertura dei citati opifici e fabbricati ha visto l’esclusiva attività del servizio ambiente, anche l’emissione del provvedimento urgente e contingibile contenuto nell’ordinanza n.55/2014, benchè il Testo Unico degli Enti Locali, richiamato dallo stesso De Rosa nel provvedimento, dispone testualmente all’art.57 comma 4 : “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione.” In tutta la vicenda non c’è un atto del primo cittadino cercolese.

il direttore Gaetano Busiello

 

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