Cercola. Partiti i lavori di bonifica dell’amianto a ridosso della Scuola De Luca Picione. M5S accusa: “ Perché non si rimuove completamente la copertura. Ordinanza comunale disattesa?”. Dubbi sull’incapsulamento

comune di cercola

Cercola (Na). – Come è possibile che dopo aver emesso un’ordinanza, senza alcun atto sospensivo, non si proceda per circa due anni e poi, dopo essere giunti ad un passo dalla rimozione in danno ci si presenti a casa dei proprietari, fino ad allora inadempienti (al punto da essere addirittura denunciati, come previsto, per 650 c.p.), sospendendo l’ordinanza di rimozione? Non si sarebbe dovuto procedere, eventualmente ad una rettifica dell’ordinanza o meglio ad una sua revoca ed emissione di nuova ordinanza? Al momento di tutto questo nulla si è visto sull’albo pretorio del comune…Il piano di messa in sicurezza e bonifica prescritto nei citati sopralluoghi prevedeva come interventi “a discrezione dei proprietari” l’incapsulamento o la rimozione delle lastre di cemento-amianto diversamente da quanto previsto inizialmente nell’ordinanza che prevedeva esclusivamente la rimozione.” Ecco uno dei passaggi inquietanti contenuto in una comunicazione di Angelo Visone, leader storico dei grillini cercolesi, pubblicata dagli attivisti di Cercola in Movimento e diffusa dal sito pentastellato Movimentocercola.it, a margine della vicenda che vede, solo oggi – a distanza di quasi tre anni dall’ordinanza n.55 del 24 novembre 2014 –  iniziare i lavori per la  bonifica del capannone , di proprietà Amog s.r.l., coperto in cemento amianto, insistente in via Cupa Travi , a ridosso della Scuola De Luca Picione, plesso scolastico che ospita quotidianamente circa 500 studenti frequentanti la scuola dell’infanzia, elementari e medie.

L’intricata vicenda mette in luce, comunque, parte dei limiti della procedura amministrativa adottata per questo caso: in primo luogo, ci si chiede per quale motivo ( Asl, Carabinieri, Arpac, funzionari  e Polizia Municipale del Comune di Cercola, ecc.) si accordano per effettuare dei sopralluoghi -  nel novembre e dicembre 2016 –  sui capannoni in questione senza che ci sia, almeno non pubblicata, una prova documentale che confermi si sia svolta una conferenza di servizi sulla questione? Ed addirittura “sospendono” l’efficacia dell’ordinanza n.55/2014, senza il seguito di  una  revoca della vecchia e di un’emissione   di una nuova ordinanza che dispone la parziale rimozione delle lastre di amianto e l’incapsulamento delle altre? Risulta mai possibile che a sospendere l’ordinanza n.55 / 2014 siano organi esterni all’ufficio – Ambiente –  che ha emesso il provvedimento? In secondo luogo, visto che l’ordinanza è ancora in essere, perché si è proceduto all’incapsulamento delle lastre in cemento amianto, ad esclusione di alcune sottoposte a rimozione, quando , invece, la ordinanza n. 55 / 2014 disponeva ad horas la mozione dell’intera copertura incriminata? Come  emerge dai piani di lavoro per la bonifica visionati dal Movimento Cinque Stelle  potrebbe essere stata  disattesa l’ordinanza n. 55/2014.  In terzo luogo, non emettendo e, quindi,  pubblicando, come disposto dalla legge, all’albo pretorio on line del  sito ufficiale del Comune di Cercola,  l’ordinanza relativa alla subentrata operazione di incapsulamento delle coperture “incriminate”, non si è consentito, ai tanti residenti del luogo di poter esercitare il diritto alla contestazione alla stessa: infatti, in questi giorni , i residenti via Pascoli e via Cupa Travi, hanno discusso sull’opportunità di prevedere l’incapsulamento in una zona sottoposta a continue vibrazioni per la presenza di una falegnameria ai confini con il capannone, ed in particolare, quelle prodotte dal continuo passaggio di autoarticolati su via Cupa Travi che raggiungono lo stabilimento di bibite “Rogy”. La normativa vigente che disciplina la materia pone delle riflessioni e dei dubbi sull’effettivo impiego della procedura relativa all’incapsulamento in zone sensibili alle vibrazioni. Quindi, non essendo pubblicato nessuna ordinanza,  i residenti subiscono le novità procedurali amministrative comunali senza aver la possibilità di poter esercitare le proprie legittime difese.

