Cercola. Censimento, ombre sulla scelta degli stagisti come rilevatori

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Cercola (Na). – Il XV° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni di Cercola entra prepotentemente nel dibattito pubblico cittadino. In questi giorni la nostra redazione è stata subissata di segnalazioni arrivate da giovani cercolesi che contestano l’atteggiamento dell’amministrazione comunale sulla mancata previsione di un metodo di reperimento dei rilevatori aperto ai giovani disoccupati del territorio.

Secondo i parametri previsti dall’Istat, l’ente gestore del Censimento, all’Ufficio Censimento di Cercola  sarebbero assegnati 13 rilevatori e due coordinatori. Sette dipendenti comunali hanno accettato, e beneficiato dalla priorità prevista dalla legge ed altri sei dovrebbero uscire dal criterio previsto dalla determina di costituzione dell’Ufficio Censimento Comunale.

In verità chi vi scrive nell’immediato subito si è attivato ed ha tentato di capire in profondità sia le scelta dei criteri che ha adottato l’amministrazione e sia se tutto fosse stato fatto secondo i dispositivi di legge.

Noi de Il Secolo Nuovo ci siamo recati  al comune, dal responsabile dell’Ufficio Censimento di Cercola, il segretario generale del comune Giorgio Ricci, quest’ultimo con grande disponibilità ci ha spiegato tutta la dinamica che ha determinato la mancata previsione, ed il segretario  ha tenuto a precisare non definitiva, dei rilevatori da reperire tra i giovani disoccupati locali.

L’Ufficio Censimento – ci ha comunicato l’altro  ieri Giorgio Ricciè composto anche , tra gli altri dal capo dell’Ufficio Tecnico Ciro De Luca Bossa, e dal funzionario  Giuseppe De Rosa, e tutti insieme abbiamo ritenuto opportuno attingere dai ragazzi che hanno partecipato agli stages formativi. Alcuni di loro, qualcuno ha già collaborato proficuamente nell’ufficio di Giuseppe De Rosa dimostrando una certa attitudine alle mansioni che si dovranno espletare. Io  credo – ha spiegato Ricci sempre l’altro ieri – che questo richiamo ad una precedente selezione comunale sia giuridicamente percorribile, fermo restando, anche alla luce dell’istanza che voi de Il Secolo Nuovo , portate a conoscenza di questo ufficio, ed in considerazioni di tutto io non escludo, se abbiamo sbagliato, di ritirare il tutto in autotela. E prevedere anche il metodo di reperimento aperto a tutti i giovani del territorio”

Abbiamo fatto presente al segretario le nostre perplessità circa il criterio scelto, in quanto giuridicamente, anostro avviso,  non sarebbe prevista dalla circolare ministeriale il richiamo ad una selezione, tipo quella del tirocinio formativo, , e per di più non recente, che andrebbe a disciplinare  il reperimento dei rilevatori.

Il giorno dopo  noi de Il Secolo Nuovo ci siamo ripresentati al comune e con la dovuta disponibilità il segretario ci ha fornito le sue spiegazioni ed alcuni documenti..

“In merito alle vostre istanze – ha spiegato il segretario comunale Giorgio Riccic’ è stato un primo risultato. Il 3 ottobre abbiamo convocato l’ufficio censimento per verificare  lo stato dell’arte della procedura  e la presa d’atto del piano di formazione per i rilevatori e i coordinatori. Ad oggi abbiamo deciso di attingere da una precedente selezione per il tirocinio formativo, poi, lunedì , chiariremo completamento il nostro atteggiamento istituzionale in merito alla questione”.

L’incontro del 3 ottobre prossimo, invece,  non verterà sul criterio di scelta dei rilevatori, ma sulla loro formazione, come è chiarito dalla convocazione in nostro possesso. Quindi, tutto lascia presagire che i rilevatori restano gli stagisti scelti dai vari funzionari.

Un dipendente del comune, su direttiva del segretario generale,  ci ha fornito un bando pubblico che prevedeva l’avviso di selezione per reperire rilevatori esterni ed a detta di questo dipendente l’avviso è stato pubblicato sul sito ufficiale del comune di Cercola  dal 16 al 24 settembre. E lo stesso dipendente ci ha riferito che ci son state una sessantina di domande di partecipazione.

Perchè pubblicare questo bando di selezione e, poi, non darne seguito? Perché far spendere ai giovani cercolesi i soldi per una raccomandata e poi neanche chiamarli per la selezione?.

Ma proprio da questo avviso di selezione emerge un dato inquietante . L’avviso dice testualmente: si informa la cittadinanza che ad integrazione degli atti precedentemente assunti dall’amministrazione a costituzione dell’ufficio comunale di censimento è indetta selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la formazione dell’Albo Suppletivo relativo al 15° Censimento. E le domande dovevano essere presentate entro il 25 settembre.

Quindi, in fase di costituzione di ufficio l’amministrazione comunale aveva previsto questa selezione, ed oggi ci troviamo con il reclutamento degli stagisti. Quindi sarebbe venuta meno l’applicazione della determina di costituzione dell’Ufficio Censimento Generale che prevedrebbe la scelta dei rilevatori esterni attraverso  l’avviso a pubblico.

E poi non si spiega perché questo avviso pubblico è stato previsto, ed a detta del dipendente comunale, è stato pubblicato sul sito ufficiale del comune dal 16 al 24 settembre in violazione di quanto prevedeva  la circolare ministeriale, la quale imponeva la selezione e la nomina dei rilevatori entro il 12 settembre..

Tante ombre si annidano su questa altra scellerata volontà dell’amministrazione comunale. La città, i giovani di questa città hanno già dovute subire la partecipazione,  ai bandi di figli e parenti di amministratori , quali il figlio del sindaco Tammaro ed il figlio della sorella di Giuseppe D’Ambrosio, Presidente del Consiglio Comunale. E sappiamo come  è andata a finire.

Le selezioni degli stagisti, che oggi funzionari, sempre loro, desiderano recuperare, sono entrate nell’occhio del ciclone della stampa locale. Infatti, ci furono le contestazioni di alcuni ricercatori scientifici ed universitari, i quali si videro scavalcare da ventenni , senza titoli e curriculum. In verità le ombre ci sono, e difficilmente andranno via da questo modo di gestire il territorio. In particolare non si tiene conto della condizione economica on cui versano tante famiglie, che con qualche migliaia di euro potrebbero far respirare e gratificare i propri figli sperando in un metodo di selezione trasparente e non pilotato.

Il direttore Gaetano Busiello

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