Pomigliano. E il primo cittadino annuncia: «L’’auto ufficiale del Comune sarà una Fiat Panda a metano».

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Pomigliano d’ Arco (Na). – Ampio spazio al dibattito nell’assise straordinaria sul futuro del Parco Pubblico cittadino intitolato a Giovanni Paolo II. Una seduta che ha segnato non solo l’inizio di una serie di consigli tematici e dunque il rilancio della partecipazione ma che è anche stata occasione per due annunci importanti da parte del sindaco Lello Russo. Innanzitutto l’intenzione di utilizzare, quale auto ufficiale del Comune, una Fiat Panda a metano. «Un segnale preciso ai cittadini – dice il sindaco Russo – per evitare lo spreco di soldi pubblici e adottare un prodotto che segnerà auspicabilmente il rilancio produttivo della città. Abbiamo poi intenzione di chiedere alla Fiat auto elettriche da usare precipuamente per circolare a Pomigliano». Un segnale forte, oltre che preciso, che va ad aggiungersi al notevole passo verso la partecipazione che vien fuori dalla seduta di assemblea pubblica dove tutti, esponenti di comitati, consiglieri di maggioranza ed opposizione, cittadini, hanno detto la propria sul futuro del parco urbano. Ma è stato il sindaco a lanciare la proposta che dovrebbe pacificare gli animi: «Fin da domani – ha detto Russo – metterò a disposizione una stanza del Palazzo Baronale affinché possa riunirvisi permanentemente un coordinamento, presieduto dall’assessore all’Urbanistica, il vicesindaco Vincenzo Caprioli, del quale facciano parte esponenti di maggioranza, di opposizione e rappresentanti dei comitati cittadini: sarà un notevole esercizio di partecipazione affinché possano venir fuori le linee guida utili alla città ancor prima che al Parco Pubblico».  Il consiglio comunale straordinario arriva alla fine di una serie di riunioni che hanno evidenziato la preoccupazione di movimenti e comitati circa i progetti amministrativi in relazione al Parco Urbano. «Oggi è una giornata felice per Pomigliano d’Arco – ha commentato Russo – perché chi ha una formazione politica come la mia non può che considerare una ricchezza i movimenti civici, a condizione che condividano due presupposti: l’entusiasmo e l’amore per questa città. Parafrasando Brecht si può dire: “beati quei sindaci che hanno movimenti attivi sui propri territori”. Ma non vogliamo diktat sui nostri progetti, quelli cndivisi dagli oltre 12.500 cittadini che ci hanno conferito il mandato per governare Pomigliano, siamo disponibili invece a discuterne insieme, a cercare linee guida ragionevoli condivise».

a cura dell’Ufficio Stampa – Città di Pomigliano d’Arco

 

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