Sotto la lente d’ingrandimento di Visone e del Movimento Cinque Stelle di Cercola arriva anche il sindaco Vincenzo Fiengo, in qualità di ufficiale del Governo Nazionale delegato alla salute e sicurezza pubblica sul territorio comunale di Cercola. Ecco, di seguito, quanto “comunicano” alla città di Cercola i militanti del Movimento Cinque Stelle Cercola:  “ Il 31 gennaio 2017 il Sindaco inviava un comunicato stampa a diverse testate giornalistiche senza diffonderlo, come avviene di consueto, attraverso il suo profilo facebook istituzionale.Un comunicato stampa abbastanza discutibile a partire dal suo titolo “AMIANTO. I VALORI AL DI SOTTO DELLA SOGLIA NON C’E’ ALCUN PERICOLO PER I NOSTRI CITTADINI” che risulta abbastanza approssimativo ed a nostro avviso addirittura fuorviante.

Infatti dapprima viene sostenuto ‘che i valori dell’amianto sono abbondantemente inferiori ai limiti di soglia previsti dalla legge’ e poi viene riferito che ‘l’ASL in sede di conferenza dei servizi ha diffidato l’Amog s.r.l. alla presentazione di un piano di bonifica…’ e si fa intendere che in caso di mancato adempimento si sarebbe provveduto comunque alla bonifica avendo stanziato 80.000,00 €.

Insomma,  da un lato si fornisce un valore per cui non risulta esserci alcun pericolo per i cittadini, dall’altro si invita a procedere ad una bonifica addirittura sventolando come monito lo stanziamento economico per l’eventuale azione in danno…

Scusate la domanda, ma allora se “NON C’E’ ALCUN PERICOLO… ’ perchè bisogna bonificare?’  Continuando nella lettura non possiamo non soffermarci sul seguente passaggio: ‘Il Comune si è adoperato immediatamente dopo le segnalazioni attivandosi per sollecitare le Istituzioni preposte al controllo e alla valutazione del caso’ e ci permettiamo di far notare, ancora una volta, che alla data del comunicato siamo ben passati OLTRE I DUE ANNI dalle nostre prime segnalazioni del giugno 2014!!!”

 

Diverse inchieste giudiziarie sono aperte, tra le quali due – diffamazione a mezzo stampa – riguardano lo scrivente direttore Gaetano Busiello, che ha fornito , di già, con regolare richiesta d’interrogatorio alla Polizia Giudiziaria di Nola gli atti contestati ed il teorema opaco che anima questa vicenda, costellato anche di posizioni non del tutto chiare di pezzi dell’Amministrazione Comunale di Cercola. .

Infatti, alcuni interrogativi sorgono clamorosamente: perché il sindaco Vincenzo Fiengo ha concesso al funzionario del servizio ambiente – Giuseppe De Rosa –  il potere di emettere l’ordinanza di rimozione ad horas del cemento amianto sulla copertura dei capannoni di proprietà Amog s.r.l. in via Cupa Travi/via Pascoli? Il potere di emettere un’urgente ordinanza di rimozione del materiale inquinante e pericoloso presenti sui tetti dell’opificio era ad appannaggio del sindaco, in qualità di Ufficiale del Governo Nazionale sul tema della tutela della salute e sicurezza pubblica. Infine, perché Giuseppe De Rosa ha emesso una serie di provvedimenti su questa vicenda nel momento in cui era – ed attualmente lo è ancora –  dirigente dell’associazione sportiva Vesuvius Project, il cui presidente è Salvatore D’Avino, quest’ultimo rappresentante della società Amog s.r.l. in alcuni sopralluoghi tenuti sul capannone sotto inchiesta  dalle autorità militari, sanitarie ed amministrative nei mesi dicembre e novembre 2016? Queste relazioni opache sono state determinanti nell’attivazioni di procedure anomale relativamente a questa vicenda? Alla Procura della Repubblica di Nola la facile sentenza.

Il direttore Gaetano Busiello

 

 

 

 

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