Sabato 26 ottobre, “Assaggi” di Jazz da Napoli al resto del mondo allo Spazio UnderG di Pozzuoli

Listener

Pozzuoli (Na). - Si tratta degli Assaggi di Jazz che partono da Napoli, dal suo cuore pulsante i Quartieri Spagnoli,e propagano il loro sound intrecciandosi con i ritmi del resto del mondo.

Scenario lo Spazio UnderG (presso Art Garage in via Bognar, 21, a due passi dalla metropolitana e con un ampio parcheggio disponibile.)

Protagonista della serata sarà il Mario Romano Quartieri Jazz Trio (con Mario Romano alla chitarra manouche, Ciro Imperato al basso e Gianluca Capurro chitarra classica).

Una serata dalle varie anime. Infatti si tratta di un raffinato concerto di neapolitan gipsy jazz (un genere inventato dallo stesso Mario Romano sulle orme del jazz manouche) accompagnato da un ricco buffet con cucina casereccia tipica, frutto della maestria dello chef Alessandra Maisto, e da una mostra d’arte.

Un connubio pensato per nutrire corpo e anima. Filo conduttore la valorizzazione territoriale.

Infatti, la mostra ospita le opere di artisti rigorosamente flegrei doc.

A far dialogare i vari linguaggi dell’arte le note di “ ‘E strade cà portano a mare” ultimo lavoro discografico di Mario Romano Quartieri Jazz (Graf 2013).

Un fiume di brividi in musica che lungo il suo percorso incrocia il pulsare ed il vociare dei vicoli partenopei, le malinconiche atmosfere francesi, il calore dei ritmi latino-americani, l’anima gitana dell’Europa centrale e la vitalità dell’Africa per poi ritrovarsi in uno dei quartieri londinesi, dalle parti di Warren Street.

La vera protagonista è sempre lei: la musica. Una musica che ancora una volta dimostra di essere un’onda in grado di rompere gli argini e le barriere, capace di unire in un unico palpito del cuore perché essa “Non appartiene a nessuno, è suonata direttamente da Dio”.

Musica, balsamo per l’anima in affanno. Musica in grado di ridonare equilibrio al corpo, insieme alla capacità di “sentire” davvero.

Musica che, sin dalla notte dei tempi, era considerata in grado di riportare la calma interiore, alleviando le tensioni psichiche.

Lo sapevano già gli antichi saggi e filosofi, trasversalmente a tutte le culture, per i quali musica e medicina erano praticamente una cosa sola.

Infatti,nei villaggi, il guaritore, lo sciamano, la utilizzava per ottenere la massima concentrazione e per rendere più salda la volontà di ritrovare e di conservare il benessere fisico, perché la vita dell’essere umano, che è connessa a quella del resto del cosmo, è dominata dal ritmo e dall’armonia.

Musica per curare e per scacciare gli spiriti che abitavano il corpo del malato contro la sua volontà .

Attraverso la musica, quindi, ogni luogo geografico, si è arricchito di varie suggestioni, diventando un luogo dell’anima. Dove un luogo può rimanere in bilico tra due identità come nel caso del brano “via Roma a salire e via Toledo a scendere.

Una donna ricca di fascino e malie, la musica di Mario Romano. Così com’è donna e “femmina” la Napoli di cui Mario Romano Quartieri Jazz parla attraverso il suo sound. Una Napoli soleggiata, con i panni stessi ad asciugare su fili che vanno da un lato all’altro di una strada e giù il vociare degli scugnizzi che giocano a calcio.

Una Napoli che vive i travagli di tante, troppe, emergenze, ma che pure conserva la voglia di rialzarsi con tenacia e la forza alimentare idee nuove che partano proprio dai giovani che di questa terra sono figli.

Quota di partecipazione per la cena-concerto e la mostra: 8 euro (bibite escluse)

Redazione Eventi

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