San Severino Marche:”La valorizzazione del territorio attraverso i prodotti tipici”

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Un viaggio alla riscoperta dei prodotti nostrani, quei “giacimenti enogastronomici” su cui  puntare, per potenziare un settore del turismo, sin troppo spesso sottovalutato. Questo l’obiettivo del tour “Incontri con l’Autore – Territori e Testimoni del Made in Italy”, inaugurato lo scorso 17 luglio a San Severino Marche.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione culturale Globe4.me, guidata dal presidente onorario Antonio De Magistris e da Bruno Addezio, in partnership con il Globe4.me (Università degli Studi di Napoli Federico II), la Fattoria Colmone della Marca, il Ristorante Piero e ilCentro Mediter,  è stata presentata nel corso di una tavola rotonda tenutasi lo scorso mercoledì presso il Ristorante Piero.

Tema dell’incontro, al quale hanno preso parte tra gli altri Vincenzo Felicioli vice sindaco e Assessore Attività produttive del Comune di San Severino Marche, Presidente Coldiretti Macerata, Raoul Paciaroni, Storico, Pierluigi Meschini, Ristorante Piero, Giovanni Meschini, Fattoria Colmone della Marca, Prof.ssa Mariella Scattolini, Poetessa, Antonio De Magistris, Presidente Associazione Globe4Me, Ettore Guerrera, Centro Studi Agriter – Università degli Studi di Napoli Federico II, la valorizzazione del territorio attraverso i prodotti tipici.

Ad aprire i lavori, presentato dalla moderatrice e scrittrice Ylenia Citino, il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, che ha ricordato la ricchezza del  patrimonio artistico-culturale, ma anche enogastronomico, della città marchigiana, ringraziando l’Associazione Globe4.me e i diversi promotori del tour, per l’opportunità concessagli  di poter promuovere a livello nazionale la bellezza  a tutto tondo del proprio territorio.

A fargli eco, il vicesindaco di San Severino Marche Vincenzo Felicioli, che ha altresì posto l’accento sulle difficoltà di incentivare il turismo locale. “La causa, ha spiegato il dott. Felicioli, è da addurre alle difficoltà che riscontriamo nel trattenere il turista, mettendolo in condizione di poter vivere il territorio”. “Questo perché, ha continuato il vicesindaco, in Italia vige una crisi istituzionale oltre che economica, che non ci mette in condizione, con leggi ad hoc, di incentivare il turismo, sfruttando il territorio”.

Possibilità che potrebbe esser messa in atto attraverso un potenziamento del mondo agricolo, come spiegato dal Presidente della Coldiretti, Francesco Fucili: “Il  mondo agricolo va in controtendenza, ha esordito Fucili. Oggi stiamo portando avanti una battaglia al fianco del consumatore, che va considerato non singolarmente, ma relazionato al contesto in cui vive. D’altra parte, bisognerebbe potenziare il settore agricolo, dando risposte anche in termini di occupazione. Con il nostro grano, ha spiegato il presidente della Coldiretti, oggi stiamo portando avanti una filiera per la pasta. Siamo il paese della diversificazione ed è su questo che puntiamo per promuovere i nostri prodotti”.

Una sinergia dunque tra prodotto e territorio, da incentivare anche a tavola, come spiegato da Giovanni e Piero Meschini: “Le nostre ricette, hanno spiegato i fratelli Meschini, sono ciò che produciamo. Nelle nostre cucine diamo spazio all’innovazione, partendo dal passato. Ci piace anche proporre in chiave nuova ricette del 500. Il gusto degli ospiti va cambiato con i tempi. Ma rimane sempre un gusto che non è troppo condito e che sia testimonianza della qualità di quello che produciamo”.

E’ stata poi la volta dello storico Raul Paciaroni, che ha presentato il suo libro “Il buon vino sanseverinate dei tempi passati”.  “Questo libretto è stato fatto stampare 15 anni fa perché  cercavo qualcosa che nobilitasse l’ arte del cucinare. Negli archivi storici di San Severino, ha spiegato lo storico,  ho ritrovato tutto ciò che fu mangiato e bevuto dalle autorità del ‘500. Ad esempio ho potuto riscontrare che ingenti quantità del nostro vin furono mandate ad Avignone, e ciò è testimonianza di un gusto gradito anche da palati “internazionali”.

Un vino gradito quindi da nobili, ma anche dal popolo, come ricordato dalla poetessa Mariella Scattolini, che nei simpatici versi della poesia “Vino, vinello”, dedicata a suo nonno, assiduo bevitore di vino, ha ricordato come tale bevanda sia da sempre fonte di allegria e aggregazione.

La promozione territoriale messa in ginocchio dalla crisi della grande industria, è stato invece tema dell’intervento del dott. Ettore Guerrera, del centro studi Mediter. “L’idea di tale format, ha spiegato Guerrera, è nata dalla costatazione che l’ Italia è  rimasta l’Italia dei campanili. I comuni non possono fare più promozione territoriale. Bisogna quindi  fare rete sul territorio, anche perché c’è fame di prodotti italiani, mentre c’è proliferazione di falsi. In tali condizioni non abbiamo la forza di combattere le multinazionali. Bisogna quindi mettere in condizione le Piccole e Medie imprese di accedere ai fondi comunitari. In tal modo si può anche  creare lavoro per i ragazzi,  incentivando i  giovani a lavorare sul territorio”.

Infine, l’intervento del dott. Antonio De Magistris, presidente dell’associazione Globe4.me, promotrice dell’iniziativa. “Con la nostra associazione, ha ricordato De Magistris,  abbiano affrontato diverse tematiche sociali, come quella contro la direttiva bolkestein.  Abbiamo riscosso buoni risultati, ma bisogna andare avanti. Quest’anno abbiamo sposato la causa della difesa del Made in Italy perché crediamo che bisogni ripartire dai territori per superare questo momento di forte crisi economica”, ha concluso De Magistris, ricordando le prossime tappe del tour, tra cui la Sicilia.

Al termine della tavola rotonda, il presidente dell’Associazione Globe4.me ha consegnato una pergamena di ringraziamento agli intervenuti, prima di lasciare i presenti ad un sorprendente laboratorio del gusto. Autentiche delizie per il palato, offerte dall’Azienda Agricola Caseificio Su Casaru e dal Salumificio Ciccarelli, accompagnati dai pregiati vini della Fattoria Colmone della Marca.

 

 

 

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